ReLife gruppo basato a Genova, leader nella gestione dell’intero processo di valorizzazione delle raccolte di rifiuti differenziate, controllato dal Fondo Infrastrutture Sostenibili di F2i sgr e partecipato da Xenon Private Equity e dal management, ha annunciato l’acquisizione .dell’intero capitale sociale di Scatolificio Deles spa, tra le principali aziende italiane nel settore dell’imballaggio e della supply chain, e della sua controllata Ondulati Menegazzi, per un totale di due stabilimenti a Origgio e Nerviano, circa 130 dipendenti e una produzione annua di 86 milioni di metri quadri. L’operazione sarà condotta attraverso la controllata ReLife Paper Packaging srl (si veda qui il comunicato stampa).
A vendere è Matteo Zaffaroni (che oggi attraverso ELI Holding srl possiede il 50,1% del capitale), Tarabas srl (di Alfredo e Renato Copelli e Concetta Merlino, con il 24%), Ezia Maria Guelfi (15,9%) e Sael srl (di Luigi Bondioli, con il 10%).
Advisor dell’operazione sono stati per Relife, Chiomenti Studio Legale come advisor legale e Finerre come advisor finanziario; per i soci di Deles, EY come advisor finanziario e GVA Greco Vitali Associati come advisor legale.
Fondata alla fine degli anni ’50 a Saronno (Varese) da Umberto Zaffaroni e Giuseppe Desio per produrre scatole di cartone, ai primi anni ’90 la Deles è rimasta un’azienda locale, che realizzava manufatti in cartone per i clienti della zona. A inizio anni ’90 la proprietà è passata alla famiglia Zaffaroni e da allora l’attività si è ampliata sia su scala geografica sia per tipo di prodotti e servizi offerti. Oggi la società ha sede a Origgio (Varese), dal 2004 è guidata dal ceo Stefano Scaroni e ha chiuso il bilancio 2022 con 66 milioni di ricavi netti, un ebitda di 8,6 milioni e un debito finanziario netto di 12 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Ricordiamo che il gruppo ReLife era stato costituito nell’ottobre 2018 dall’integrazione tra Il gruppo Benfante, operativo con un network di aziende di raccolta, trasporto, selezione di materiali recuperabili, e la Cartiera Bosco Marengo, produttore di cartoncino da carta recuperata (si veda altro articolo di BeBeez). Il progetto aveva coinvolto ben 11 imprenditori, con il supporto di Xenon Private Equity, già azionista di minoranza del gruppo Benfante dal 2014 (si veda altro articolo di BeBeez). L’ingresso di F2i nel capitale di ReLife risale al 2021, quando il fondo ha acquisito il 70% del capitale di ReLife dai precedenti azionisti e cioé la famiglia Benfante, la famiglia Ghigliotti, la famiglia Malaspina e appunto Xenon Private Equity, che hanno mantenuto il restante 30% (Xenon il 10%), il tutto sulla base di una valutazione del gruppo superiore ai 500 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Quanto alle acquisizioni, Benfante aveva cominciato la sua campagna di m&a già un anno prima dell’integrazione in ReLife, nel 2017, quando aveva infatti acquisito il 100% del Gruppo Ecolfer, primaria realtà che opera nel Triveneto da oltre ‘60 anni principalmente nella raccolta e avvio al riciclo di rottami ferrosi, legno, carta e plastica, con la famiglia Cecotto che ha continuato a gestire Ecolfer e che ha reinvestito per una minoranza in Benfante (si veda altro articolo di BeBeez). Nel febbraio 2020 ReAl, joint venture tra Alia Servizi Ambientali spa e ReLife, aveva poi annunciato l’acquisizione dell’intero capitale di Metalcarta srl, società attiva nel settore del riciclo di carta da macero e altri rifiuti riciclabili (si veda qui il comunicato stampa di allora). Nel gennaio 2021 ReLife ha poi acquisito San Ginese Recuperi srl, titolare di un impianto di trattamento e riciclo dei rifiuti a Capannori (Lucca) (si veda qui il comunicato stampa).
Sempre nel 2021 il gruppo ha acquisito il 100% di General Packaging, una delle principali realtà italiane nella produzione di fogli e scatole di cartone ondulato, realizzate per oltre l’80% da carta riciclata, e il gruppo Plastipoliver, specializzato nel recupero e nel trattamento di materiali plastici. La sigla dell’accordo per le due acquisizioni era stato annunciato a fine giugno (si veda altro articolo di BeBeez). Le due acquisizioni erano state finanziate con parte dei proventi dell’emissione di un bond da 265 milioni di euro, che è stato sottoscritto interamente dal fondo europeo di debito di Pemberton Asset Management (si veda altro articolo di BeBeez). La restante parte dei proventi del bond era stata poi messa a disposizione del gruppo ReLife per finanziare ulteriori acquisizioni nel mondo dell’economia circolare. E infatti lo scorso anno il gruppo si è ulteriormente ampliato con le acquisizioni di Centro Brianza Macero (CBM), azienda con base a Seregno (Monza e Brianza) nell’aprile 2022 (si veda altro articolo di BeBeez) e poi della trevigiana Casagrande Dario nel luglio 2022 (si veda altro articolo di BeBeez).
Ora, grazie all’acquisizione di Deles, la produzione della divisione Relife Paper Packaging crescerà del 40%, passando dagli attuali 173 milioni di metri quadri di cartone a circa 259 milioni di mq per un fatturato di oltre 180 milioni di euro su un fatturato globale del gruppo Relife pro-forma di 380 milioni di euro. Il gruppo ha chiuso il bilancio consolidato 2022 con 342,8 milioni di euro di ricavi netti, un ebitda di 51,4 milioni e un debito finanziario netto di 184,2 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Domenico Benfante, ceo di ReLife Group., ha commentato: “Negli ultimi anni, il gruppo ha portato a termine importanti acquisizioni che ci hanno consentito non solo di crescere ed espandere i nostri servizi, ma anche di garantire la circolarità dei rifiuti che diventano così una risorsa per le persone, per i clienti e per l’ambiente. La divisione ReLife Paper Packaging già oggi utilizza per l’80% della sua produzione cartone proveniente da carta riciclata, fornita anche dalla divisione ReLife Recycling. L’acquisizione di Deles si situa nel solco desiderato dai nostri Clienti, che sempre di più stanno ricercando la circolarità dei prodotti come fattore distintivo, non solo ai fini ESG. La nostra strategia di m&a punta sempre di più alla massimizzazione delle sinergie, con una forte vocazione alla sostenibilità, consolidate sul territorio e con un approccio innovativo. Deles è una di queste e non possiamo che aspettarci il meglio da questa unione”.
E Corrado Trasforini, ceo di Relife Paper Packaging, ha aggiunto: “L’ingresso di Deles un importante tassello per la divisione Paper Packaging che si occupa di imballaggi sostenibili ottenuti dalla raccolta e dalla trasformazione della carta e del cartone riciclati. Con questa operazione, non solo aumenteremo ulteriormente la produzione ma integreremo un player altamente specializzato, tecnologico ed esperto con il quale, sono certo, raggiungeremo grandi obiettivi”.