di Giuliano Castagneto
NB Renaissance, che cura le attività nel private equity italiano di Neuberger Berman, tramite il fondo III ha acquisito il controllo del produttore marchigiano di ricambi per caldaie Arbo rilevando le quote (circa il 92,8%) sinora detenute dal fondo Bravo Capital Partners I di Bravo Capital Management, e da Narval Investimenti, la cassaforte nata a inizio 2022 in cui sono confluite le partecipazioni di Ersel Investimenti, la quale a sua volta è stata inglobata nel Gruppo Bancario Ersel, frutto della fuzione inversa con Banca Albertini. Nel dettaglio, NB Renaissance e i manager di Arbo, il ceo Daniele Franco e il direttore generale Giovanni Casali, già azionisti con il 7,2%, hanno costiuito una società veicolo che ha acquisito il 100% del capitale dell’azienda di Fano (si veda qui il comunicato stampa). La notizia era attesa. Infatti già a fine febbraio erano girate sul mercato voci di un prossimo disimpegno del primo fondo di Bravo Capital dall’azienda marchigiana (si veda altro articolo di BeBeez).
Le parti venditrici sono state assistite da Mediobanca (advisor finanziario), Studio Pedersoli (advisor legale), Goetzpartners (advisor commerciale), Deloitte (advisor contabile e advisor fiscale) ed ERM (advisor ESG). NB Renaissance è stata assistista da Fineurop Soditic (advisor finanziario), Gitti e Partners (advisor legale), LTP/OC&C (advisor commerciale), New Deal Advisors (advisor contabile), Studio Chiaravalli Reali Associati (advisor fiscale) e AECOM (advisor ESG).
Con sede a Fano, Arbo è il principale distributore italiano indipendente di ricambi per caldaie, attivo
anche nella distribuzione di ricambi per impianti idrotermici e di sistemi di condizionamento, con attività anche in Spagna e nel Regno Unito. Arbo ha fondato il suo successo su un modello di business molto efficiente, basato su capacità logistiche e sistemi informatici, che permettono al gruppo di offrire un servizio di alto livello ai suoi clienti, circa 30.000, in termini di assortimento di prodotti, rapidità di consegna e assistenza tecnica all’acquisto. Arbo impiega circa 270 persone e opera in tutta Italia attraverso una rete capillare di 44 punti vendita, più e-commerce e call center proprietari, con un approccio multicanale che garantisce ai clienti piena flessibilità nelle modalità di ordine e consegna dei prodotti. Questo ha consentito al gruppo di crescere in media del 10% all’anno negli ultimi 5 anni, fino a raggiungere gli 85 milioni di euro di ricavi nel 2021 con 12 milioni di ebitda.
“Arbo è la tipica azienda in cui a noi piace investire: un’eccellenza italiana, leader di mercato con un vantaggio competitivo sostenibile in un settore strategico di nicchia. Arbo ha costruito negli ultimi anni una solida piattaforma da cui partire per creare il campione europeo del settore. Siamo pronti a investire per rafforzare la leadership dell’azienda in Italia e accelerarne la crescita internazionale, sfruttando le opportunità di consolidamento in Italia e replicando all’estero il modello di business vincente sviluppato in Italia” ha dichiarato Stefano Bontempelli, senior partner di NB Renaissance. Hanno aggiunto Franco e Casali: “Importanti risultati sono stati raggiunti dall’azienda, grazie al supporto di Narval Investimenti e Bravo Capital Partners. Siamo convinti che ci siano molte opportunità da cogliere per sviluppare ulteriormente il nostro know-how logistico e tecnologico al fine di offrire un servizio di sempre maggior valore ai nostri clienti e partner commerciali e fare di Arbo il leader europeo. Riteniamo che l’esperienza, le disponibilità finanziarie ed il network internazionale di NB Renaissance ci aiuteranno ad affrontare al meglio le nuove sfide del mercato”.
