A pochi giorni dal lancio, ha già raggiunto il target massimo di raccolta di 1,1 milioni di euro la campagna di equity crowdfunding lanciata su Mamacrowd da Sikuro, la piattaforma per la sicurezza nei cantieri promossa da Safety Job srl.
La campagna, che aveva un obiettivo minimo di raccolta di 350 mila euro, valorizza la startup pre-money 9 milioni di euro e si inserisce nell’ambito di un aumento di capitale aperto a fine novembre da Safety sino a un massimo di 1,5 milioni di euro e con scadenza 31 maggio 2024.
Nel dettaglio, alla campagna di equity crowdfunding hanno aderito 64 investitori tra i quali il lead investor Fleap Holding, la holding blockchain- based costituita e partecipata al 100% da Fleap Spa, che ha partecipato con un investimento pari a 400mila euro; e il gruppo Azimut con 200 mila euro, che ha partecipato attraverso il fondo Azimut ELTIF – Venture Capital ALIcrowd III (si veda qui il comunicato stampa ).Ma non è tutto. Nella realtà Azimut ha partecipato anche nell’operazione compiuta da Fleap. Quest’ultima, infatti, ha raccolto a sua volta il capitale per l’acquisizione attraverso la creazione di strumenti finanziari partecipativi basati su scritture su DLT. Tali strumenti sono stati sottoscritti poi da Azimut attraverso il suo fondo Azimut Digital Equity Italy. In seguito alla sottoscrizione degli SFP, Fleap ha quindi investito nella campagna di crowdfunding lanciata da Safety Job, alla quale ha partecipato anche il fondo
Sikuro è una startup innovativa nata nel 2017 dall’esperienza decennale di Walter Licini, professionista affermato nella gestione della sicurezza nelle grandi e complesse opere edili italiane, con l’obiettivo di gestire e semplificare la complicata normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro attraverso la digitalizzazione. Si tratta di una piattaforma integrata in cloud, composta da software e applicazioni per la gestione di tutte le attività legate alla sicurezza nei cantieri e altri ambienti di lavoro con rischi elevati per la salute dei lavoratori.
Tra i clienti di Safety Job che utilizzano Sikuro ci sono 50 delle 200 principali imprese edili italiane, come CMB Spa, Impresa Percassi Spa, Gruppo Gavio (Itinera spa e Sinelec Spa), Cimolai Spa, Colombo Costruzioni Spa, e molte altre. Ogni anno il gruppo raddoppia il numero di clienti e il fatturato, nel 2023 l’azienda ha raggiunto un fatturato di circa 2 milioni di euro, registrando un aumento del 90% rispetto all’anno precedente Fin dalla sua nascita, Sikuroha mantenuto un ebitda sempre positivo, che nel 2022 era di 214 mila euro. Sempre nel 2022, i ricavi sono stati pari a 1,7 milioni di euro, l’ebitda a 66 mila euro e le liquidità netta pari a 183 mila euro (si veda qui il report di Leanus dopo essersi registrati gratuitamente).
Grazie ai fondi raccolti, Sikuro accelererà l’espansione, lanciando moduli aggiuntivi e integrando tecnologie innovative come l’intelligenza artificiale e la blockchain, per rendere la piattaforma sempre più semplice, utile e necessaria per la gestione della sicurezza. L’azienda investirà, in particolare, nei dipartimenti IT, commerciale e marketing, reclutando nuove figure chiave nel team, avviando una solida campagna digitale, ed entrando anche con decisione nel settore industriale.
Roberto Nembrini, general manager di Sikuro, ha commentato: “Il nostro modello di business “a cascata” consente una rapida diffusione del servizio perché sono i committenti stessi a richiedere l’uso della piattaforma alle imprese subappaltatrici per poter accedere ai cantieri e svolgere i lavori. Ad oggi, si sono collegate alla piattaforma circa 9.000 imprese e sono stati gestiti più di 4300 cantieri tra i quali oltre 400 grandi opere. Ogni giorno, circa 160mila lavoratori sono connessi e autorizzati. Tra i nostri clienti ci sono 50 delle 200 principali imprese edili italiane e ogni anno raddoppiamo il numero di clienti e il fatturato”.
