Dopo l’omologa del concordato preventivo arrivata dal Tribunale di Torino lo scorso luglio (si veda altro articolo di BeBeez), Pillarstone Italy, tramite il fondo Responsible & Sustainable Corporate Turnaround (RSCT) ha acquisito il 70% di Scarpe & Scarpe, nota catena di negozi di calzature e borse con sede a Torino che oggi conta oltre 1.550 dipendenti e 137 negozi situati in 19 regioni d’Italia. Al pari del piano concordatario, anche l’accordo di investimento tra Pillarstone e la famigia Pettenuzzo, sinora al controllo della società, era stato approvato dal foro del capoluogo piemontese (si veda qui il comunicato stampa).
Ricordiamo infatti che la famiglia Pettenuzzo, tramite la controllante Sagi Holding, resta nell’azionariato della società con il 30% grazie all’investimento in una newco di cui il fondo di Pillarstone possiede appunto il 70%, con il nuovo CdA che sarà composto da sette membri e in cui siederanno anche i Pettenuzzo. L’ad è stato individuato in Marcello Pace, già ceo di Pittarosso, e con una lunga esperienza nel settore retail e fashion, mentre il presidente sarà Fabio Pampani, attuale manager del gruppo di profumerie e cosmetica Douglas.
Advisor dell’operazione sono stati lo Studio Legale Giliberti Triscornia e Associati per RSCT e Pedersoli Studio Legale e Ranalli e Associati per Scarpe & Scarpe.
Ora quindi Scarpe&Scarpe potrà concentrarsi sul progetto di sviluppo interrotto negli ultimi anni a causa della crisi finanziaria e dell’impatto della pandemia. Percorso che sarà focalizzato sui 137 punti vendita residui dopo la chiusura di 17 negozi negli ultimi 2 anni e che sarà orientato verso una razionalizzazione dell’offerta e del miglioramento dell’esperienza del cliente anche attraverso una diversificazione delle merceologie, con l’obiettivo di riportare i volumi di vendita e la marginalità ai livelli pre-pandemia, con un fatturato target di 260 milioni di euro.
Ricordiamo, che nello stesso giorno dell’omologa, il cda e gli azionisti della catena di negozi hanno approvato il bilancio 2021 che, con giudizio positivo da parte della società di revisione, si è chiuso con un giro d’affari di circa 220 milioni di euro, un ebitda negativo di 1 milione di euro e una cassa pari a 36 milioni di euro, superiore di circa 10 milioni alle attese del piano concordatario. Anche i dati del primo semestre 2022, nonostante l’emergenza sanitaria, e le conseguenze del conflitto russo-ucraino sono risultati migliori rispetto a quanto previsto dal piano, stando a quanto comunicato dalla società (si veda qui il comunicato stampa).
I progetti di crescita di S&S sono ambiziosi. Si legge infatti nella nota diffusa ieri: “In un mercato che ha sofferto terribilmente negli ultimi anni e che sta affrontando le sfide di uno scenario macroeconomico molto incerto, Scarpe & Scarpe si propone anche come centro di aggregazione di altre catene di distribuzione orientate alla stessa clientela, a partire da Pittarosso, che sta affrontando un percorso analogo a quello di Scarpe & Scarpe in concordato preventivo, nel quale il principale creditore è RSCT dopo aver rilevato i crediti di un pool di banche con l’obiettivo di diventarne azionista di controllo”.
Peraltro già nella Memoria di modifica del piano concordatario di Scarpe&Scarpe (disponibile per gli abbonati a BeBeez News premium e BeBeez Private Data), era stato specificato a pag. 54 che “RSCT ha segnalato la propria intenzione di supportare l’operazione di ristrutturazione del cd. ‘Gruppo Scarpe & Scarpe’ (vale a dire, della società e della sua controllante SAGI Holding), preannunciando la propria intenzione di implementare successivamente eventuali sinergie con la società Pittarosso spa”.
Ricordiamo che l’ingresso di Pillarstone nel capitale di Scarpe & Scarpe è stato reso possibile grazie a alla conversione in equity del debito di Scarpe&Scarpe rientrante in un portafoglio di UTP verso 15 aziende rilevati da 4 banche da RSCT, fondo da 600 milioni di euro lanciato da Pillarstone nel giugno del 2020 e gestito da Davy Global Fund Management (si veda altro articolo di BeBeez). E in quel portafoglio rientrano anche i debiti di PIttarosso.
il fondo RSCT è il principale creditore di Scarpe & Scarpe e della stessa Sagi (tanto in relazione all’indebitamento ‘diretto’ e proprio di tale società, quanto in relazione all’indebitamento ‘indiretto’ della stessa, avendo la medesima prestato garanzie/patronage per debiti di Scarpe & Scarpe per il complessivo importo di circa 57 milioni, di cui circa 30 milioni acquistati da RSCT).
Ricordiamo che il piano concordatario di Scarpe & Scarpe propone:
- il rimborso integrale dei creditori privilegiati;
- l’adempimento della proposta di transazione fiscale e contributiva ai sensi dell’art. 182 ter Legge Fallimentare;
- un rimborso fisso per i creditori chirografari pari al 16%, oltre a un possibile earn-out per un ulteriore 4%, basato sulla performance economico-finanziaria della società nell’ultimo anno di piano, e un 2% circa proveniente dalla vendita dei beni messi a disposizione dai precedenti amministratori.
Gaudenzio Bonaldo Gregori, ceo di Pillarstone, ha così commentato l’ingresso nel capitale di Scarpe&Scarpe: “Questa operazione conferma ancora una volta la coerenza della nostra strategia operativa, che quando ci sono aziende in temporaneo squilibrio finanziario e operativo ma che presentano un modello di business solido ci permette di supportarne il rilancio industriale con operazioni di ricapitalizzazione e messa a disposizione di supporto finanziario e gestionale, che hanno l’obiettivo di massimizzare l’interesse di tutti gli stakeholder”.