Rummo, storico pastificio fondato nel 1846 a Benevento dall’omonima famiglia, ha chiuso il 2020 con un fatturato in crescita del 20% (da 92,5 a 113 milioni di euro) e un ebitda pari all’11% del fatturato (si veda qui il comunicato stampa) con un debito netto di 47,5 milioni (qui l’analisi di Leanus dopo essersi registrati gratuitamente). Risultati che hanno permesso alla società di varare un piano di investimenti del valore di 15 milioni di euro. Il piano di investimenti e il relativo piano economico-finanziario a supporto, redatto con l’ausilio dello Studio Porcaro Commercialisti & Avvocati, ha ottenuto il placet all’unanimità delle 18 banche creditrici del gruppo, con in testa Intesa Sanpaolo, Unicredit, Mps e Bper, assistite da Giovanardi Studio Legale.
Nel dicembre 2018 Rummo aveva infatti sottoscritto l’accordo di ristrutturazione del debito con quelle stesse banche, al termine di una trattativa molto lunga (si veda altro articolo di BeBeez) e a un anno esatto dall’interruzione della procedura di concordato in continuità sancita dal Tribunale di Benevento, lo stesso Tribunale che aveva ammesso la società alla procedura nell’aprile 2017, su richiesta della stessa azienda, a seguito dei danni derivanti dall’alluvione dell’ottobre 2015 che comportò la distruzione dell’impianto di produzione (si veda altro articolo di BeBeez).
Il relativo piano industriale, redatto sempre dallo Studio Porcaro e asseverato dallo Studio Bonamini & Partners, prevedeva a regime il ritorno a un fatturato di circa 100 milioni di euro, con lo sviluppo di un cash flow in grado di consentire il rimborso integrale del debito bancario e degli interessi.
L’accordo prevedeva inoltre il supporto finanziario di MBFacta, la società di factoring del gruppo Mediobanca, che aveva deliberato la concessione di linee di factoring a Rummo. L’operazione di rilancio del pastificio si è basata sostanzialmente su un piano di sviluppo del brand “Lenta Lavorazione“, attraverso una serie di azioni commerciali e di marketing, nonché investimenti per la messa in sicurezza del pastificio e aumento della capacità produttiva.
A quanto pare, le previsioni di questo piano sono state largamente superate dai fatti, e il nuovo piano di investimenti di Rummo aveva bisogno di una nuova verifica da parte del ceto creditorio.
Questo nuovo piano prevede un incremento della capacità produttiva dalle attuali 61 mila tonnellate a 116 mila, con due linee di produzione nuove e il potenziamento di tutte le attrezzature a supporto. L’investimento sarà in chiave 4.0, per rendere più efficienti tutti i reparti (approvvigionamento, produzione e confezionamento) e sarà totalmente autofinanziato dall’azienda stessa.