Tapestry, il gruppo statunitense del lusso quotato sul NYSE (ha in portafoglio marchi come Coach, Kate Spade e Stuart Weitzman) ha comprato, per 8,5 miliardi di dollari, Capri Holdings, la società a sua volta quotata al NYSE cui fanno capo i brand Versace, Jimmy Choo e Michael Kors. Tapestry e Capri, si legge in una nota, hanno raggiunto un accordo definitivo in forza del quale gli azionisti di Capri Holdings riceveranno 57 dollari in contanti per azione (si veda qui il comunicato stampa).
Questa acquisizione riunisce sei marchi altamente complementari e di portata globale, alimentati da una piattaforma di coinvolgimento dei clienti e dal modello operativo diversificato. La nuova entità, che sarà il frutto dalla combinazione dei due gruppi conta su ricavi per oltre 12 miliardi di dollari con una presenza in più di 75 paesi e quasi 2 miliardi di dollari di utile operativo rettificato nell’esercizio 2022.
Con questa acquisizione, Tapestry prevede di realizzare sinergie per oltre 200 milioni di dollari entro tre anni, grazie ai risparmi sui costi operativi e all’efficienza della catena di distribuzione. La nuova realtà conterà più di 33mila dipendenti. Il prezzo finale di 8,5 miliardi di dollari comporta dunque una valutazione delle azioni di Capri Holdings di 57 dollari e comprende anche i debiti pregressi. Per concludere l’operazione, Tapestry ha usufruito di un prestito ponte di 8 miliardi garantito da Bank of America e Morgan Stanley.
La combinazione di Coach, Kate Spade e Stuart Weitzman con Versace, Jimmy Choo e Michael Kors “crea una nuova potente casa di lusso globale e rappresenta un’opportunità unica per generare valore aggiunto per i clienti, i dipendenti, la nostra comunità e gli azionisti in tutto il mondo”, ha detto l’ad di Tapestry, Joanne Crevoiserat. Che ha continuato: “I sei marchi sono iconici e hanno team eccezionali. Tapestry è un’organizzazione con la passione di costruire marchi duraturi attraverso un design e un’artigianalità di qualità superiore e un’attenzione costante ai clienti. Abbiamo creato una piattaforma di coinvolgimento dei consumatori dinamica e basata sui dati che ha alimentato il nostro successo, favorendo l’innovazione, la flessibilità e forti risultati finanziari. Siamo pronti a sfruttare i nostri vantaggi competitivi su un portafoglio più ampio di marchi. La combinazione di Coach, Kate Spade e Stuart Weitzman con Versace, Jimmy Choo e Michael Kors crea una nuova e potente casa del lusso globale, che offre un’opportunità unica di aggiungere valore per i nostri consumatori, dipendenti, comunità e azionisti in tutto il mondo”.
John D. Idol, presidente e ad di Capri Holdings Limited, ha aggiunto: “Questa è un’importante pietra miliare per Capri. È una testimonianza di tutto ciò che i nostri team hanno fatto per costruire Versace, Jimmy Choo e Michael Kors e farle diventare le case di moda di lusso iconiche e potenti che sono oggi. Siamo fiduciosi che questa combinazione porterà un valore immediato ai nostri azionisti. Inoltre, offrirà nuove opportunità ai nostri dipendenti in tutto il mondo, poiché Capri diventerà parte di un’azienda più grande e diversificata. Unendoci a Tapestry, disporremo di maggiori risorse e capacità per accelerare l’espansione del nostro raggio d’azione globale, preservando al contempo il DNA unico dei nostri marchi”.
Scott Roe, direttore generale e finanziario di Tapestry, ha dichiarato: “L’acquisizione di Capri Holdings accelera il nostro programma strategico e rappresenta una significativa opportunità di creazione di valore. È importante notare che questa combinazione è immediatamente accrescitiva su base rettificata e migliora il rendimento totale per gli azionisti di Tapestry. Questo include oltre 200 milioni di dollari di sinergie di costo previste entro tre anni dalla chiusura dell’operazione. Inoltre, i nostri flussi di cassa diversificati, forti e costanti ci permetteranno di continuare a investire nella nostra attività e di ridurre rapidamente il debito, in linea con il nostro impegno a mantenere un rating investment grade, restituendo al contempo capitale agli azionisti, compreso l’aumento del 17% del dividendo per azione annunciato in occasione del deal. Nel complesso, siamo operatori finanziari e allocatori di capitale disciplinati, con l’obiettivo di continuare a creare un valore significativo per gli azionisti”.
Ricordiamo che nel settembre 2018 il gruppo americano della moda Michael Kors Holdings Limited si era comprato Versace. In quell’occasione aveva comunicato anche che, contestualmente all’acquisizione del brand italiano, la nuova realtà avrebbe cambiato il nome in Capri Holding (si veda qui il comunicato stampa di allora). Versace era stata valutata 2,12 miliardi di dollari, quindi ancora più della valutazione monstre da 2 miliardi di dollari di cui si parlava in quei giorni, pari quindi a 41 volte l’ebitda 2017 del gruppo italiano, che era stato di 44,6 milioni di euro. Nel quadro dell’operazione il fondo Blackstone, che deteneva una quota del 20% della maison italiana, è uscito dalla società. Mentre la famiglia Versace aveva mantenuto una partecipazione di minoranza con Donatella, Santo e Allegra Versace che erano diventati azionisti di Capri Holdings Limited (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo che Kors, che nel 2017 aveva rilevato Jimmy Choo per 1,2 miliardi di dollari, ha dunque fatto il bis con la griffe fondata alla fine degli anni Settanta dal leggendario stilista calabrese Gianni Versace. E la cifra si era aggirata intorno ai 2 miliardi. In quell’occasione Kors aveva staccato un grande gruppo dei pretendenti, all’interno del quale figuravano proprio Coach Tapestry e Tiffany, mentre i francesi di Kering si erano sfilati dall’operazione. Ed ecco che ora il cerchio si chiude. E tutto torna.