La startup romana Renewcast srl, che ha sviluppato un’applicazione in grado di fare previsioni e breve e medio/lungo termine (cioè da un’ora a 15 giorni) sull’andamento e intensità del vento in prossimità delle singole turbine eoliche, ha appena chiuso un round seed di venture capital da 850 mila euro (si veda qui il comunicato stampa).
Nell’operazione Renewcast è stata assistita da Avvocati.Net con Orrick, Herrington & Sutcliffe Europa in rappresentanza di Helen Ventures.
L’aumento di capitale ha visto Helen Ventures, cioè il corporate venture capital dell’omonima utility finlandese, nel ruolo di lead investor con circa 400 mila euro, affiancato da Tech4Planet, veicolo di CDP Venture Capital finanziato dal Fondo Technology Transfer e dedicato al trasferimento tecnologico nell’ambito della sotenibilità ambientale, che ha sottoscritto circa 200 mila euro, con il resto dell’importo sottoscritto da due operatori estoni, cioè Mindtitan, uno sviluppatore di soluzioni basate su AI e Machine Learning, che ha sottoscritto una sorta di work for equity agreement; e l’acceleratore Beamline Fund, che ha convertito in capitale alcuni strumenti di quasi equity sottoscritti negli anni scorsi per un equivalente di 60 mila euro circa.In precedenza l’azienda è stata premiata con premi come Bando Pre-Seed e Boost Your Ideas da Lazio Innova, la società della Regione Lazio preposta allo sviluppo delle startup tecnologiche.
Nata nel 2020 per iniziativa di Fabio Nicolò, che vanta oltre 28 anni di esperienza nella consulenza gestionale in campo energetico in Italia, Europa e Stati Uniti, Renewcast ha sviluppato una piattaforma proprietaria SaaS AI/Deep Learning, che prevedendo con un’accuratezza che, secondo quanto dichiarato dall’azienda, si è rivelata molto maggiore rispetto agli analoghi servizi già disponibili sul mercato, consente ai produttori di energia eolica di ridurre notevolmente i cosiddetti “costi di bilanciamento”.
Renewcast ha già dimostrato la propria tecnologia con oltre 500 MW di turbine eoliche installate in Italia e in Europa. Clienti come Utilitas Wind in Lettonia sono già passati dal progetto pilota al servizio commerciale, riconoscendo la superiore affidabilità delle previsioni di Renewcast.
Le risorse raccolte andranno a potenziare la tecnologia della piattaforma di Renewcast, ma anche a intraprendere un piano di espansione che abbraccerà tutto il mondo. “E’ un mercato animato da grandi player che si muovono a livello globale, e sono quelli il nostro target market”. Ma si tratta solo dell’inizio. Già a fine anno o al più tardi all’inizio del 2025 Renewcast lancerà un round di pre-serie A, di circa 3 milioni di euro, per il definitivo decollo sulla scena globale.
Ha spiegato lo stesso Nicolò: “I gestori delle reti elettriche, come Terna in Italia, per bilanciare le quantità di energia gestite si basano sui profili di dispacciamento sottomessi dai vari operatori a partire dal giorno prima e fino a qualche ora prima. Se il volume prodotto da un certo operatore si rivela diverso dal profilo pianificato, il gestore deve bilanciare la rete attraverso i meccanismi del mercato di dispacciamento. Questo crea un costo di sbilanciamento che può arrivare anche diversi milioni di euro all’anno per un gigawatt di potenza installata eolica. Una previsione più affidabile della produzione di energia elettrica diminuisce notevolmente tali costi”.
Questo è un problema globale con un costo stimabile di oltre 10 miliardi di euro nel mondo, che alla fine dell’attuale decennio sarà di cinque volte più grande. E ha aggiunto Nicolò: “Contiamo di posizionarci su un ricavo di circa 300 mila euro per gigawatt installato all’anno, con un costo per i nostri clienti di circa 30 centesimi al MWh, rispetto ad un beneficio incrementale di almeno 3-4 euro al Mwh. Abbiamo in programma nel 2024, primo anno di vera operatività di Renewcast, di arrivare a servire tra 4 e 6 Gigawatt, per un fatturato di circa 1 milione di euro. Ma possiamo crescere fino a pesare per circa il 10% del mercato globale”. Traguardo che, se raggiunto, collocherebbe Renewcast in una classi di fatturato sopra i 100 milioni di euro.
Ha confermato Mikael Myllymäki, vice presidente Corporate Venture Capital di Helen e investor manager di Helen Ventures: “La previsione del vento rappresenta un’opportunità di mercato enorme, soprattutto nel contesto della fluttuazione dei prezzi dell’energia e delle necessità di gestione del dispacciamento dell’energia. Siamo convinti delle prestazioni previsionali di Renewcast, confermate dai nostri esperti, e della esperienza manageriale del management, che ha saputo assicurare una prima traction di mercato di estremo interesse”.
E ha concluso Claudia Pingue, responsabile del Fondo Technology Transfer di CDP Venture Capital sgr: “L’affidabilità delle previsioni del vento è cruciale per la transizione sostenibile verso le energie rinnovabili. Il potenziale del mercato globale, combinato con la significativa esperienza e la profonda conoscenza del mercato del team di Renewcast, hanno reso questo investimento interessante, rafforzato dalla convinta validazione da parte di alcune delle principali utilities italiane”.
Quanto a Tech4Planet, negli ultimi mesi è stata molto attiva. Ricordiamo infatti che alla fine dello scorso novembre il veicolo di CDP dedicato al greentech ha guidato il round da 1,5 milioni di euro di RISE Technology srl, azienda produttrice di macchine e linee di produzione per celle e moduli fotovoltaici, assieme a Progress Tech Transfer, il fondo di investimento lanciato da MITO Technology e dedicato alla valorizzazione delle tecnologie nel campo della sostenibilità (si veda altro articolo di BeBeez), e pochi giorni prima aveva guidato il round da 1,75 milioni di CarpeCarbon, startup pioniera nella cattura e nello stoccaggio della CO2 atmosferica tramite Direct Air Capture (DAC), affiancata da 360 Capital, insieme al Club degli Investitori e al fondo di co-investimento PiemonteNext, istituito e gestito da CDP Venture Capital sgr e da Finpiemonte spa (si veda altro articolo di BeBeez). Ricordiamo infine che il Fondo Technology Transfer di CDP Venture Capital sgr, lo scorso luglio ha lanciato anche il polo per l’agri-food tech, come anticipato dalla stessa Pingue a BeBeez Magazine n.10 dell’8 luglio 2023.