Cdp Venture Capital sgr – Fondo Nazionale Innovazione (la ex Invitalia Ventures sgr) ha investito 40 milioni di euro in RoboIT, il primo polo nazionale per il trasferimento tecnologico dedicato alla robotica in Italia (si veda qui il comunicato stampa).
RoboIT è il primo polo di una serie: Cdp Venture Capital sgr, attraverso il Fondo di Technology Transfer, con una dotazione di 275 milioni di euro, investirà in tutta la filiera del trasferimento tecnologico attraverso la creazione di poli nazionali distribuiti sul territorio. Saranno stipulati accordi con le principali università e centri di ricerca per finanziare le fasi iniziali di vita delle startup e sostenuti fondi di venture capital settoriali per potenziare la crescita delle migliori aziende sul mercato.
E infatti, sono già in fase di finalizzazione accordi con alcuni enti istituzionali e altre aziende, che andranno ad aggiungersi all’investimento già stanziato in RoboIT da Cdp Venture Capital e da altri fondi specializzati, con un effetto leva stimato complessivo di oltre 100 milioni di euro in 4 anni, che dovrebbe creare più di 50 nuove aziende.
Il polo RoboIT è nato in collaborazione con l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova, coinvolgendo l’Università di Napoli Federico II, l’Università degli Studi di Verona, la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Pariter Partners (holding di investimento che guida il primo e unico syndicate network italiano specializzato sul deep-tech), la multinazionale italiana Leonardo, Eureka! Fund I – Technology Transfer (fondo di venture capital di Eureka! Venture sgr, specializzato in scienza e ingegneria dei materiali innovativi anche applicati alla robotica), e Cysero EuVECA (fondo di venture capital di AVM Gestioni sgr spa specializzato in investimenti nella robotica).
Cdp Venture Capital sgr è stata affiancata nello sviluppo di RoboIT da Pariter Partners, holding di investimento focalizzata su opportunità deep-tech e tech transfer, nonché coordinatrice del più grande syndicate network italiano specializzato in deep tech (si veda qui il comunicato stampa).
Il polo RoboIT agirà secondo un modello Hub & Spoke, ossia metterà a disposizione dei ricercatori risorse economiche e competenze specialistiche per la realizzazione di un primo studio di fattibilità tecnico e di business all’interno delle singole università e dei centri di ricerca aderenti (Spoke) e successivamente servizi di accelerazione imprenditoriale per supportare la nascita di nuovi campioni nazionali della robotica, presso gli spazi dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova (hub del polo). Tra i primi partner industriali figura Leonardo, multinazionale italiana dedicata al presidio delle tecnologie strategiche per la sicurezza del Paese, che contribuirà con il proprio know-how sia dal punto di vista tecnologico, anche attraverso i Leonardo Labs – le infrastrutture di ricerca centrale e cross settoriale – sia dal punto di vista di mercato, sia sul versante delle ricadute industriali.
RoboIT sorgerà a Genova nella zona della Valpolcevera a pochi metri dal nuovo Ponte San Giorgio, dove sta nascendo quella che viene considerata la prima robot valley europea. In tale area è infatti in corso un importante progetto di rigenerazione urbana voluto dalla Regione Liguria e dal Comune di Genova che comprende la prevista realizzazione di un polo integrato di ricerca, sviluppo startup e accelerazione, a partire dai laboratori di Robotica IIT già presenti nel BIC (Business Innovation Center, incubatore della finanziaria regionale di sviluppo Fise), .
Giorgio Metta, direttore scientifico dell’IIT, ha dichiarato: “La collaborazione con Cdp Venture Capital nel polo di trasferimento tecnologico per la robotica, il primo del genere in Italia, è un segnale concreto nei confronti di uno dei più promettenti ambiti della ricerca di IIT che ha già offerto rilevanti risultati con l’applicazione della robotica nella sanità e nell’industria. Questa iniziativa permetterà ai ricercatori di IIT e delle altre istituzioni universitarie coinvolte di concretizzare le ricerche in robotica trasferendole verso le aziende e quindi il mercato”.
Enrico Resmini, ceo e direttore generale di Cdp Venture Capital, ha commentato: “Attraverso il fondo dedicato al technology transfer, Cdp Venture Capital intende promuovere questo processo con la creazione di poli di trasferimento tecnologico che mettano a sistema le università e i centri di ricerca più all’avanguardia negli ambiti di maggiore innovazione, stimolando uno scambio di idee che garantirà la possibilità di trasformarle in aziende, grazie ai fondi di investimento specializzati. RoboIT, che sorgerà a Genova, è il primo di questi poli”.
I fondatori di Pariter Partners, Jari Ognibeni e Matteo Elli, hanno aggiunto: “Riteniamo che la visione di Cdp Venture Capital nel dar vita a RoboIT coinvolgendo diversi attori importanti dell’ecosistema della ricerca e dell’impresa permetterà di generare grande valore per lo sviluppo di una nuova industria italiana.”
I 40 milioni investiti in RoboIT vanno ad aggiungersi ai 350 che Cdp Venture Capital ha già stanziato per il sostegno alle tecnologie innovative. Infatti nel marzo scorso ha lanciato il Fondo Evoluzione, con una dotazione di 100 milioni di euro, sottoscritta da Cdp Equity, assistita da Orrick (si veda altro articolo di BeBeez). Nel novembre scorso invece è partito Fondo Boost Innovation, per favorire la nascita e lo sviluppo di nuove startup, con una dotazione iniziale di 50 milioni di euro interamente sottoscritti da Cdp Equity (si veda altro articolo di BeBeez). Sempre nel novembre scorso, per sostenere startup e pmi innovative italiane nella fase di ripartenza dall’emergenza Covid-19, Cdp Venture Capital ha lanciato il Fondo Rilancio, che accoglie la dotazione di 200 milioni di euro affidati dal Ministero dello Sviluppo Economico (si veda altro articolo di BeBeez). Le risorse sono state assegnate sulla base dell’art. 38 comma 3 del Decreto Rilancio, che prevedeva una serie di misure a supporto del venture capital, tra cui appunto anche lo stanziamento di 200 milioni aggiuntivi per il fondo di sostegno al venture capital (si veda qui l’Insight View di BeBeez del 20 maggio, disponibile per gli abbonati a BeBeez News Premium).
Pienamente operativi e già previsti nella tabella di marcia di Cdp Venture Capital presentata a giugno 2020 sono i fodniItalia Venture I e II – Fondo Imprese Sud, il Fondo di Fondi VenturItaly; i fondi Acceleratori e Tech Transfer. Restano in rampa di lancio il fondo Corporate Venture Capital, con una dotazione iniziale di 150 milioni di euro, che coinvolgerà direttamente alcune tra le principali aziende partecipate dal Gruppo Cdp e che investirà direttamente in startup focalizzate su alcuni degli ambiti strategici del Paese, e il Late Stage da 100 milioni, che investirà in startup già in fase matura che necessitino di capitali per ulteriore consolidamento ed espansione sui mercati internazionali, contribuendo così allo sviluppo di aziende ad alto contenuto tecnologico, con potenziale prospettico anche per la grande industria.
(Articolo modificato venerdì 11 giugno 2021 alle ore 10.40. Si aggiunge il comunicato stampa di Pariter Partners).