Christie’s ha inaugurato il 13 maggio la stagione di New York presso la sua sede al Rockefeller Center con una vivace vendita serale di impressionisti e arte moderna che ha raccolto 399 milioni di dollari (si veda qui il comunicato stampa), superando la stima con la quale l’evento era stato preparato di 287,5 milioni di dollari (quest’ultima cifra era stata rivista da un precedente livello di circa 293 milioni di dollari dopo che un dipinto di Matisse, stimato tra i 3 e i 5 milioni di dollari, è stato ritirato poco prima della vendita.)
Dei 63 lotti offerti ne sono stati aggiudicati 54 pari all’86 per cento. Sono stati stabiliti nuovi record d’asta per opere di Balthus e Pierre Bonnard. Il ritmo è stato scandito da numerosi pezzi importanti della collezione del deceduto magnate editore S.I. Newhouse. Cinque pezzi blue-chip della sua collezione hanno ottenuto 100,1 milioni di dollari, ovvero più di un quarto del totale del ricavato della serata. Prima che Christie’s aprisse le danze, è stato annunciato che nuove garanzie di terze parti erano in vigore su tre lotti della collezione Newhouse, tra cui una natura morta di Paul Cézanne e un paesaggio di Vincent van Gogh. Un certo numero di specialisti di Christie’s provenienti dall’Asia sono stati notevolmente attivi per tutta la serata, facendo offerte per conto di clienti al telefono.
L’attività è diventata addirittura febbrile per il lotto più costoso che è stasto aggiudicato a Rebecca Wei, presidente di Christie’s Asia, per un cliente telefonico. L’opera in questione era una natura morta incontaminata di Cézanne, Bouilloire et fruits (1888-90), che veniva presentata con una stima che la poneva nell’intorno dei 40 milioni di dollari. Il banditore d’asta Adrian Meyer ha aperto le offerte a 30 milioni di dollari, ottenendo circa una mezza dozzina di offerte da vari specialisti di Christie prima che venisse aggiudicato al cliente di Wei a 52 milioni di dollari. Forse in un segno di quanto il suo compratore fosse determinato a vincere il dipinto pregiato, la prima offerta di Wei è arrivata dopo che il prezzo si era già spinto fino a 48 milioni di dollari. Compreso il premio dell’acquirente, il prezzo finale è stato di 59,3 milioni milioni. Il Cézanne era stato oggetto di una famosa rapina nel 1978 perpetrata ai danni del collezionista Michael Bakwin nel Berkshire in Massachusetts. Il lavoro era stato poi recuperato nel 1999, e quello stesso anno, S.I. Newhouse lo ha acquistato per 29,5 milioni di dollari da Sotheby’s a Londra.
Altri lotti stellari che hanno illuminato la serata, sempre della collezione Newhouse, comprendono il paesaggio di Van Gogh, Arbres in the jardin de l’asile , dipinto a Saint Rémy nel 1889, che era stimato nell’intorno dei 25 milioni di dollari. Le offerte sono state aperte a 17 milioni e il lavoro è stato seguito da almeno cinque offerenti telefonici prima di essere aggiudicato a 33 milioni di dollari. Compreso il premio dell’acquirente, il prezzo finale è stato di 40 milioni di dollari.
Christie’s ha puntato correttamente poi sul fatto che l’attuale momento “caldo” di Amedeo Modigliani non fosse passato. Ecco che si è vista offrire in asta una rara scultura in pietra calcarea, Tête (circa 1911-12), valutata tra i 30 e i 40 milioni di dollari. (Il lavoro portava una garanzia di terze parti.) Era un altro lotto di successo, anche se con una gara di licitazione più breve di alcuni dei preziosi dipinti. Le offerte sono state aperte a circa 22 milioni di dollari e sono salite a 30 milioni prima che l’opera venisse attribuita a un cliente che aveva presentato un’offerta telefonica. Il prezzo finale con premio è stato di 34,3 milioni milioni di dollari.