Fondo Italiano per l’Efficienza Energetica (FIEE) sgr, società di private equity che investe nei settori dell’efficienza e della transizione energetica, darà vita al più grande operatore italiano nel settore dell’efficienza energetica residenziale, insieme ai fondi internazionali Marguerite e Pioneer Point Partners, con un’articolata operazione che culminerà con la combinazione di Comat Servizi Energetici (CSE) e Metrotermica (si veda qui il comunicato stampa). L’azienda integrata fornirà servizi di gestione dell’energia a 3.200 condomini nel nord e nel centro Italia.
Il closing è previsto nel corso del terzo trimestre prossimo, all’avvenuto ottenimento delle necessarie autorizzazioni.
Più nello specifico, l’operazione vedrà da un lato i fondi Marguerite III e Pioneer Infrastructure Partners acquisire il 100% di Comat (controllata dal fondo IEEF I di FIEE sgr) e Comat spa e, dall’altro, FIEE conferire attraverso il suo altro fondo IEEF II la controllata Metrotermica in CSE, diventando così co-azionista insieme agli altri due fondi internazionali.
Marguerite e Pioneer Point Partners si sono avvalsi della consulenza di Lazard (M&A), Chiomenti e Gianni & Origoni (legale), Bain (commerciale), Riina (tecnica), PwC (finanziaria e fiscale) e Willis Tower Watson (assicurativa). FIEE è stata invece assistita da CMC Capital (M&A), Deloitte (legale), KPMG (finanziaria) e Studio Fantozzi & Associati (fiscale).
Sia CSE che Metrotermica forniscono un’ampia gamma di servizi di efficienza energetica ai condomini, tra cui la sostituzione di caldaie centralizzate con tecnologie più efficienti come pompe di calore, isolamento di tetti e pareti e impianti fotovoltaici. Gli investitori condividono un ambizioso progetto di crescita della nuova società, con l’obiettivo di portarla a fare il suo ingresso in regioni diverse da quelle in cui opera oggi, ampliandone anche le aree di business presidiate.
Nata nel 2018 come spin-off di Comat spa, CSE è oggi è la principale società indipendente italiana nel settore dell’efficienza energetica residenziale e fornisce servizi a un portafoglio di oltre 2.700 condomini nelle regioni del nord Italia, operando attraverso 11 filiali commerciali con oltre 100 dipendenti. Nel 2022, il gruppo ha fatturato 53,9 milioni, l’ebitda è stato negativo per 19,4 milioni, il debito netto pari a 47,4 milioni e il patrimonio netto di 29,5 milioni (si veda qui il report di Leanus dopo essersi registrati gratuitamente).
Metrotermica, invece, è stata fondata a Roma nel 1977 e si occupa di efficienza energetica e attualmente assiste circa 500 condomini nel centro Italia, con un organico di 30 dipendenti e un fatturato cresciuto di circa 4 volte negli ultimi due anni successivamente all’ingresso del fondo IEEF II. Nel 2022 la società ha fatturato 8,3 milioni di euro, l’ebitda è stato negativo per 3,1 milioni, il debito netto pari a 1,8 milioni e il patrimonio netto di 6,5 milioni (si veda qui il report di Leanus dopo essersi registrati gratuitamente).
William Pierson, managing partner di Marguerite, ha dichiarato: “Crediamo fermamente che una transizione energetica di successo richiederà azioni significative sul lato della domanda del mercato dell’energia e che il ruolo di aziende come CSE sarà fondamentale per realizzarla. Non vediamo l’ora di collaborare con FIEE e Pioneer Point Partners per fornire a CSE il capitale e il know-how necessari per affermare ulteriormente la sua posizione dominante sul mercato”
Raffaele Mellone e Andrea Marano, co-ceo di FIEE, hanno aggiunto: “Riteniamo che il risparmio di energia nel settore residenziale sia uno dei pilastri fondamentali per raggiungere l‘obiettivo ambizioso fissato dall’Unione Europea in termini di efficienza energetica. In questi anni abbiamo lavorato molto per contribuire alla crescita di CSE e Metrotermica e oggi, facendo leva sul nostro know-how e sul supporto finanziario e l’esperienza dei nostri nuovi partner, vogliamo continuare e accelerare questo cammino verso la creazione del più grande operatore italiano del settore”.
Nata nel 2014, FIEE è una società di private equity che ha l’obiettivo di investire, a lungo termine, capitali istituzionali in società europee attive nei settori legati all’efficienza energetica, all’accelerazione della transizione energetica, all’impiego di fonti e rinnovabili e alla decarbonizzazione dell’economia globale. Attualmente gestisce circa 400 milioni di euro attraverso i suoi due fondi di investimento alternativi chiusi FIEE I e IEEF II, avendo investito in 9 società. I suoi due fondi hanno avuto grandi performance, tanto che dai suoi primi disinvestimenti da PLT energia e Selettra Pubblica Illuminazione, è scaturito per la sgr un IRR medio del 38%, incassando anche un valore pari a tre volte i 70 milioni di euro investiti nelle due società (si veda altro articolo di BeBeez). Lo scorso giugno poi, FIEE ha lanciato SpesX, il suo primo fondo di investimento aperto, che ha focus globale ed è specializzato nella transizione energetica (si veda altro articolo di BeBeez).
Quanto a Pioneer Point Partners, fondato nel 2008, è attivo nel settore delle infrastrutture sostenibili, avendo sino ad ora effettuato 16 investimenti e impegnato circa 1,4 miliardi di euro. Nel febbraio 2022, Pioneer ha raggiunto un final close di 575 milioni di euro per il suo primo fondo istituzionale superando l’obiettivo di 500 milioni di euro, ed è sostenuto da istituzioni nordamericane ed europee di alto livello. Tra le sue ultime operazioni in Italia, ricordiamo la vendita dello scorso dicembre, insieme a DavidsonKempner European Partners, del 100% di Sistemi Rinnovabili srl (ST) al gruppo valdostano dell’energia CVA. ST detiene 42 MW di impianti fotovoltaici operativi, 194 MW di progetti autorizzati e 846 MW di progetti in corso d’opera, cui si aggiunge una pipeline aggiuntiva in ulteriore sviluppo per ulteriori 1.200 MW (si veda altro articolo di BeBeez). L’operazione, del valore di 340 milioni di euro, era attesa dallo scorso giugno (si veda altro articolo di BeBeez).
Infine, Marguerite, è un investitore paneuropeo in infrastrutture di espansione greenfield e brownfield di lunga durata. I suoi fondi cercano opportunità di investimento sostenibili e ad alta intensità di capitale, con particolare attenzione ad energia e rinnovabili, trasformazione digitale, rifiuti, acqua e trasporti. Complessivamente ha investito più di 1,5 miliardi di euro e gestisce quattro fondi infrastrutturali europei.