Intesa Sanpaolo e Merlo, leader mondiale nel settore dei sistemi per la movimentazione e il sollevamento, hanno siglato un accordo di collaborazione innovativa per l’accesso al credito delle aziende fornitrici e dei dealer legati allo storico gruppo cuneese, nell’ambito del Programma Filiere lanciato dalla banca torinese (si veda qui il comunicato stampa). Il progetto si pone l’obiettivo di sostenere le piccole e medio imprese legate alla filiera a monte e a valle del Gruppo Merlo, in un momento di difficoltà generato dall’emergenza Covid-19. Ne beneficeranno circa 500 aziende fornitrici e 130 rivenditori distribuiti su tutto il territorio nazionale.
Il Gruppo Merlo, con sede a San Defendente di Cervasca (Cuneo), conta quasi 1.500 dipendenti e ha chiuso il 2019 con un fatturato di circa 500 milioni di euro. Fondato nel 1964 da Amilcare e Natalina Merlo, è l’evoluzione della storica impresa di famiglia attiva nel cuneese sin dal 1911.
Grazie all’accordo, anche attraverso lo scambio reciproco di informazioni industriali e settoriali, vengono facilitati l’accesso al credito delle piccole e medie imprese e riconosciuti vantaggi economici, facendo leva sulle competenze settoriali del Gruppo Merlo e sulla sua forte presenza territoriale. Le aziende che fanno parte della filiera del Gruppo Merlo potranno beneficiare del valore della capo-filiera: migliore accesso al credito e finanziamenti in tempi rapidi, velocizzando il ricorso alla liquidità necessaria, nonché di condizioni migliorative, valorizzando gli “intangible” connessi all’appartenenza alla filiera all’interno del processo di valutazione del credito del fornitore e del dealer. L’accordo prevede un’ampia gamma di finanziamenti, in particolare quelli legati all’emergenza Covid-19, con la finalità di sostenere fornitori e dealer nel superamento della fase di difficoltà e accompagnarli nella ripartenza.
Silvia Merlo, ceo dell’azienda, ha così commentato: “Con questa iniziativa intendiamo offrire un immediato e importante sostegno alle nostre imprese partner per affrontare l’emergenza Covid-19. Si tratta di un’azione concreta, volta a garantire la continuità dei loro flussi di cassa in questo momento particolarmente critico e a supportare i progetti e gli investimenti collegati alla ripresa delle attività. Insieme a Intesa Sanpaolo vogliamo essere ancora più vicini ai nostri clienti e fornitori, per sostenerli affinché sia garantita quella continuità operativa indispensabile nella fase di emergenza che stiamo vivendo”.
Stefano Barrese, responsabile della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, ha dichiarato: “Il cuneese è una terra di aziende con competenze uniche, in grado di primeggiare sui mercati internazionali. È fondamentale che la filiera possa beneficiare di questa posizione di forza, soprattutto in un momento critico come questo. Il nostro obiettivo è salvaguardare il valore del Made in Italy, l’eccellenza delle filiere produttive, la forza del nostro export. Siamo convinti che le tante filiere italiane, guidate da leader di eccellenza, saranno in grado, proprio attraverso la forza dei legami produttivi, di superare questa fase di difficoltà e investire sulla crescita e sulla ripresa. Dall’inizio dell’emergenza Covid-19 abbiamo riportato in bonis oltre 3.000 aziende italiane, ma preferiamo che le risorse arrivino prima, che il dialogo tra banca e imprese sia virtuoso, celere e costruttivo”.
L’iniziativa si inserisce nel contesto più generale del Programma Filiere, sviluppato da Intesa Sanpaolo nel 2015 per far crescere le filiere produttive di eccellenza del sistema imprenditoriale italiano, in particolare attraverso il reverse factoring. All’interno del medesimo programma rientrano: l’accordo della banca con il marchio italiano del lusso Gucci, siglato a fine maggio 2020 (si veda altro articolo di BeBeez) e l’accordo siglato pochi giorni fa con Sanlorenzo, il cantiere italiano produttore degli omonimi yacht (si veda altro articolo di BeBeez), quotato a Piazza Affari dal dicembre 2019 (si veda altro articolo di BeBeez).