Continuerà fino al 4 giugno la rassegna di PICTA OLENS al Museo Santa Caterina di Treviso, affascinante complesso conventuale, nel cuore della città, che ospita opere che vanno dall’Età del bronzo al Rinascimento.
La mostra, testimone della vivacità culturale della città, nata con il patrocinio del Comune e dei Musei Civici di Treviso, è stata inaugurata domenica scorsa alla presenza delle istituzioni, dei curatori e di numeroso e qualificato pubblico.
L’evento ha avuto una vasta eco, sia per le diverse valenze espressive dei cicli pittorici presentati, quanto per il loro valore sociale (stiamo testando il grande valore terapeutico di queste forme artistiche nelle patologie degenerative del sistema neuronale ndr).
Opere che non si fermano alla semplice contemplazione formale, ma parlano, con il linguaggio dei sensi, all’intera sensibilità emotiva.
Qualità che sostituiscono alla mera resa cromatica, una vigorosa immersione multi-sensoriale e, ad una visione astratta e cupa, una corolla di coinvolgenti manifestazioni interattive.
Un rinnovamento artistico reso possibile dai grandi progressi scientifici, privo di valori malinconici e prevenzioni nostalgiche, legato, oltre alla psicologia delle forme e del colore, al cromatismo dei suoni, agli effluvi aromatici, alle espressioni tattili e gustative.
Particolarmente apprezzato è stato il risultato estetico che non si contrappone alla consapevolezza del passato, ma esprime, con un diverso approccio creativo, culturale ed espressivo, una nuova vitalità dell’animo umano.
a cura di Silvia Lorenzetto
Tra le opere esposte.
- LA MUSICA DELLA VITA: Ieri, Oggi, Domani.