Si apre l’asta per gli attivi di Conbipel, la catena italiana di abbigliamento controllata dal fondo americano Oaktree Capital Management in amministrazione straordinaria dallo scorso 28 gennaio (si veda altro articolo di BeBeez).
In base al bando pubblicato sul sito internet dell’azienda, le offerte vincolanti d’acquisto dovranno arrivare entro il prossimo 21 gennaio 2022 (si veda qui l’avviso di gara). Nel programma di cessione sono stati individuati otto perimetri aziendali da rendere oggetto, anche in combinazione tra loro, delle offerte vincolanti da parte degli investitori interessati. Cinque dei perimetri aziendali in questione hanno per oggetto, tra le altre cose, i marchi e/o la partecipazione in Conbipel Communication & Development srl.
Si tratta dell’epilogo di una lunga vicenda. La società aveva infatti depositato il 18 marzo 2020 una domanda di concordato preventivo in bianco presso il Tribunale di Asti (si veda altro articolo di BeBeez). Il 2 novembre 2020 sempre il Tribunale di Asti aveva poi dichiarato inammissibile la domanda di ammissione alla procedura di concordato preventivo, perché la domanda non era stata accompagnata da nessun piano concordatario (si veda altro articolo di BeBeez) e il 26 novembre il Tribunale di Torino aveva dichiarato lo stato di insolvenza della società e nominato appunto commissario giudiziale di Conbipel, Luca Jautet (si veda qui l’estratto della sentenza). Il 29 dicembre 2020, infine, il Commissario aveva depositato al MISE la sua relazione, per motivata opinione, utile a determinare l’ammissione alla straordinaria e poi a fine gennaio scorso, come detto, il Tribunale di Torino ha ammesso la società alla procedura di amministrazione straordinaria.
L’azienda è nata nel 1958 a Cocconato d’Asti (Asti) come rivenditore di capi in pelle di qualità e poi si è allargata alla produzione tessile. Conta 1.200 dipendenti in tutta Italia. Conbipel, finita in crisi, è stata rilevata nel 2007 dal fondo specializzato in turnaround aziendali Oaktree (a sua volta controllato dal 2019 da Brookfield Asset Management, si veda altro articolo di BeBeez) tramite il veicolo Ocm Luxembourg Stilo Investment sarl. A vendere era stata la famiglia Massa. A fine giugno 2014 il Tribunale di Asti aveva omologato l’accordo di ristrutturazione dei debiti sulla base dell’art. 182-bis della Legge Fallimentare (si veda qui il Decreto di omologa). Terminato il percorso di ristrutturazione, il gruppo era uscito dal tunnel e Oaktree nell’ottobre 2015 l’aveva messa in vendita (si veda altro articolo di BeBeez), ma senza successo.
Conbipel ha poi però registrato successivamente un progressivo calo delle vendite e negli ultimi anni il numero degli addetti astigiani è stato praticamente dimezzato. Conbipel al marzo 2019 aveva ricavi per 198 milioni di euro, un ebitda negativo di 5,3 milioni e una posizione finanziaria netta di 18,2 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente).
Nel periodo di gestione commissariale 25 novembre 2020 – 30 settembre 2021 emerge una perdita gestionale di 27,78 milioni di euro, che non considera però la svalutazione, per 23,1 milioni, della partecipazione detenuta da Conbipel in Conbipel Communication & Development (si veda qui la Terza relazione trimestrale)
Ricordiamo che il Commissario giudiziale Luca Jeantet aveva allegato alla nota integrativa, depositata in Tribunale il 25 gennaio 2021 in vista dell’ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria, numerose manifestazioni di interesse per i complessi aziendali di Conbipel provenienti da industriali del settore e da investitori finanziari. Tra questi di diceva ci fosse anche Take Off, catena di boutique di moda a prezzi outlet, interessata a una trentina di punti vendita di Conbipel di medie dimensioni situati nel tessuto urbano.
Anche OVS, il retailer di abbigliamento quotato a Piazza Affari e partecipato da Tamburi Investments Partners (TIP), aveva in passato dichiarato interesse per Conbipel. A metà dicembre 2020, infatti, l’ad di OVS, Stefano Beraldo, ai microfoni di Radio 24 aveva detto: “Non abbiamo mai smentito il nostro interesse verso Conbipel”(si veda altro articolo di BeBeez). OVS, intanto, a inizio gennaio ha poi ottenuto dal Ministero per lo sviluppo economico il via libera all’operazione di acquisto del brand Stefanel e di alcuni asset selezionati (si veda altro articolo di BeBeez).