Sostenibilità ambientale e valorizzazione della cultura – nelle sue diverse forme e manifestazioni – come strumenti per la creazione di valore aggiunto imprenditoriale e per essere sempre di più attori di un nuovo modello di sviluppo equilibrato nel segno dell’inclusione.
E’ la sfida che ormai da tempo ha lanciato il Gruppo Eneron, presente nel mercato libero dell’energia elettrica con Onda Più in Sicilia ed Energit in Sardegna – nell’ambiente è stato ribattezzato come l’operatore delle Isole – che ha legato da ultimo il proprio nome a due importanti appuntamenti del panorama culturale e artistico. Entrambi hanno come punto di riferimento il territorio della provincia di Siracusa, base operativa di Onda Più. Il gruppo e la sua controllata “siciliana”, infatti, stanno sostenendo il Premio Letterario Nazionale Elio Vittorini, giunto alla XXI edizione, in svolgimento nel centro storico di Ortigia dall’8 al 10 settembre, e il Festival Internazionale del balletto (XXXI edizione) in programma a Noto dal primo al 18 settembre.
“La scelta di unire il nostro brand a quello di due dei più rinomati appuntamenti annuali del territorio va, naturalmente, ben oltre la semplice operazione di sponsorizzazione – ha commentato il ceo del Gruppo Eneron SpA ing. Luigi Martines (ritratto qui sotto)-. Si tratta, piuttosto, della esplicazione di una nostra visione del fare impresa, particolarmente attenta a mettere al centro valori condivisi. Un’ottica che ci guida anche nel percorso di progressivo allargamento del nostro core business dal segmento della commercializzazione dell’energia elettrica e delle utilities di servizio a quello della produzione di energia pulita esclusivamente da fonti rinnovabili.
Immersi come siamo in due meravigliose Isole che abbondano di sole, giocoforza la sfida del fotovoltaico è quella che stiamo giocando con straordinario impegno. Il momento, d’altra parte, è tale – ha proseguito Martines – che il caro energia e le difficoltà di approvvigionamento causati dalla guerra in Ucraina e dalle conseguenti tensioni su scala mondiale, rappresentano impegnativi banchi di prova sui quali si testano le capacità (e possibilità) degli operatori di stare sul mercato e delle famiglie di fare fronte a fatture periodiche sempre più “pesanti”.
Il Gruppo Eneron non è comunque all’anno zero. Concetti come autoconsumo responsabile e comunità energetiche, l’adozione di sistemi di monitoraggio permanente dei consumi – abbiamo un fiore all’occhiello che si chiama Effi100, un misuratore domestico capace di “leggere” quanta energia consuma ogni singolo punto luce presente in casa traducendolo poi in euro, grazie a una bolletta chiarissima – l’attenzione costante all’ambiente sono elementi incisi profondamente nel nostro stesso dna.
Ma adesso tutto questo, da solo, rischia di non bastare più, specie in un momento nel quale anche gli obiettivi della stessa Agenda 2030 sembrano essere messi in discussione da una paventata “riapertura” al carbone. Occorre spingersi ancora più avanti e rimboccarsi le maniche. Insomma, parafrasando il Bluto di John Belushi in “Animal House” quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare : adesso è il momento di compiere scelte improcrastinabili, di proseguire il cammino virtuoso seguendo la stella cometa della piena sostenibilità. Da qui – ha concluso il ceo del Gruppo Eneron ing. Luigi Martines – la scelta di imboccare anche la strada della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, per riuscire a garantire sempre di più e sempre meglio ai nostri utenti forniture “pulite” con costi – personali e collettivi – equilibrati ed economicamente sostenibili.