Luxottica Group, il colosso mondiale dell’occhialeria facente capo al gruppo francese Essilor/Luxottica di cui Leonardo Del Vecchio, è primo azionista, si è impegnato a rilevare per 29,4 milioni di euro il 90,9% della Giorgio Fedon & Figli, storico gruppo della pelletteria specializzato negli astucci per occhiali fondato nel 1919 a Vallesella di Cadore (BL), nel cuore delle Dolomiti, quotato a Piazza Affari (si veda qui il comunicato stampa congiunto).
Il prezzo, che assegna al Fedon un enterprise value di 43 milioni di euro sulla base di un debito netto di 10,6 milioni (si veda qui il comunicato stampa sui risultati 2021 di Fedon), e legato a un contratto di compravendita che il gruppo dell’occhialeria fondato da Leonardo Del Vecchio ha sottoscritto con gli azionisti rilevanti (oltre che con ulteriori azionisti non rilevanti di Fedon), è relativo a complessive 1.727.141 azioni della società quotata sull’Euronext Growth Milan, al prezzo unitario di 17,03 euro, quindi per un totale di 29,4 milioni. Ricordiamo che gli azionisti rilevanti di Giorgio Fedon & Figli sono CL & GP, Piergiorgio Fedon, Sylt, Italo Fedon, Laura Corte Metto, Francesca, Roberto, Flora e Rossella Fedon.
Il prezzo offerto da Luxottica riconosce un premio del 135% rispetto all’ultimo prezzo ufficiale delle azioni della società registrato l’8 aprile 2022 (ultimo giorno di borsa aperta precedente alla data di sottoscrizione del contratto) e un premio del 114% rispetto al prezzo ufficiale medio ponderato delle sue azioni negli ultimi dodici mesi precedenti l’8 aprile.
E il titolo a Piazza Affari si è fulmineamente allineato, lo scorso 12 aprile al prezzo offerto da Luxottica, anzi andando anche oltre, visto che il 12 aprile il titolo ha chiuso a 17,63 euro, mentre ieri ha ripiegato a 16,7 euro.
Nel caso di perfezionamento dell’operazione, Luxottica sarà poi ovviamente vincolata a promuovere un’offerta pubblica di acquisto totalitaria, finalizzata al delisting di Fedon, su tutte le restanti azioni della società in circolazione al prezzo pari a quello già stabilito nella prima fase di acquisto. Fedon era sbarcato in Borsa all’Euronext di Parigi nel 1998, cavalcando l’inizio del nuovo millennio con il lancio della linea di pelletteria, destinata ad avere un notevole successo. Nell’ottobre 2017, però, aveva poi lasciato il istino parigino, per sbarcare all’AIM di Piazza Affari.
La chiusura del deal è subordinata al verificarsi di alcune condizioni sospensive, compreso l’ottenimento delle autorizzazioni previste dalle autorità antitrust competenti, il rinnovo del consiglio di amministrazione nonché degli organi amministrativi delle società del gruppo e l’inserimento del richiamo volontario all’articolo 111 del D. Lgs. n. 58/1998 (“TUF”) all’interno dello statuto della società, finalizzato a rendere il diritto di acquisto applicabile in caso di detenzione di una partecipazione almeno pari al 90% del capitale sociale.
Fedon è un’azienda storica specializzata nella lavorazione e nella realizzazione di accessori per l’occhialeria come custodie e pelletteria, fondata nel 1919 da Giorgio Fedon con l’avvio del primo laboratorio per la produzione di astucci per occhiali in Veneto. Nel 1930 il gruppo Fedon si è espanso esportando i suoi prodotti nei mercati esteri, tra cui Inghilterra, Germania, Francia e Stati Uniti, mentre nei decenni è continuato a crescere, pur arrivando a un vero punto di svolta negli anni ’80, quando è stata lanciata la custodia rigida per occhiali attraverso il modello Orion, che ha cambiato le abitudini della portabilità diventando presto best seller.
Nel 2004 è stato aperto il nuovo stabilimento produttivo in Cina, interamente di proprietà Fedon, mentre nel 2008 è stato inaugurato il brand Fedon1919, nato per accogliere le esigenze di business men e globetrotter alla ricerca di prodotti di pelletteria ideali per il lavoro, il viaggio e il tempo libero. Tra i prodotti di punta, si annovera il trolley Marco Polo, dedicato a chi viaggia per lavoro, in sostituzione della classica 24 ore. Tramandata per quattro generazioni, l’azienda conta oggi 722 addetti, dislocati nelle sedi di Italia, Francia, Romania e Cina. Il gruppo chiuso il 2021 con 50,1 milioni di euro di ricavi, un ebitda di 1,8 milioni e un debito finanziario netto di 10,6 milioni (si veda qui il comunicato stampa).
A settembre scorso, Giorgio Fedon & Figli si era assicurato un finanziamento Sustainability-linked da 2 milioni di euro da Intesa Sanpaolo, assistito da SACE, per progetti rivolti alla crescita sostenibile e alla parità di genere (si veda altro articolo di BeBeez). Classificato da Intesa Sanpaolo come S-Loan (si veda altro articolo di BeBeez), cioé strutturato per accompagnare gli sforzi delle imprese nella direzione di una maggiore sostenibilità, il finanziamento è stato destinato al piano di sviluppo dell’azienda per il raggiungimento di due obiettivi ESG: il primo consiste nella scelta di soluzioni a ridotto impatto ambientale per l’approvvigionamento, mentre il secondo riguarda l’adozione di policy interne rivolte a garantire la parità di genere nel contesto aziendale.
Per EssilorLuxottica, colosso globale dell’occhialeria con oltre 180.000 dipendenti nato nel 2018 dall’unione di due pionieri nel settore, Essilor nelle tecnologie per le lenti oftalmiche e Luxottica nella produzione di occhiali da vista e da sole, l’acquisizione di Fedon rappresenta un nuovo passo nella consolidata strategia di integrazione verticale, finalizzata ad assicurare i più alti standard di qualità lungo tutta la catena del valore e a ottimizzare il servizio a beneficio di tutti gli operatori del settore.