All’Istituto dei Ciechi di Milano in mostra i quadri scultura tattili di Fulvio Morella. Opere universali e inclusive che celebrano la Giornata Nazionale del Braille (21
febbraio)
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Queste opere fanno parte dell’ampio progetto Blind Wood a cui Fulvio Morella lavora da anni per promuovere un approccio all’arte veramente inclusivo e olistico. In questi quadri-scultura il legno tornito è unito al metallo e al braille, quest’ultimo impiegato non solo quale forma di scrittura ma anche quale elemento
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A prima vista i quadri scultura di Fulvio Morella possono sembrare astratti, ma in realtà non lo sono: essi interpretano in modo geometrico forme tratte dalla quotidianità (il volo degli uccelli, una goccia d’acqua, un occhio o una pastiglia). Il senso di tali immagini è rivelato attraverso scritte braille che decorano tutte le opere. L’artista ci interroga così su chi alla fine sia in grado di comprendere veramente le opere: le persone che sanno leggere il braille o chi possiede il senso della vista? La verità è che ognuno di noi percepisce e comprende la realtà in modo diverso e parziale. Soltanto se ci confrontiamo e ci aiutiamo – ognuno con le proprie unicità – siamo in grado di capire il vero senso delle opere e del mondo in cui viviamo. E’ quindi l’invito ad aiutarsi reciprocamente a costituire la luce nell’oscurità a cui si riferisce l’artista con il titolo della mostra “FIAT LUX” (Sia fatta luce). Come spiega il curatore Frassà “l’arte è per Morella uno strumento corale di conoscenza della realtà, che è molto più ricca di come la vediamo. L’artista parte così dai limiti che la vita prima o poi ci mette di fronte per spingerci a conoscer meglio non solo noi stessi, ma anche gli altri e il Mondo che ci circonda. Per farlo dovremo aiutarci, usare tutti i sensi e prenderci il tempo necessario per farlo“.
La mostra si conclude con due opere – Specchio Cieco e Io (autoritratto) – attraverso le quali l’artista ci invita a riflettere su come la libertà sia qualcosa di intimo e profondo, ben al di là delle apparenze.
Fulvio Morella, nato in Valtellina nel 1971, è l’artista che ha portato la tornitura del legno nell’arte contemporanea. Si può dire che sia cresciuto con il legno: fin dall’infanzia ha imparato ad amare questa nobile materia nella falegnameria del padre, che produceva per lo più infissi e che Morella ha affiancato fin da ragazzo. Dalla fine degli anni ’90 Morella lascia le tecniche della lavorazione del legno imparate in famiglia per approcciare la tornitura del legno, alla base di tutte le sue opere. Il suo obiettivo è non solo scardinare l’idea di tornitura intesa come tecnica per la realizzazione di oggetti di design “rustici”, ma superare il confine tra arte e design. La creatività non ha né forme né confini prestabiliti.
Fulvio Morella è stato inviato a presentare al Fuorisalone 2020 il suo progetto “Deep Oval”. Sempre nel 2020 Ventura Project lo ha selezionato per il 1° Dezeen Virtual Festival con il progetto “Square the Circle”. Nel 2021 Sotheby’s e Il Volo Onlus hanno selezionato anche una sua opera (insieme a quelle di maestri del calibro di Cattelan, Di Fabio e Isgrò) per la decima edizione dell’asta benefica “Scusate il disturbo” a Milano. A settembre 2021 le sue opere sono state esposte nella mostra (LA) NATURA (E’) MORTA? a Villa Mirabello di Milano al fianco di grandi maestri dell’arte come David LaChapelle. Michele De Lucchi e Ingar Krauss.
Nel 2021 è anche protagonista della mostra PARS CONSTRUENS ancora aperta al Gaggenau DesignElementi di Milano.