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Howden Italia, braccio operativo dell’omonimo broker assicurativo britannico, controllato dai fondi private equity General Atlantic (dal 2013) e HG Capital (nel capitale dal 2021), assieme alla Caisse du Depot et Placement du Quebec (che ha investito nel 2018), ha chiuso l’esercizio al 30 settembre 2023 con ricavi per 108 milioni di euro, cioè il 15,5% in più dai 93,5 milioni del 2022, a fronte di un miliardo di euro di premi intermediati, generando un ebitda di 19,3 milioni, per un margine del 17,8% (si veda qui il comunicato stampa). Tuttavia, il dato pro-forma, che tiene conto anche del contributo delle acquisizioni 2023, cioè Assimovie (gennaio 2023) e Wide Care Services (di pochi giorni fa, si veda altro articolo di BeBeez) il tasso di crescita sarebbe stato del 21% a 113 milioni.
Ma la presentazione dei dati, avvenuta ieri presso la sede milanese di Howden Italia, è stata l’occasione per il ceo Federico Casini di dare anche alcune anticipazioni sul piano industriale 2022 – 27, prima fra tutte un obiettivo di ricavi entro fine piano di 190 milioni di euro (si veda qui la presentazione). “In sostanza intendiamo raddoppiare il volume di ricavi rispetto al 2022, e di questi ricavi aggiuntivi circa 30 milioni dovrebbero arrivare da nuove acquisizioni. Al momento sono nove i dossier allo studio, e contiamo di chiudere due o tre deal entro il primo semestre del 2024”, ha dichiarato il ceo.
Lo shopping di Howden segue due direttrici: l’acquisizione di nuove competenze e l’estensione della copertura territoriale. “Intendiamo aprire sedi in Val d’Aosta, Puglia e Calabria, e potenziare la presenza in Sicilia dove siamo già presenti a Catania” ha aggiunto Casini. Ma per il prossimo M&A non verrà data priorità alla presenza territoriale. “Le decisioni di acquisto saranno funzione, oltre che del costo, soprattutto del loro contributo alla nostra capacità di servire il cliente con un servizio di qualità superiore”, ha spiegato il ceo a BeBeez.
Howden si distingue infatti per proporre ai clienti un approccio analitico, ma olistico, ai loro bisogni di copertura dei rischi. “Valutiamo tante categorie di esposizioni: rischi finanziari, operativi, di compliance, quelli legati alla supply chain, elaborando un rating di rischiosità complessiva dell’azienda, e ora valutiamo anche i rischi ambientali”. Anche per potenziare questo modello, Howden Italia sta consolidando le acquisizioni fatte finora in tre mecro aree: assicurazione, riassicurazione e consulenza. “In Italia è molto forte l’incidenza di quest’ultima componente, ciò spiega un ebitda margin inferiore alla media del gruppo (poco più del 30%, ndr), dove pesa di più la componente riassicurativa che dà margini molto maggiori” puntualizza Casini. Un approccio che comunque sta dando i suoi frutti. Nel 2023 la componente interna ha accresciuto i ricavi del 12,5%, e nel nuovo piano industriale dovrebbe apportare più di 38 milioni aggiuntivi, il contributo più forte al raggiungimento degli obiettivi, grazie soprattutto alla crescente consapevolezza delle aziende clienti, la gran parte di fatturato compreso tra 50 e 500 milioni, dell’importanza di assicurare rischi sempre più diversificati e complessi.
Cosa che si sta riflettendo sulle valutazioni. “Fino a qualche anno fa i broker assicurativi erano mediamente valutati una volta e mezza i ricavi. Adesso quattro volte”, puntualizza Casini. Ricordiamo che la più grande acquisizione sinora fatta in Italia da Howden, cioè Assiteca, fino ad allora il il più grande broker assicurativo italiano, di cui il gruppo aveva acquisito il 95% nel luglio del 2022 (si veda altro articolo di BeBeez). per poi comprare il flottante sul mercato con un’opa, è avvenuta sulla base di un enterprise value (debito al giugno 2022) di 256 milioni, cioè circa 3 volte i ricavi.. Nel maggio 2022 il gruppo aveva rilevato Nord Est Insurance Broker e ASI Insurance Broker (si veda altro articolo di BeBeez), mentre nel febbraio 2022 aveva acquisito il 100% della vicentina Tower spa, specializzata nell’intermediazione assicurativa e in consulenza sulla gestione del rischio aziendale(si veda altro articolo di BeBeez). Nell’agosto 2021, invece, aveva condotto la sua prima acquisizione in Italia, comprando il controllo del broker Andrea Scagliarini spa (si veda qui il comunicato stampa). A ottobre 2023 Howden ha poi riunito sotto un unico nome e un nuovo marchio tutte le attività globali. A seguito del rebranding le controllate italiane hanno cambiato denominazione sociale in Howden Assimovie, Howden Assiteca, Howden Assiteca Agricoltura, Howden Assiteca Consulting e Howden Treviso, aggiungendosi alle altre società del gruppo Andrea Scagliarini, Howden Italia e Howden Vicenza.
Ma c’è un altro fronte su cui il gruppo britannico, e anche ovviamente la unit italiana guidata da Casini, sta cominciando a riflettere, ed è l’introduzione del digitale. Già dal febbraio 2020 Assiteca aveva acquisito il 100% della piattaforma web di selezione di offerte assicurative 6Sicuro, di cui deteneva già il 21,21% del capitale e poi aveva rilevato per 9 milioni il restante 78,8% (si veda altro articolo di BeBeez), ma si tratta di un servizio alla clientela retail. Invece adesso “stiamo cominciando a studiare il modo con cui applicare la big data analysis al nostro business, soprattutto al livello di gruppo, anche se non abbiamo ancora progetti specifici in proposito” ha anticipato il ceo a BeBeez.