Tikehau Capital, attraverso il suo Energy Transition Fund, ha rilevato in aumento di capitale il 30% di Euro Group Laminations, holding industriale lombarda che controlla una serie di aziende fornitrici dei maggiori costruttori di motori elettrici e generatori (si veda qui il comunicato stampa). Il fondo si affianca così alla famiglia Iori, che controlla il gruppo attraverso la holding Euro Management Services spa.
La notizia dell’acquisizione è stata ufficializzata ieri, ma era attesa da settimane (si veda altro articolo di BeBeez). Euro Group dallo scorso ottobre era in trattative con una serie di fondi di private equity per individuare un investitore di minoranza che l’accompagnasse in una fase di successivo sviluppo. In corsa, oltre a Tikehau, si diceva ci fossero i fondi Ambienta e TowerBrook, ma anche il nuovo club deal lanciato da Space Holding (si veda altro articolo di BeBeez) e il fondo FSI (si veda altro articolo di BeBeez).
Euro Group è stata assistita nell’operazione dallo studio legale Latham & Watkins e dallo Studio legale A.L.I. & Partners. Banca IMI (Gruppo Intesa Sanpaolo) e Unicredit hanno agito in qualità di advisor finanziari. Tikehau è stata assistita dallo studio legale Legance e dall’advisor finaziario Banca Akros.
A conclusione dell’operazione, entreranno nel Consiglio di amministrazione di Euro Group Laminations Roberto Quagliuolo e Jean-Marc Gales. Quest’ultimo è operating partner di Tikehau Capital e senior top manager con una forte esperienza in ruoli apicali nel settore dell’automotive tra cui: ceo di Lotus, presidente di Peugeot e Citroën, senior director in Daimler, GM, Volkswagen e FCA.
Euro Group, con sede a Baranzate, conta 7 stabilimenti in Italia e 5 extraeuropei (Messico, Tunisia, Usa, Cina e Russia), con un organico di 2.000 addetti). Il Gruppo ha avviato 5 stabilimenti in vari continenti negli ultimi 6 anni, realizzando investimenti cumulati per circa 150 milioni e ha acquisito un valore cumulato di commesse per oltre 1,6 miliardi da realizzare entro il 2025. L’azienda ha chiuso il 2019 con un fatturato di oltre 404 milioni di euro, dopo i circa 379 milioni del 2018, quando aveva registrato un ebitda di circa 31,5 milioni, con un debito finanziario netto di 101,8 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus). L’azienda sta vivendo una fase di forte crescita: il fatturato negli ultimi 10 anni è passato da 181 a 404 milioni (+123%), con un’accelerazione particolare negli ultimi 3 anni (CAGR +13%).
Grazie a questa operazione, Euro Group Laminations rafforzerà ulteriormente la sua leadership nel segmento specifico di statori e rotori per motori da trazione per l’auto elettrica. Con il forte presidio dei maggiori produttori in Nord America ed Europa, il gruppo intende proseguire nel proprio ambizioso piano di sviluppo a conferma di un focus molto deciso sull’innovazione tecnologica, sul processo di transizione energetica nonché sulle politiche di rispetto e di tutela per l’ambiente. Il closing sarà finalizzato entro settembre 2020.
Sergio Iori, presidente di Euro Group Laminations, ha dichiarato: “Sono felice e orgoglioso di quest’operazione, che sotto la guida di Marco Arduini, ceo di Euro Group Laminations e di Isidoro Guardalà, cfo di Euro Group Laminations, in due anni è potuta diventare realtà. Questo passaggio di apertura a nuovi capitali, permetterà a Euro Group, nata 53 anni fa, di raggiungere nuovi e importanti traguardi”. Arduini ha aggiunto: “E’ una partnership importante quella che abbiamo siglato con Tikehau, che ci rafforza ulteriormente per cogliere le opportunità offerte dai grandi marchi automotive nella mobilità elettrica. Il contesto pandemico ha dato un’ulteriore accelerazione verso una mobilità green. Tutto questo senza dimenticare la spinta importante che arriva anche dagli altri settori in cui operiamo”.
Isidoro Guardalà, cfo di Euro Group Laminations ha spiegato: “Questo passo di apertura del capitale, apre una nuova fase ed avvia un nuovo percorso per la nostra strategia finanziaria ed il sostegno degli investimenti. La scelta di aprire il capitale a Tikehau Capital, è stata compiuta anche in virtù dello spirito imprenditoriale, del network internazionale e della forte motivazione che anima i componenti del team di Tikehau Capital.” Roberto Quagliuolo, responsabile delle attività di private equity di Tikehau Capital in Italia, ha affermato: “Grazie al proprio know-how, alla presenza globale ed alle forti relazioni con le principali case automobilistiche, il Gruppo ha un posizionamento unico per beneficiare del trend di crescita atteso per i veicoli elettrici di nuova generazione.”
Lo scorso gennaio Euro Group Laminations ha incassato un finanziamento da 80 milioni di renmimbi (pari a 10 milioni di euro) da Cassa Depositi e Prestiti (si veda altro articolo di BeBeez), che ha impiegato per il finanziamento la liquidità proveniente dall’emissione da 1 miliardo di renmimbi di Panda Bond, conclusa con successo il 31 luglio scorso (si veda altro articolo di BeBeez). Nel dettaglio, la linea di credito è stata accordata da Cdp in favore di Euro-Misi Laminations Jiaxing Co., Ltd. (Euro-Misi), società che opera nel mercato cinese, consociata del gruppo italiano EuroGroup Laminations. Le risorse saranno destinate a supportare la crescita di Euro Group Laminations in Cina e a sostenere gli investimenti in nuovi impianti e macchinari ad alta tecnologia finalizzati alla produzione di componenti per veicoli elettrici nel mercato cinese.
Tra le controllate di Euro Group c’è anche Eurotranciatura, principale realtà produttiva attiva nella componentistica per motori elettrici e generatori. Quest’ultima società nel 2014 aveva emesso un minibond da 5 milioni di euro quotato all’ExtraMot Pro, che è poi scaduto lo scorso agosto 2019 (si veda altro articolo di BeBeez).
Per Tikehau Capital, gruppo di alternative asset management e di investimento indipendente con oltre 25 miliardi di euro in gestione, si tratta del terzo investimento di private equity in Italia, dopo DoveVivo e Assiteca, e della prima operazione in Italia realizzata attraverso il fondo Energy Transition Fund, il fondo specializzato in aziende coinvolte nel macro-trend dell’energy transition, lanciato nel dicembre 2018 insieme a Total (si veda qui il comunicato stampa di allora), che ha l’obiettivo di supportare la crescita delle aziende il cui modello di business contribuisca alla riduzione delle emissioni di CO2 attraverso processi di produzione (energie rinnovabili), consumo (auto elettrica) e gestione dell’energia più efficienti e sostenibili. Al 31 dicembre 2019 Il fondo aveva raccolto 500 milioni da investitori istituzionali tra cui BPIfrance e Groupama. Ha già investito in altre quattro aziende europee: Green Yellow e Groupe Rougnon, in Francia, Crowley Carbon in Irlanda, ed Enso in Spagna.