di Paola Stringa
Azimut ha acquisito il 20% della maltese Diaman Partners Ltd, asset manager focalizzato su strategie quantitative e cripto asset, che opera sotto la supervisione della Malta Financial Service Authority (MFSA). La mossa indica la volontà del gruppo guidato da Pietro Giuliani di accelerare sulla finanza digitale decentralizzata (si veda qui il comunicato stampa).
L’ingresso nel capitale di Diaman infatti suggella la decisione di Azimut Investments, (società lussemburghese del Gruppo) di nominare la stessa società maltese gestore delegato del nuovo fondo AZ RAIF II Digital Assets, veicolo di diritto lussemburghese il cui principale obiettivo è offrire un’esposizione indiretta al mercato delle criptovalute investendo in un basket diversificato di Exchange Traded Products attraverso una gestione attiva basata su un controllo del rischio quantitativo. Aperto anche a investitori retail, il fondo permetterà di partecipare all’intero spettro di opportunità offerte dai digital asset senza dover gestire le complessità tecniche e finanziarie associate a un nuovo strumento di investimento.
AZ Raif II segue di pochi mesi AZ RAIF, nato nel novembre 2021 ma il cui lancio era stato preannuciato dal gennaio dello scorso anno (si veda altro articolo BeBeez). Il veicolo, anch’esso di diritto lussemburghese, è focalizzato su una strategia di venture capital nel comparto blockchain nel Sud–Est Asiatico e in Europa, in co–gestione con SBI, gestore giapponese tra i principali investitori al mondo nel settore e Sygnum Bank, prima banca svizzera operante totalmente sulla blockchain con la supervisione del regolatore svizzero FINMA. Il percorso nel mondo della criptofinanza è poi proseguito nel marzo del 2021 con il lancio di Azimut Token, il primo Security Token nell mondo dell’asset management (si veda altro articolo d BeBeez).
La partnership appena annunciata con Diaman è un ulteriore passo a sostegno dello sviluppo di progetti innovativi nel mondo dei cripto asset e in generale della finanza decentralizzata che il Gruppo, con il suo Global Team di gestione, ha iniziato ad esplorare da alcuni anni. Una delle ultime operazioni in questo senso è stato, lo scorso giugno, il round da 16 milioni di Young Platform, di cui Azimut è stato lead investor (si veda articolo di BeBeez).
Il perché di tanto interesse da parte di Azimut è nelle cifre del mercato delle criptovalute, che nel 2021 ha quasi triplicato la capitalizzazione, dai 772 miliardi di dollari di fine 2020 ai 2.190 miliardi a fine anno, e sta entrando in una nuova fase di sviluppo caratterizzata dall’ interesse crescente degli investitori retail e anche istituzionali. In Europa tra i più entusiasti ci sono proprio i giovani italiani, tanto che il 14% di chi ha un’età compresa tra 18 e 34 anni afferma di aver comprato o venduto criptovalute. A livello globale più di un terzo dei millennials ritiene che le criptovalute sostituiranno presto contanti e carte di credito.
Non a caso nel gennaio del 2020 la stessa Diaman Partners ha lanciato un fondo alternativo di diritto maltese specializzato in cripto asset a gestione quantitativa permettendo agli investitori istituzionali di prendere esposizione a questo settore emergente. La società fa capo al gruppo Diaman, fondato nel 2002 da Daniele Bernardi, e da sempre focalizzato sullo sviluppo di modelli matematico-statistici per la gestione dei portafogli. Diaman Partners è nata propio in seguto all’avvento delle criptovalute e delle attività digitali.
Giorgio Medda, amministratore delegato e responsabile globale delle areee Asset Management & Fintech del gruppo Azimut, ha dichiarato: “I cripto asset unitamente alla tecnologia blockchain influenzeranno sempre più l’industria dell’asset management e in questa visione, che supera le dinamiche di mercato di breve termine, siamo convinti che Diaman, grazie a una forte vocazione fintech e alle competenze maturate sulle attività digitali, abbia le potenzialità per ritagliarsi una posizione di leadership in Italia e in Europa negli investimenti in cripto. La partnership pone le basi per sviluppare insieme nuovi strumenti con cui consentire ai clienti del nostro Gruppo di accedere alle opportunità offerte da questi asset”.
Ha aggiunto Bernardi: “Azimut da anni si distingue in Italia e nel mondo per iniziative imprenditoriali di successo che apportano benefici sia ai clienti che all’economia reale. Offrire ai clienti il nostro approccio definibile di “performance con prudenza” nel mondo dei digital asset riflette la consapevolezza che questa asset class si affermerà nei prossimi anni sempre più e tutti la inseriranno nei propri portafogli di investimento”.
Con 83,4 miliardi di euro in gestione alla fine dello scorso maggio, Azimut è uno dei principali gestori di risparmio indipendenti in Europa. Operante dal 1989, la capogruppo Azimut Holding S.p.A. è quotata alla Borsa di Milano dal 2004. Il Gruppo comprende diverse società attive nella promozione, nella gestione e nella distribuzione di prodotti finanziari e assicurativi, aventi sede principalmente in Italia, Australia, Brasile, Cile, Cina (Hong Kong e Shanghai), Egitto, Emirati Arabi, Irlanda, Lussemburgo, Messico, Monaco, Portogallo, Singapore, Svizzera, Taiwan, Turchia e USA.