Intesa Sanpaolo Provis (società che gestisce i crediti e i beni rinvenienti da contratti di leasing finanziario del Gruppo Intesa Sanpaolo) ha ceduto a Intrum Italy un portafoglio di crediti deteriorati leasing da 91 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa). Il portafoglio, ribattezzato Ewok, è composto da varie asset class e tipologie di prodotto.
Tecnicamente a comprare e gestire il portafoglio sarà Revalue, la società dedicata alla gestione all’acquisto di portafogli di crediti deteriorati di Intrum Holding lanciata lo scorso luglio (si veda altro articolo di BeBeez)
Revalue nasce dall’esperienza di Cross Factor, attiva nell’acquisto e nella gestione di portafogli di crediti bancari di taglio medio/piccolo per ben 27 anni, lavorando con primarie banche italiane. Cross Factor è stata la prima società acquistata da Intrum in Italia nel 2016.
Intrum è il maggiore operatore mondiale dei servizi al credito, nato alla fine di giugno 2017, dall’unione della norvegese Lindorff (controllato da Nordic Capital) e della svedese Intrum Justitia (si veda altro articolo di BeBeez). Vanta circa 10.000 professionisti dedicati che collaborano con circa 80.000 aziende in tutta Europa. Il gruppo ha sede a Stoccolma ed è quotato al Nasdaq di Stoccolma. Intrum Italy è la joint venture tra Intesa Sanpaolo (49%) e Intrum (51%), nella quale sono confluiti circa 600 dipendenti della direzione recupero crediti di Intesa Sanpaolo e dei team operativi di leasing & Reoco, a valle dell’accordo siglato nell’aprile 2018 in base al quale Intesa Sanpaolo ha ceduto un portafoglio di Npl da 10,8 miliardi di euro a un veicolo di cartolarizzazione che ha emesso titoli abs la cui componente equity è stata sottoscritta al 51% da Intrum e da Carval Investors (rispettivamente per il 41% e 10%) e per il resto da Intesa Sanpaolo (si veda altro articolo di BeBeez). Nei giorni scorsi si erano diffuse voci circa il fatto che Intesa Sanpaolo stesse rinegoziando con Intrum l’alleanza strategica per gestire gli Npl (si veda altro articolo di BeBeez), ma la compravendita del portafoglio Ewok sembrerebbe smentire tensioni.
L’acquisizione del portafoglio Ewok rappresenta un passo importante all’interno di una più ampia strategia di investimento da parte del gruppo Intrum nel comparto crediti deteriorati leasing in Italia ed è sinergica con l’attività della consolidata piattaforma di servicing che, attualmente, gestisce un book di posizioni Npe leasing per circa 3,4 miliardi. “Questa acquisizione è un ulteriore elemento che ci permetterà di proseguire nel nostro piano di sviluppo in Italia che, per Intrum Group, è uno dei paesi strategici per la crescita del business”, ha affermato Marc Knothe, amministratore delegato di Intrum Italy.
Sempre sul fronte dei crediti deteriorati leasing, ricordiamo che è in arrivo sul mercato entro fine anno il Progetto Titan, una cartolarizzazione multi-originator di Npl leasing, anche questa con GACS, alla quale parteciperanno varie banche, compreso Banco Bpm che ha previsto di cartolarizzare un portafoglio di 200 milioni di euro. Non si conosce però l’entità complessiva dell’operazione (si veda altro articolo di BeBeez).
Questo mese Unicredit Leasing ha cartolarizzato 1,6 miliardi di euro di Npl leasing immobiliari in un’operazione che prevede la richiesta della GACS per la tranche senior delle note abs emesse dal veicolo di cartolarizzazione, la prima operazione di questo tipo con sottostante crediti leasing (si veda altro articolo di BeBeez).
Tra il 2017 e i 2019 le società di leasing hanno ceduto crediti deteriorati per circa 6,5 miliardi di euro, su un totale di crediti deteriorati delle istituzioni finanziarie italiane passati di mano nello stesso periodo per 197 miliardi di euro (scarica qui la tabella con tutte le operazioni). Lo ha calcolato BeBeez aggiornando il suo contributo al report To Lease 2020 (scarica qui l’intero report, focus Npl da pag. 81, e vedi qui il video), pubblicato da Assilea e presentato nel luglio 2020 in occasione di una web conference dell’associazione. Inoltre, lo stock di crediti deteriorati sui libri delle società di leasing del 43,6% a 14,5 miliardi di euro dai 25,7 miliardi di fine 2016 (fonte Assilea), mentre i deteriorati sui libri di tutte le istituzioni finanziarie sono passati da 325 miliardi a fine 2016 a circa 145 miliardi, con un calo del 55,4% (si veda altro articolo di BeBeez). Sul fronte delle cessioni delle posizioni, nel 2019 si sono registrati deal poco più di 2,4 miliardi di euro lordi. Le operazioni più significative sono state quella su un portafoglio da 689 milioni di euro ceduto da UBI Banca a Credito Fondiario e quella su un portafoglio da 650 milioni di euro ceduto da Banco Bpm a Illimity. Entrambe le operazioni sono state perfezionate utilizzando sia una spv per la cartolarizzazione dei crediti sia una leasing company (LeaseCo) che ha comprato rapporti e beni, applicando la nuova disciplina delle cartolarizzazioni introdotta dal Decreto crescita.
Ricordiamo infine che Assilea sta studiando intanto un fondo immobiliare ad apporto per crediti deteriorati leasing e i corrispondenti immobili ripossessati, nell’ambito di un più ampio progetto Npl per i propri associati, a cui l’associazione offrirà a breve servizi di analisi dei portafogli e consulenza di gestione che si spingerà appunto sino alla promozione del fondo, in modo da poter offrire gli associati anche una soluzione chiavi in mano di cessione delle posizioni deteriorate (si veda altro articolo di BeBeez).