La complessa operazione, che si inserisce nella sperimentazione regolamentare sandbox, è stata coordinata dallo Studio LX20 Law Firm il cui partner Alessandro Negri della Torre ha commentato: “L’operazione di investimento perfezionata da Fleap Holding spa insieme agli intermediari aderenti alla sperimentazione sandbox è di notevole interesse per il mercato italiano, in quanto rappresenta un traguardo concreto nel processo di digitalizzazione e di automazione dei processi societari e di investimento tramite le tecnologie a registro distribuito con diversi potenziali vantaggi per le parti coinvolte in termini di efficienza, velocità e una riduzione delle complessità tipiche di operazione analoghe”.
E Thomas Iacchetti, ceo di Fleap, ha aggiunto: “L’operazione Sikuro rappresenta un traguardo significativo per il mercato degli investimenti in Italia. La tecnologia e il modello di funzionamento di Fleap Holding possono essere utilizzati per agevolare i tradizionali processi di acquisizione di partecipazioni in società innovative, non solo nel settore del crowdfunding ma, più in generale, nel comparto del venture capital italiano. La creazione di club deal, la strutturazione di spv per esigenze specifiche e la successiva gestione di partecipazioni delle società target secondo criteri di efficienza e personalizzazione sono tutti casi applicativi che stiamo esplorando all’interno della sandbox regolamentare”.
Fleap Holding è una società di investimento le cui azioni sono gestite tramite blockchain, e che ha l’obiettivo di acquisire partecipazioni in aziende target tramite l’emissione di strumenti finanziari partecipativi (SFP) dedicati. E’ stata lanciata lo scorso novembre da Fleap spa (ex Sanbox srl), startup innovativa incubata presso il Polihub di Milano che supporta e realizza operazioni societarie su blockchain in Europa, partecipata da Banca Valsabbina (si veda altro articolo di BeBeez).
Il progetto Fleap Holding è stato sviluppato con la collaborazione degli intermediari aderenti di Banca Valsabbina, della controllata Integrae sim e del Gruppo Azimut, tramite Azimut Capital Management sgr. Quest’ultima ha istituito il fondo Digital Equity Italy che si avvale delle potenzialità della piattaforma di Fleap e potrà investire anche in strumenti digitali basati su scritture su blockchain. Inoltre, il gruppo Azimut, tramite Azimut Enterprises srl, ha contestualmente acquisito una partecipazione di minoranza in Fleap, affiancandosi così a Banca Valsabbina, che è oggi l’azionista di maggioranza relativa con oltre il 30% del capitale, dopo essere salita al 32% nell’agosto 2022 (si veda altro articolo di BeBeez), al fondatore Iacchetti (ceo con il 15,86%) e al cofondatore Paolo Bucciol (cmo, con l’11,16% attraverso Delonix srl). Tra i soci di minoranza, prima dell’operazione con Azimut, figurava anche Metrica Ventures srl.
Quanto alla partecipazione di Azimut all’operazione Sikur, Giorgio Medda, amministratore delegato di Azimut Holding, ha commentato: “L’investimento in Sikuro realizzato tramite il fondo Azimut Digital Equity Italy, che si affianca a quello effettuato con il fondo ALIcrowd III sempre all’interno della campagna di crowdfunding in corso sulla piattaforma di gruppo Mamacrowd, segna un ulteriore progresso nella strategia complessiva di Azimut nell’impiego della tecnologia blockchain e dei digital asset. La nostra adesione al progetto di Fleap nasce dalla forte convinzione che l’integrazione della blockchain nelle attività di gestione degli asset costituisca una delle innovazioni più rivoluzionarie nel settore”.
Infine, a proposito del fondo Azimut Eltif – Venture Capital AliCrowd III, ricordiamo che nei giorni scorsi ha partecipato anche alla campagna di equity crowdfunding, sempre sui Mamacrowd, di To Be, fondata da Francesco Paolo Russo e specializzata nello sviluppo di soluzioni LiFi per la trasmissione di dati e informazioni tramite la luce led, che ha da poco raccolto un milione di euro (si veda altro articolo di BeBeez).