Cheyne European Strategic Value Fund, gestito dal private equity britannico Cheyne Capital, ha investito 17 milioni di euro in General Smontaggi, tra i leader nazionali nel settore delle demolizioni e bonifiche (si veda qui il comunicato stampa). La società è stata assistita per gli aspetti di business planning, societari e fiscali da Pirola Pennuto Zei & Associati. Cheyne si è avvalso dell’assistenza dello studio RCCD per gli aspetti legali.
L’investimento ha visto sottoscrizione da parte del fondo di un senior secured bond e di strumenti partecipativi in equity sottoscrivibili in più tranche portanti particolari diritti, finalizzati a sostenere la strategia di crescita e il business plan prevista dal nuovo management di General Smontaggi.
Lo stesso fondo aveva già sottoscritto un bond senior secured di General Smontaggi nel novembre 2018, nell’ambito di un accordo di rinegoziazione del debito asserverato in base all’art. 67 della Legge Fallimentare, con il quale la società era andata a chiudere un precedente concordato preventivo in continuità che era stato aperto nel luglio 2014 e omologato dal Tribunale di Novara nel 2015.
Fondata nel 1984, la società ha iniziato la propria attività nell’ambito delle demolizioni e smontaggi industriali, con il tempo ha ampliato la propria l’offerta di servizi quali la bonifica di aree industriali da amianto e residui di processo, la decontaminazione di suolo, sottosuolo e di falda e la risoluzione di problematiche connesse allo smaltimento e riciclaggio dei rifiuti, ampliando i propri campi d’intervento nel settore dello studio, progettazione e realizzazione di scavi e di opere edili, decommissioning di impianti nucleari. Il recupero di aree industriali dismesse, la nascita di nuovi poli cittadini e la crescente attenzione all’ambiente vede General Smontaggi sempre più coinvolta nel settore del decommissioning e nelle attività di riconversione territoriale, riqualificazione ambientale, bonifica e smaltimento rifiuti. La società, con sede a San Pietro Mosezzo (Novara), ha chiuso il 2019 con con ricavi per 22,6 milioni di euro, un ebitda negativo di 1,6 milioni e una posizione finanziaria netta di 7,7 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente).
Fondata nel 2000 da Jonathan Lourie (ceo e cio) e Stuart Fiertz (presidente), Cheyne Capital ha sede a Londra ed è specializzata in corporate credit, real estate e asset-backed strategies, event driven, convertible bonds, equity long-short and equity macro, e fondi di fondi. Cheyne European Strategic Value Credit Fund è specializzato in debito in distress e ha chiuso la raccolta a quota un miliardo di euro nel giugno 2019.
Cheyne Capital nell’ottobre 2018 aveva inviato un’offerta per salvare Pasta Zara (si veda altro articolo di BeBeez). Quest’ultima ha ottenuto l’omologa del concordato preventivo in continuità, con Barilla che nel gennaio scorso ha acquisito ufficialmente lo stabilimento di Muggia per 118 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Nei giorni scorsi il fondo SVC di Cheyne Capital ha effettuato il closing dell’acquisizione di Irplast, società attiva nel settore del packaging, dopo che Irplast e la controllata Immobiliare Porta Volta (in liquidazione), hanno concluso la ristrutturazione del debito (si veda altro articolo di BeBeez). A Irplast era stata assegnata una valutazione di 100 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).