Una tela della serie “I covoni” del pittore francese Claude Monet è stata acquistata per 110,7 milioni di dollari lo scorso 14 maggio in un’asta organizzata da Sotheby’s a New York. Si tratta del primo quadro impressionista che supera la soglia dei 100 milioni di dollari: una cifra record a livello mondiale per l’artista. I precedenti proprietari avevano acquistato il dipinto nel 1986 per 2,53 milioni di dollari. Gli altri 17 quadri della serie “I covoni” sono tutti custoditi presso i musei, tra cui il Metropolitan Museum of Art e l’Art Institute di Chicago.
I quadri impressionisti rientrano nel comparto Pre War del mercato della pittura, dove Sotheby’s è seconda solo a Christie’s, ma ha visto crescere il suo fatturato per il comparto Pre-War (+11,3% sul 2017) grazie agli ottimi risultati registrati a New York (+38,4%) e a Parigi (+12,1%), mentre risulta in calo la piazza londinese (-21,6%). Lo calcola l’ultimo studio di Deloitte Il mercato dell’arte e dei beni da collezione. Report 2019
Sempre Sotheby’s ha iniziato a battere le sue aste di Impressionist & Modern Art anche ad Hong Kong l’anno scorso, dove ha totalizzato oltre 223,2 milioni di dollari, confermando il crescente interesse dei collezionisti asiatici per i maestri dell’arte europea. Il 2018 è stata un’ottima annata per le aste di Impressionist & Modern Art di Sotheby’s, che hanno fatto registrare alcune delle aggiudicazioni più alte nella storia della casa d’aste. Tra queste rientra il top lot assoluto del 2018: Nu Couché (Sur le cote gauche) di Amedeo Modigliani, aggiudicata durante la Impressionist & Modern Art Evening Sale del 14 maggio 2018 a New York per 157,2 milioni di dollari (si veda altro articolo di BeBeez) e Femme au béret et à la robe quadrillée (Marie-Térèse Walter) di Pablo Picasso, aggiudicata per oltre 62,5 milioni di dollari nell’asta londinese del 28 febbraio 2018 (si veda altro articolo di BeBeez). Degne di nota sono anche alcune aggiudicazioni della evening sale del 12 novembre scorso a New York, dove la tela Le Principe du plaisir (1937) di René Magritte è passata di mano per 26,8 milioni di dollari e la Dammernda Stadte (Die Kleine Stadt II) di Egon Shiele del 1913 ha raggiunto i 25,6 milioni di dollari.
In generale, l’indice del comparto di pittura Pre War (di cui fanno parte anche i dipinti Impressionisti), calcolato sempre da Deloitte, nel 2018 è cresciuto del 33,5% rispetto al 2017, grazie a una maggiore presenza di opere di qualità e alla vendita di prestigiose collezioni private, in primis la collezione Rockefeller. Sulla scia della buona performance dell’indice, anche il fatturato complessivo del comparto ha fatto registrare una crescita del 29,1% sul 2017, passando da 2,9 a oltre 4,1 miliardi di dollari, a fronte di una riduzione da 82 a 77 del numero delle aste milionarie. Questo ha comportato un forte incremento del valore dell’aggiudicazione media, passato da 35,6 a 53,8 milioni di dollari, nonostante sia cresciuto il tasso di unsold dal 22,2% al 24,2%.