Vitali spa, gruppo attivo nel settore delle infrastrutture e delle costruzioni, ha incassato da Intesa Sanpaolo un prestito da 5 milioni di euro con Garanzia Green di SACE finalizzato a finanziare i piani di sviluppo che prevedono, all’interno del nuovo sito produttivo di Calusco d’Adda (Bg) dove è stata attivata una cava dalla superficie di 400.000 mq, la realizzazione di un impianto di ultima generazione per la frantumazione di materiali inerti (si veda qui il comunicato stampa).
Il nuovo sito sarà dotato di una tecnologia in grado non solo di proteggere l’ambiente dagli effetti nocivi degli scarichi di acque reflue, ma anche di trasformare queste ultime, rendendole riutilizzabili nel ciclo idrico, azzerando l’impatto ambientale, oltre a ridurre a livelli minimi le emissioni acustiche e le polveri.
Grazie all’installazione di impianti con queste caratteristiche, l’azienda Vitali potrà quindi mettere in campo tutte le azioni che possano mitigare il più possibile il proprio impatto sull’ambiente circostante con beneficio della propria sostenibilità e delle comunità locali. Vitali inoltre si attiverà per il recupero ambientale di parte dell’area di Cava, che versava in stato di abbandono e degrado, per dare nuovo valore naturalistico al sito, apportare benefici alla biodiversità e agli ecosistemi offrendo nuovi spazi fruibili anche alla collettività.
Sull’operazione Massimo Vitali, presidente di Vitali Spa, ha dichiarato: “La sostenibilità per il gruppo Vitali è fondamentale, è un principio integrato nell’intera gestione aziendale e rappresenta il principale driver di crescita del prossimo decennio. Vogliamo dimostrare come sia possibile, oltre che necessario, introdurre nel nostro settore comportamenti ecosostenibili”.
Gianluigi Venturini, direttore regionale Lombardia Nord Intesa Sanpaolo, ha aggiunto: “Abbiamo erogato in Lombardia oltre 1 miliardo di euro per progetti di economia circolare e in S-Loan in favore di PMI che, come Vitali Spa, sempre più si orientano verso obiettivi ESG”.
Nata alla fine degli anni Ottanta, in seguito al progetto della famiglia Vitali di creare un’organizzazione specializzata nel settore dell’edilizia, la Vitali spa oggi gestisce numerosi cantieri in Italia e in Europa occupando una posizione leader nel settore delle infrastrutture e in quello dell’edilizia. Con sede a Peschiera Borromeo (MI), l’azienda deve il suo successo imprenditoriale alla sua radicata struttura interna che si è consolidata nel corso degli anni, potendo contare adesso su 350 uomini e 400 mezzi dislocati su tutto il Paese. L’ampia gamma del parco macchine è costituita dalle attrezzature più innovative attualmente disponibili sul mercato. Il servizio migliore in termini di tempo e qualità d’esecuzione viene garantito dalle più elevate tecnologie d’avanguardia al servizio della massima sicurezza. Il gruppo ha chiuso il 2020 con un fatturato di 68,7 milioni, un ebitda di 6,2 milioni e un debito netto di 16,7 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente).
L’intervento complessivo di Intesa Sanpaolo rientra nel piano più ampio della banca di sostegno agli investimenti delle aziende nella transizione ambientale e negli obiettivi legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Quest’ultima operazione fa parte della provvista da 1 miliardo di euro concessale da Cassa Depositi e Prestiti per agevolare il credito alle PMI e alle Mid Cap italiane. Entro il 2026, Intesa ha in programma erogazioni a medio lungo termine per oltre 410 miliardi di euro, di cui 120 destinati alle PMI, con i quali contribuire attivamente alla ripresa economica del Paese in stretta correlazione con gli obiettivi del PNRR approvato dalla Commissione Europea.
