RISE Technology srl, impresa high tech e pmi Innovativa che opera nel campo della fabbricazione di macchine e linee di produzione per celle e moduli fotovoltaici, dei semiconduttori e del biomedicale, ha completato un round di investimento seed per un valore pari a 1,5 milioni di euro. L’operazione è guidata da Tech4Planet, il Polo Nazionale di Trasferimento Tecnologico per la Sostenibilità ambientale promosso da CDP Venture Capital sgr, con la partecipazione di Progress Tech Transfer, il fondo di investimento lanciato da MITO Technology e dedicato alla valorizzazione delle tecnologie nel campo della sostenibilità (si veda qui il comunicato stampa).
RISE Technology ha sviluppato e brevettato un’innovativa tecnologia iSPLASH (industrial Selective PLAting for Solar Heterojunction) per la metallizzazione selettiva in rame delle celle solari a etero-giunzione (HJT) in sostituzione alla pasta d’argento. Si tratta di una tecnologia a elevato contenuto innovativo e scientifico in un mercato fortemente in crescita, quale quello del fotovoltaico, e potenzialmente applicabile nell’ambito dei semiconduttori e del biomedicale, che si pone l’obiettivo di eliminare l’utilizzo delle paste d’argento dal processo di fabbricazione delle celle fotovoltaiche con un abbattimento del costo di produzione di almeno il 30% e del carbon footprint del 90%, oltre ad un incremento dell’efficienza rispetto alle attuali tecnologie.
iSPLASH è stato l’unico progetto italiano a essere stato selezionato dell’EIC Accelerator first cut-off 2022, ottenendo un grant di 2,5 milioni di euro (si veda qui la pagina dedicata sul sito della Commissione UE).
Il round di investimento concluso da Tech4Planet e Progress Tech Transfer, insieme alle risorse ricevute dall’EIC Accelerator, saranno destinati allo sviluppo, al testing e alla validazione della tecnologia, nonchè alla realizzazione su scala industriale dei primi impianti per la deposizione del rame su celle solari nel fotovoltaico. L’aumento di capitale potrà inoltre accelerare l’ingresso nel mercato della tecnologia iSPLASH e allo stesso tempo diversificarne l’impiego ad altri settori industriali, tra cui quello dei semiconduttori.
Per Marco Balucani, ceo e co-founder di RISE Technology, “la tecnologia iSPLASH è un unicum a livello mondiale nel campo delle tecniche di metallizzazione avanzata e l’ingresso sul mercato potrà consentire l’eliminazione delle costose, e ambientalmente impattanti, paste d’argento dal processo di fabbricazione delle celle fotovoltaiche riducendone il costo di produzione di almeno il 30%, incrementandone l’efficienza e abbattendo di oltre il 90% il carbon footprint rispetto alle attuali tecnologie”.
E Roberto Pagliucci, Innovation Manager e co-founder di RISE Technology, ha spiegato che le nuove risorse potranno “permettere la realizzazione del piano di sviluppo aziendale per lo scaleup industriale della tecnologia, abilitando l’ingresso sul mercato di un’innovazione di prodotto/processo dirompente per il comparto fotovoltaico, integralmente made in Italy, originale e pienamente rispondente ai principi della green-economy”.
“Abbiamo creduto da subito nel potenziale di innovazione introdotto dal brevetto di RISE Technology. Si tratta di un potenziale game changer nella produzione dei pannelli fotovoltaici, che purtroppo hanno dei costi ambientali ancora elevati. Grazie al round guidato da Tech4Planet, RISE potrà ora accelerare la produzione e portare questa innovazione nel mercato delle energie rinnovabili”, ha spiegato Claudia Pingue, senior partner e responsabile fondo Technology Transfer di CDP Venture Capital,
“Abbiamo immediatamente colto l’enorme potenziale della tecnologia sviluppata da RISE Technology”, ha commentato Francesco De Michelis, partner di Progress Tech Transfer. “L’azienda è perfettamente in linea con la nostra missione di investitori alla ricerca di innovazioni per la sostenibilità. RISE Technology, infatti, ha compreso l’importanza di rendere le tecnologie per il settore fotovoltaico ancora più sostenibili dal punto di vista ambientale”.