Per NB Renaissance III Arbo rappresenta il terzo investimento diretto dopo quello in Engineering, completato nel luglio del 2020 (si vede altro articolo di BeBeez) insieme a Bain Capital Europe V (i due fondi hanno quote paritetiche nel veicolo di acquisizione, mentre la sicaf quotata in borsa NB Surora, gestita direttamente da Neuberger Berman, detiene il 2,8% della società informatica). In realtà NB renaissance era giàpresente nel capitale di Engineering, ma con il primo fondo assieme ad Apax Partners VIII, che l’avevano delistata da Piazza Affari nell’estate 2016 (si veda altro articolo di BeBeez) e che poi hannp passato il testimone a Bain e a NB III. Il secondo investimento è stato quello nel 60% dell’azienda chimica veneta Sicit, rilevata nel luglio del 2021 assieme a un pool di industriali conciari iriunii in Intesa Holding, a seguito del successo dell’opa a Piazza Affari che ha portato al delisting dell’azienda (si veda altro articolo di BeBeez).
Il terzo fondo di NB Renaissance era stato lanciato nell’estate 2018 con un obiettivo di raccolta di 1 miliardo di euro, di cui 850 milioni erano già stati raggiunti nell’ottobre 2019, mentre il primo closing era stato raggiunto nell’autunno 2018 a quota 519 milioni. Neuberger Berman aveva contribuito alla raccolta con un finanziamento bridge-to-equity di 250 milioni di euro. Nel marzo dello scorso anno il fondo ha raggiunto quota 950 milioni (si veda altro articolo di BeBeez) e ora il closing definitivo, secondo quanto risulta a BeBeez, è imminente.
NB Renaissance è nata nel 2015 (si veda altro articolo di BeBeez) dalla partnership strategica tra Neuberger Berman e Intesa Sanpaolo per investimenti di private equity in società italiane. Alla capitalizzazione del veicolo Neuberger Berman aveva partecipato apportando il portafoglio di quote di fondi di private equity acquisito dalla stessa Intesa Sanpaolo per un valore di circa 100 milioni di euro ( in particolare quelle nei fondi Clessidra, Cinven, Apax, Carlyle e Apollo) e investendo un altro centinaio di milioni in cash. Quanto a Intesa Sanpaolo, aveva apportato al fondo la maggioranza di una newco alla quale erano state girate circa 20 partecipazioni di private equity in varie società per un valore di circa 300 milioni. Attualmente NB Renaissance gestisce fondi per un totale di 2,3 miliardi di euro ed è investita in 11 aziende con un fatturato aggregato di 3,4 miliardi di euro e oltre 20.000 dipendenti.
Neuberger Berman è una società di investimento globale e indipendente, interamente controllata dai propri dipendenti. A fine 2021 Neuberger Berman gestiva asset per 460 miliardi di dollari, inclusi circa 123 miliardi in asset alternativi (soprattutto private equity), con attività in 25 Paesi e oltre 2.450 professionisti.
Quanto a Bravo Capital, da poco meno di due mesi ha effettuato il primo closing a 90 milioni di euro del fondo Bravo Capital II, che ha un obiettivo tra 100 e 120 milioni. Advisor dei due fondi Bravo Capital è Bravo Invest srl, guidata dai fondatori Mauro Vacchini (ex Bnp Paribas e fondatore di euroMerger), Fabio Galli (già in Argos Soditic, Convergenza ed euroMerger) e dal partner Giovanni Saccaggi (ex Opera sgr). I fondi Bravo Capital coinvestono in partnership con Luxempart sa, società di investimento quotata alla Borsa di Lussemburgo, il cui azionista di riferimento è il gruppo assicurativo Foyer. E infatti anchor investor del nuovo fondo è appunto Luxempart sa, mentre tra gli altri investitori si contano il Fondo Europeo per gli Investimenti, vari family office e High Net Worth Individuals. (si veda altro articolo di BeBeez).