Il prestito per Vitali costituisce per Intesa l’ennesimo finanziamento green erogato in pochi mesi. Pochi giorni fa la banca aveva concesso un prestito da 10 milioni di euro alla multinazionale italiana Alfaparf Group, specializzata nella cosmetica professionale per capelli, del viso e del corpo, finalizzato a sostenere il suo piano di sviluppo sostenibile (si veda altro articolo di BeBeez). In precedenza, Intesa ne aveva erogato uno da 2,4 milioni di euro con garanzia green di SACE sull’80% per Cartiere Modesto Cardella spa, azienda lucchese a conduzione familiare specializzata nella produzione di carta per ondulati. I fondi serviranno a supportare la realizzazione di un impianto del valore complessivo di 6 milioni per la produzione di bio-metano dalle acque reflue industriali (si veda altro articolo di BeBeez). A fine maggio, aveva erogato 4 milioni di euro a favore di GAP spa, azienda bergamasca con importante sede operativa a Brescia e specializzata nella movimentazione di materiali e scarti di lavorazione nelle aziende siderurgiche nazionali ed estere, per agevolare la sostituzione di caricatori industriali dell’azienda con macchinari dotati di nuovi propulsori a emissioni zero nella direzione di una progressiva elettrificazione dell’intero parco macchinari (si veda altro articolo di BeBeez). Sempre in ambito siderurgico, non molto tempo prima, Intesa aveva concesso un miliardo di euro al Gruppo Marcegaglia in consorzio con un nutrito gruppo di banche italiane ed estere (si veda altro articolo di BeBeez). Tuttavia, il jumbo loan è finalizzato soprattutto al rifinanziamento di debito esistente e ad acquisizioni. Came Group, azienda trevigiana specializzata per nell’automazione per la sicurezza e il controllo degli ambienti, ha invece ottenuto un finanziamento da 15 milioni di euro a 5 anni finalizzato al raggiungimento di specifici target legati alla sostenibilità con focus particolare sulla sensibile riduzione dei consumi energetici e delle emissioni inquinanti (si veda altro articolo BeBeez). A fine aprile, la banca piemontese aveva erogato un prestito di 10 milioni di euro con garanzia SACE a favore di Comat Servizi Energetici, società torinese partecipata dal Fondo Italiano per l’Efficienza Energetica Sgr e da Comat Spa. Il finanziamento è finalizzato a portare avanti i progetti di riqualificazione energetica degli edifici gestiti con l’installazione di cappotti termici e pompe di calore. Più nello specifico, il Sustainability Loan di intesa Sanpaolo prevede uno sconto sul tasso praticato via via che l’azienda realizza una serie di obiettivi ESG (si veda altro articolo BeBeez). Sempre ad aprile, Intesa ha destinato un altro prestito ESG alla compagnia di autonoleggio Sicily by Car, questa volta da 15 milioni di euro, sempre con garanzia green di SACE (si veda altro articolo BeBeez). In precedenza, a metà marzo, la banca aveva concesso insieme ad altri istituti di credito un prestito da 46 milioni di euro a UBS Asset Management per il rifinanziamento di un portafoglio di impianti italiani impegnati nella la generazione di energia pulita. Il portafoglio rientra nel comparto Infrastructure Equity Strategy di UBS AM (si veda altro articolo BeBeez). Il rifinanziamento ha inoltre consentito di ottenere fondi per rifinanziare un portafoglio misto composto da 13 impianti fotovoltaici, per un totale di 14MW, e 4 impianti di biogas da 4MW. A gennaio, il primo gruppo bancario italiano aveva sostenuto invece Lucart, società a capo dell’omonimo gruppo lucchese che detiene i marchi di carta igienica Tenderly e di carta per la casa Tutto, con un finanziamento da 10 milioni di euro assistito da Garanzia Green di SACE a sostegno del piano di crescita e di sviluppo del gruppo in ottica ESG e di economia circolare (si veda altro articolo BeBeez).