Dopo aver comprato all’inizio di ottobre lo Scatolificio Deles spa e la controllata Ondulati Menegazzi (si veda altro articolo di BeBeez), ReLife Group, gruppo leader nella gestione dell’intero processo di valorizzazione delle raccolte differenziate di rifiuti, controllato dal Fondo Infrastrutture Sostenibili di F2i sgr e partecipato da Xenon Private Equity e dal management, continua a crescere tramite nuove acquisizioni. La società, infatti, ha siglato un accordo vincolante per rilevare, tramite la controllata Relife Paper Packaging srl, SGI spa, scatolificio attivo da oltre sessant’anni con uno stabilimento a None (Torino) di oltre 15mila metri quadrati (si veda qui il comunicato stampa).
Gli advisors legali sono stati DLMS (De Lorenzi-Micciché-Scalera-Spada) Avvocati Associati per ReLife Group e lo Studio BA Legal per SGI spa.
Con queste ultime operazioni, cui bisogna aggiungere l’acquisizione della Fratelli Longo Industriale srl risalente all’inizio di settembre (si veda qui il comunicato stampa di allora), il gruppo italiano operativo nell’economia circolare raggiungerà i 500 milioni di euro di fatturato, di cui quasi la metà generato dalla divisione Paper Packaging, che dovrebbe produrre circa 314 milioni di metri quadrati di cartone nel 2024, diventando così il terzo player in Italia e il sesto a livello mondiale nel comparto degli imballaggi sostenibili ottenuti dalla raccolta e dalla trasformazione della carta e del cartone riciclati.
“Negli ultimi anni gli imballaggi di carta e cartone hanno registrato una crescita consistente, rendendo questo settore interessante nel nostro piano di crescita e di integrazione all’interno del sistema di economia circolare. Oltre alle due recenti acquisizioni, abbiamo già avviato un progetto che prevede l’ampliamento dell’impianto Paper Packaging di Vercelli e la dotazione di una seconda macchina ondulatrice per fornire fogli di cartone ondulato agli stabilimenti acquisiti, così da rinforzare ulteriormente la divisione Paper Packaging sempre in un’ottica integrata di gruppo. Infatti, buona parte della carta trasformata proviene dalla raccolta della divisione Recycling, poi lavorata in fogli e infine in scatole garantendo ai nostri clienti un percorso di circolarità certificato”, ha spiegato Marco Domenico Benfante, amministratore delegato di ReLife.
Ricordiamo che ReLife Group è stato costituito nell’ottobre 2018 dall’integrazione tra il gruppo Benfante, fondato dagli omonimi fratelli e operativo con un network di aziende di raccolta, trasporto, selezione di materiali recuperabili, e la Cartiera Bosco Marengo, produttore di cartoncino da carta recuperata (si veda altro articolo di BeBeez). Il progetto aveva coinvolto undici imprenditori, con il supporto di Xenon Private Equity, già azionista di minoranza del gruppo Benfante dal 2014 (si veda altro articolo di BeBeez). L’ingresso di F2i nel capitale di ReLife risale al 2021, quando il fondo ha acquisito il 70% del capitale di ReLife dai precedenti azionisti, ovvero la famiglia Benfante, la famiglia Ghigliotti, la famiglia Malaspina e Xenon Private Equity, che hanno mantenuto il restante 30% (Xenon il 10%), il tutto sulla base di una valutazione del gruppo superiore ai 500 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
ReLife Group, che ora conta circa mille persone che lavorano a tempo pieno, di cui 370 nel packaging di carta e cartone riciclati, ha ventidue siti produttivi in tutto il territorio nazionale, che offrono soluzioni industriali finalizzate al recupero della materia, riciclo e trasformazione dei rifiuti – in particolare, carta, cartone e plastica – in nuovi prodotti. Opera attraverso quattro divisioni, che mirano a raggiungere lo zero waste nel ciclo industriale: Recycling, Paper Mill, Paper Packaging e Plastic Packaging.
Ricordiamo che il gruppo Benfante ha cominciato la sua campagna di acquisizioni già un anno prima dell’integrazione in ReLife, ovvero nel 2017, quando ha rilevato il 100% del Gruppo Ecolfer, realtà attiva nel Triveneto da oltre sessant’anni principalmente nella raccolta e avvio al riciclo di rottami ferrosi, legno, carta e plastica, dalla famiglia Cecotto, che ha continuato a gestire Ecolfer e che ha reinvestito per una minoranza in Benfante (si veda altro articolo di BeBeez). Nel febbraio 2020 ReAl, joint venture tra Alia Servizi Ambientali spa e ReLife, ha invece annunciato l’acquisizione dell’intero capitale di Metalcarta srl, società attiva nel settore del riciclo di carta da macero e altri rifiuti riciclabili (si veda qui il comunicato stampa di allora). All’inizio del 2021 ReLife ha poi acquisito San Ginese Recuperi srl, titolare di un impianto di trattamento e riciclo dei rifiuti a Capannori (Lucca) (si veda qui il comunicato stampa dell’epoca). Sempre nel 2021 il gruppo ha acquisito il 100% di General Packaging, una delle principali realtà italiane nella produzione di fogli e scatole di cartone ondulato, realizzate per oltre l’80% da carta riciclata, e il gruppo Plastipoliver, specializzato nel recupero e nel trattamento di materiali plastici (si veda altro articolo di BeBeez).
Le due acquisizioni sono state finanziate con parte dei proventi dell’emissione di un bond da 265 milioni di euro, sottoscritto interamente dal fondo europeo di debito di Pemberton Asset Management (si veda altro articolo di BeBeez). La restante parte dei proventi del bond è stata poi messa a disposizione del gruppo ReLife per finanziare ulteriori acquisizioni nel mondo dell’economia circolare. E infatti l’anno scorso il gruppo si è ulteriormente ampliato con le acquisizioni di CBM-Centro Brianza Macero, azienda con base a Seregno (Monza e Brianza), ad aprile (si veda altro articolo di BeBeez) e della trevigiana Casagrande Dario srl a luglio (si veda altro articolo di BeBeez). Espandendosi ulteriormente quest’anno con le ultime quattro effettuate negli ultimi due mesi.