Ricordiamo che il Fondo Technology Transfer, gestito da CDP Venture Capital sgr, è stato lanciato nel settembre 2020 ed è guidato appunto da Claudia Pingue (si veda altro articolo di BeBeez), tra i maggiori esperti italiani di tech transfer ex direttore generale dell’incubatore PoliHub del Poitecnico di Milano. Tech4Planet è nato in collaborazione con il Politecnico di Milano e con il coinvolgimento del Politecnico di Torino e del Politecnico di Bari (si veda altro articolo di BeBeez). Gli incubatori dei Politecnici PoliHub, I3P e BINP sono coinvolti in qualità di partner imprenditoriali accompagnando i team di ricerca nella realizzazione di studi di fattibilità tecnica e di business dei loro progetti. Fanno parte di Tech4Planet i co-investitori Fondazione Politecnico di Milano, A2A, Iren, Neva sgr oltre ai corporate partners Joule, la scuola di impresa di ENI e Snam.
Ricordiamo che nel novembre 2021 il Fondo Tech Transfer aveva stanziato oltre 55 milioni per gli investimenti nella sostenibilità ambientale del polo di trasferimento tecnologico Tech4Planet. La dotazione è poi salita a 65 milioni nell’ottobre 2022 con un potenziale effetto leva stimato complessivo di oltre 130 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Lo stesso fondo nel maggio 2021 aveva puntato 40 milioni in RoboIT, il primo polo nazionale per il trasferimento tecnologico dedicato alla robotica in Italia (si veda altro articolo di BeBeez). Sempre a ottobre 2022, inoltre, il Fondo Technology Transfer ha lanciato Extend, il polo nazionale di trasferimento tecnologico interamente dedicato al settore biofarmaceutico per lo sviluppo di nuovi approcci terapeutici Il polo è partito con una dotazione complessiva di oltre 23 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).Lo scorso giugno poi è Galaxia, il polo dedicato all’aerospazio che avrà una dotazione target complessiva di circa 30 milioni di euro da investire nei prossimi 4 anni in oltre 30 nuove imprese nelle fasi proof-of-concept (prototipazione) e seed (si veda articolo di BeBeez). Il prossimo obiettivo del fondo è il lancio di un polo per l’agri-food tech. Lo ha anticipato la stessa Pingue a BeBeez Magazine lo scorso luglio.
Infine, una settimana fa, Tech4Planet (attraverso il Fondo Technology Transfer) insieme a 360 Capital, il Club degli Investitori e il fondo di co-investimento PiemonteNext, istituito e gestito da CDP Venture Capital sgr e da Finpiemonte spa, ha guidato un round pre-seed da 1,75 milioni di euro a favore di CarpeCarbon, startup pioniera nella cattura e nello stoccaggio della CO2 atmosferica tramite Direct Air Capture (si veda altro articolo di BeBeez).
Quanto a MITO Technology, ricordiamo che è stata fondata nel 2009 da Francesco De Michelis (ceo) e Massimiliano Granieri, advisor del fondo di venture capital Progress Tech Transfer con focus sulle tecnologie per la sostenibilità, e che nel 2019 ha raccolto 42 milioni di euro, con anchor investor il FEI e CDP (si veda altro articolo di BeBeez). Lo scorso settembre ha fatto sapere (si veda altro articolo di BeBeez) di stare preparando il lancio del secondo fondo che, se tutto andrà secondo i piani, sarà il primo fondo ex art. 9 di venture capital operativo in Italia. Alberto Calvo di MITO Technology ha spiegato a BeBeez Magazine che il nuovo fondo, che avrà una dotazione ben maggiore del primo, sarà votato alla decarbonizzazione, cioè alle attività che abbattono le emissioni di C=2, e ha già sollevato l’interesse di primari investitori istituzionali in Italia ed Europa.