di Stefania Peveraro
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Non è certo un buon momento questo per chi vuole andare a Piazza Affari. Il gruppo agro-alimentare Newlat ha annunciato nei giorni scorsi di aver chiuso il book ordini ai minimi della forchetta di prezzo (si veda altro articolo di BeBeez), mentre il gruppo produttore di yacht di lusso Ferretti, dopo aver accettato un mega-taglio della forchetta di prezzo, ha deciso di ritirare l’ipo (si veda altro articolo di BeBeez) e così ha fatto anche il big degli speaker RCF (si veda altro articolo di BeBeez). Il tutto mentre Apollo Global Mangement si permette di comprare il 48,67% del gruppo di giochi e scommesse Gamenet a 12,5 euro per azione, ben al di sotto delle quotazioni dei giorni precedenti l’annuncio, e prepara l’opa (si veda altro articolo di BeBeez).
D’altra parte il momento è dei peggiori a livello internazionale. Dopo la cancellazione della mega-ipo americana dell’unicorno WeWork, non si contano più i ritiri dei progetti di quotazione. Mentre nei primi nove mesi dell’anno a livello globale le ipo hanno raccolto 125,7 miliardi di dollari, in calo del 24% rispetto allo stesso periodo del 2018, secondo PwC, che calcola anche che a livello europeo le ipo hanno portato a casa soltanto 15,9 miliardi di dollari, in crollo del 40% rispetto ai nove mesi del 2018
Ebbene in questo quadro spicca per coraggio Intercos, con due tentativi di quotazione andati in fumo tra il 2014 e il 2016, ci riprova e sceglie le banche global coordinator (si veda altro articolo di BeBeez). Si spera che l’anno prossimo, quando i tempi saranno maturi per l’ipo del big della cosmetica per conto terzi, per le borse sia passato il momento nero.