Il fondo americano Oaktree punta ad acquisire Sator Immobiliare sgr, la società di gestione di fondi immobiliari del Gruppo Sator, fondato da Matteo Arpe. Lo riferisce MF Milano Finanza, secondo cui il dossier sarebbe in mano anche a Torre sgr, partecipata da Fortress e Unicredit, ma gli americani sarebbero in pole position.
Sator Immobiliare sgr è stata fondata nel 2008; nel 2009 ha lanciato il suo primo fondo (Flaminia). La sgr è controllata da Sator Equity Fund (58,42%) e partecipata dalla Fratelli Puri Negri spa (24,34%), da Unoduerre srl (9,74%) e dalla Cassa Nazionale del Notariato che ha in mano il 7,5%. A giugno 2018, Sator Immobiliare sgr gestiva tramite 11 fondi un patrimonio di 110 immobili, per un valore di 900 milioni di euro.
Sempre il Sator Private Equity Fund controlla il gruppo immobiliare Aedes da fine 2014 tramite la società veicolo Augusto spa, società partecipata anche da Tiepolo srl, Prarosa spa e Agarp srl (queste ultime due controllate dalla famiglia Roveda). Sator era entrato in Aedes in occasione dell’aumento di capitale da 179,5 milioni di euro e del contestuale accordo di ristrutturazione del debito del gruppo sottoscritti appunto a fine 2014.Aedes siiq è nata il 28 dicembre 2018, a seguito della scissione parziale e proporzionale del gruppo Aedes, che ha dato luogo appunto ad Aedes siiq e a Restart (si veda altro articolo di BeBeez). Aedes siiq possiede un portafoglio di immobili focalizzato su asset commerciali (retail e uffici).
Lo scorso luglio agosto Aedes siiq ha firmato un contratto preliminare di vendita di un immobile direzionale situato in via San Vigilio 1 a Milano per 24,8 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Mentre lo scorso luglio, il fondo Petrarca di Sator Immobiliare sgr, sottoscritto per intero da Aedes siiq, ha ceduto alla nuova Sicaf immobiliare multi-comparto etero-gestita di Ardian e Prelios un immobile situato a Milano in via Roncaglia 12-14 per 21,9 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
L’acquisto della sgr del gruppo fondato da Matteo Arpe permetterebbe a Oaktree di consolidare ulteriormente la sua posizione in Italia, dopo aver acquistato nell’aprile scorso 15 hotel posseduti dai fondi gestiti da Castello sgr per 300 milioni di euro e poi l’80% della sgr (si veda altro articolo di BeBeez). Il via libera dell’Antitrust all’operazione è arrivato nel settembre 2019, con Oaktree che ha rilevato le quote di Isa, l’istituto altoatesino di sviluppo (che ha mantenuto il 15%), di Itas (14,32%) e di Lo.GaFin (3,63%), con il management rimasto azionista con il 2,95%.
Oaktree, con sede a Los Angeles, gestisce asset per oltre 120 miliardi di dollari ed è quotato alla Borsa di New York. Opera in un vsta gamma di investimenti alternativi: distressed asset, obbligazioni high yield, private equity e appunto immobiliare. In Italia ha comprato quest’anno l’80% di CEBAT, società specializzata in impiantistica, interconnessione, manutenzione e sviluppo di linee di distribuzione elettrica, di cabine di conversione primaria e secondaria e di impianti di illuminazione pubblica ed elettrici (si veda altro articolo di BeBeez) e il 40% della società genovese Costa Edutainment, attiva nella gestione di parchi di intrattenimento ed educazione scientifica (si veda altro articolo di BeBeez). Nel 2018, invece, Oaktree ha investito nella moda (con Magital-Cruciani e Caraggi) e nella viticoltura (Azienda agricola Caprai). Mentre a fine 2015 aveva comprato Banca Lecchese (si veda altro articolo di BeBeez), poi ribattezzata Banca Progetto, e nel 2007 aveva comprato Conbipel, tuttora in portafoglio (si veda altro articolo di BeBeez).
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