Repron Therapeutics, startup biotech che supporta lo sviluppo di una piattaforma epigenetica finalizzata al silenziamento delle reti di oncogeni, per la repressione delle recidive tumorali, ha concluso un round di finanziamento seed da 2 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa).
L’investimento è stato guidato da Claris Ventures, primo operatore in Italia attivo unicamente in investimenti su startup biotech pronte allo sviluppo clinico, attraverso il suo primo fondo, Claris Biotech I, con la partecipazione dell’Ospedale San Raffaele e del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), che hanno concesso alla startup i relativi brevetti in licenza.
McDermott, Will & Emery ha assistito Claris Ventures, mentre Bird & Bird ha assistito l’Ospedale San Raffaele.
Repron Therapeutics è uno spin-off dell’IRCCS Ospedale San Raffaele (Osr) e del CNR, fondato da Vania Broccoli (responsabile dell’unità di ricerca in Cellule Staminali e Neurogenesi di OSR e dirigente di ricerca dell’Istituto di Neuroscienze del Cnr) e Alessandro Sessa (ricercatore del laboratorio Cellule Staminali e Neurogenesi di Osr).
Alla base di questo innovativo approccio c’è la ricerca condotta dai suoi fondatori scientifici presso l’IRCCS Ospedale San Raffaele e l’Istituto di Neuroscienze del Cnr, i cui risultati sono stati pubblicati su Science Advances nel 2022. La novità è l’utilizzo di silenziatori epigenetici, una nuova classe di fattori antitumorali che prendono di mira specifiche regioni del dna per inibire l’attività della cascata oncogenica e che sono anche oggetto di due brevetti in contitolarità tra l’IRCCS Ospedale San Raffaele e Cnr, di cui Repron Therapeutics ha acquisito la licenza esclusiva.
“Siamo entusiasti di lanciare Repron Therapeutics e di sostenere l’innovazione ideata dai suoi fondatori nel campo dell’oncologia”, hanno dichiarato Pietro Puglisi e Ciro Spedaliere, partner di Claris Ventures. “Il loro approccio ha il potenziale per avere un profondo impatto sulla vita dei pazienti oncologici, riducendo l’insorgenza di recidive in diversi tumori altamente aggressivi”.
La startup lavorerà sulla base dei primi risultati positivi ottenuti con i propri epigenetic silencers in modelli preclinici di glioblastoma multiforme (gbm) e prevede di utilizzare il finanziamento iniziale per ottimizzare ed espandere ulteriormente la propria pipeline di composti, ampliando lo spettro delle indicazioni perseguibili.
“Dopo anni di ricerche condotte all’Ospedale San Raffaele di Milano e all’Istituto di Neuroscienze del CNR siamo entusiasti di vedere i nostri risultati accademici trasformarsi in un vero programma di sviluppo”, hanno dichiarato Broccoli e Sessa.
“Con lo spin-off Repron Therapeutics prosegue l’attività del CNR e dell’unità valorizzazione della ricerca finalizzata al trasferimento sul mercato dei risultati della ricerca dell’Ente, mediante azioni volte alla promozione del proprio portfolio brevettuale e al rafforzamento delle relazioni con fondi investimento e venture capital per favorire l’avvio e l’accelerazione di imprese innovative in grado di produrre un rilevante impatto scientifico e sociale”, ha aggiunto Riccardo Coratella, responsabile dell’unità valorizzazione della ricerca del Cnr.
Daniela Bellomo, direttore business development dell’ospedale, ha sottolineato che il lancio di Repron Therapeutics “è un ulteriore testimonianza dell’attenzione dell’Ospedale San Raffaele al trasferimento tecnologico, al processo di collaborazione con l’industria e con i venture capital che ci permette di tradurre i risultati della ricerca in sviluppo di potenziali terapie”.
Ricordiamo che Claris venture aveva annunciato il primo closing del suo primo fondo, Claris Biotech I, a settembre 2020, a quota 30 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Poi, il closing conclusivo del fondo è avvenuto nel luglio 2021 ed è stato da 85 milioni di euro. Ad affiancare il fondo nella raccolta sul piano legale era sempre stato lo studio McDermott, Will & Emery. Il lancio del nuovo veicolo, nel 2020, era già stato preannunciato nel dicembre del 2019, a valle dall’autorizzazione a operare concessa alla sgr da Banca d’Italia (si veda altro articolo di BeBeez).
Claris Biotech I è nato con l’obiettivo di focalizzare la sua attenzione su operazioni in ambito early stage biotech, per supportare lo sviluppo di nuovi farmaci destinati a curare patologie ad alto bisogno clinico. Investirà prevalentemente in società italiane che abbiano in sviluppo farmaci con il potenziale di contribuire al trattamento di patologie non adeguatamente curate. Lo stadio ideale di investimento prevede la possibilità di completare gli studi preclinici e iniziare la fase clinica entro 1-2 anni. Claris Ventures “si prefigge di guidare round di investimento da 5-15 milioni di euro, al fine di fornire il capitale necessario a raggiungere un proof-of-concept clinico, associato al completamento degli studi di fase 1/2a, e poter conseguentemente supportare opportunità di quotazione o trade-sale delle società”. Le attività di analisi del team di investimento sono supportate dalla collaborazione con il molecular biotechnology center dell’Università di Torino e con il centro di ricerca e di diagnostica molecolare Ceinge-biotecnologie avanzate di Napoli.
Tra i sottoscrittori del fondo figurano: Cdp Venture Capital sgr, per conto di FoF Venture Italy, come già anticipato a giugno 2020 (si veda altro articolo di BeBeez); Compagnia di San Paolo; Ersel; ulteriori operatori privati e family office. Il target di raccolta del fondo è di 60-80 milioni, con l’obiettivo di investire in 10-12 progetti in fase preclinica, fornendo le risorse per finanziare il completamento di studi preclinici e un primo studio sull’uomo.
Ricordiamo infine che i cofondatori di Claris Ventures nel luglio 2019 erano stati arranger del round di investimento da 5,6 milioni di euro di alcuni fondi di venture capital e business angel in Kither Biotech, società spin-off dell’Università degli Studi di Torino focalizzata sullo sviluppo di nuove terapie in ambito polmonare (si veda altro articolo di BeBeez).