Banca Valsabbina, già azionista dal 2021 di Prestiamoci spa con una partecipazione del 9,9%, incrementerà la sua quota nella piattaforma fintech di lending a clientela privata fino a rilevarne l’intero capitale. Nell’operazione, soggetta e condizionata all’approvazione delle Autorità competenti, la banca è stata assistita dallo Studio BTLaws per gli aspetti legali e fiscali (si veda qui il comunicato stampa).
Banca Valsabbina aveva acquisito il suo 9,9% della startup sottoscrivendo un aumento di capitale che, secondo quanto risulta a BeBeez, ammontava a circa 2 milioni di euro, a cui avevano partecipato anche gli altri azionisti preesistenti, tra cui, oltre ai fondatori guidati da Daniele Loro, vi erano anche Banca Sella, Club Italia Investimenti 2, Innogest, Digital Magics e alcuni business angel di alto profilo come Stefano Miccinelli, Luca Gacometti e Roberto Condulmari (si veda altro articolo di BeBeez).
Quell’operazione seguiva l’intervento nel ruolo di lead investor da parte dell’istituto bresciano nelle due prime operazioni di cartolarizzazione effettuate da Prestiamoci. La prima, del novembre 2018, da 25 milioni (si veda altro articolo di BeBeez) in cui Banca Vasabbina aveva investito 6 milioni di euro, e la più recente, del novembre 2030, da 60 milioni (si veda altro articolo di BeBeez).
In precedenza, Prestiamoci aveva raccolto dagli investitori un totale di 6,6 milioni di euro in due round mai annunciati pubblicamente, di cui si trova traccia nei documenti di Digital Magics, l’incubatore quotato all’Aim Italia, che ne è socio dal 2013. La startup aveva incassato un round seed da 550 mila euro nell’ottobre 2013 (scarica qui il comunicato stampa di allora) e nel settembre 2014 l’incubatore aveva sottoscritto un nuovo round da 450 mila euro (si veda altro articolo di BeBeez). Successivamente, a dicembre 2015, Prestiamoci aveva annunciato un round di investimento da 2 milioni di euro che era stato sottoscritto da Innogest sgr (lead investor), Banca Sella Holding, Club Italia Investimenti 2 e altri investitori italiani e internazionali. Digital Magics nell’operazione aveva inoltre coinvolto l’ampio network di investitori privati e istituzionali, che supportano le partecipate del suo portafoglio (si veda altro articolo di BeBeez).
Nel 2017 la società, valutata allora 4,5 milioni di euro pre-money, aveva raccolto altri 1,6 milioni di euro dagli azionisti già presenti più Pitagora/CR Asti (si veda qui il Portfolio Highlights settembre 2017 di Digital Magics), mentre nel corso del 2019 Prestiamoci ha incassato un ulteriore round da 2 milioni di euro sottoscritto sempre dagli azionisti esistenti (si veda qui il Portfolio Highlights settembre 2020 di Digital Magics).
Attiva da oltre 10 anni in Italia, Prestiamoci, società finanziaria autorizzata e vigilata da Banca d’Italia ex art. 106 TUB, gestisce attraverso l’omonima piattaforma proprietaria un marketplace di finanziamenti personali fra privati, promuovendo il prestito tra persone all’interno di un unico luogo virtuale dove si incontrano soggetti che presentano progetti da finanziare (richiedenti) e soggetti che intendono investire parte delle proprie disponibilità in iniziative di loro interesse (prestatori).
Con tassi di crescita a tre cifre, la società ha oggi circa più di 8 mila clienti, con oltre 80 milioni di prestiti erogati ed è la prima piattaforma italiana nel comparto consumer, circa la decima in Europa continentale. A gennaio 2021 la società ha anche ottenuto dall’Istituto Tedesco Qualità e Finanza il sigillo di qualità come migliore offerta in Italia per i prestiti del social lending, conseguendo il bollino di “TOP Condizioni” nel social lending, con valutazione ottima per tre anni di seguito (si veda altro articolo di CrowdfundingBuzz).
L’ultimo round è funzionale al rafforzamento e alla crescita dell’azienda, soprattutto in ambito tecnologico. “Ma buona parte dei fondi raccolti verrà impiegata anche sul marketing” ha dichiarato a BeBeez il ceo Loro, che ha aggiunto: “Prestiamoci sta estendendo il proprio posizionamento da prima piattaforma italiana nei prestiti P2P a privati a quello di leader nella gestione degli investimenti nel lending digitale. Siamo molto soddisfatti di vedere i soci di riferimento di Prestiamoci affiancati nell’aumento di capitale da Banca Valsabbina, un socio dinamico e aperto all’innovazione con il quale sviluppare sinergie industriali, nonchè cogliere opportunità derivanti da nuovi business”.
Daniele Loro, ceo di Prestiamoci spa, ha commentato: “Il rafforzamento dell’accordo con Banca Valsabbina permetterà alla società di proseguire nel percorso avviato ed indirizzarlo nell’ambito di un progetto articolato e strutturato, che ha l’obiettivo di valorizzare ulteriormente la piattaforma tenendo conto degli investimenti effettuati negli ultimi anni. Da tempo collaboriamo con l’Istituto bresciano, che si è dimostrato un partner ideale per supportare l’azienda in questa fase di mercato”.
Hermes Bianchetti, vicedirettore generale vicario di Banca Valsabbina, ha aggiunto: “Prestiamoci è tra i leader italiani nel finanziamento fintech e digitale a privati. L’incremento dell’investimento rientra nelle nostre strategie di sviluppo, diversificazione ed innovazione. Abbiamo iniziato a collaborare con questa realtà alcuni anni fa, sostenendo l’iniziativa con funding finalizzato ad agevolarne la crescita e lo sviluppo del business. L’acquisizione della totalità della fintech è necessaria per consentirci di valorizzare ulteriormente Prestiamoci e l’istituto di pagamento controllato Pitupay, nell’ambito di un percorso industriale di sviluppo sempre più sinergico e trasversale”.
In virtù di questa acquisizione, la banca bresciana implementerà infatti ulteriormente la propria offerta con soluzioni complementari ed innovative, destinate alla clientela retail e ai professionisti, proprio tramite la piattaforma fintech.
Quanto a Banca Valsabbina, continua la sua campagna di m&a nel settore fintech. L’ultima acquisizione precedente risale allo scorso gennaio e riguardava il 10% del capitale della startup fintech NYP Techfin srl, piattaforma tecnologica con focus sui crediti commerciali verso la pubblica amministrazione, che fa parte del Gruppo Collextion, leader nel subservicing per la gestione di portafogli relativi a crediti nei confronti della PA (si veda altro articolo di BeBeez).
Nel marzo 2022 ha acquistato il 9% della piattaforma di equity e lending crowdfunding Opstart (si veda altro articolo di BeBeez). Prima ancora, a febbraio 2022, insieme alla fintech italiana Credit Service, la banca aveva lanciato Invoice Be-Tech, un programma che aveva l’obiettivo di investire fino a 50 milioni di euro rotativi in fatture emesse dalle pmi del territorio (si veda altro articolo di BeBeez). L’operazione faceva seguito all’ingresso di Banca Valsabbina nel capitale di Credit Service spa, proprietaria della piattaforma di invoice trading MyCreditService.com avvenuto nel giugno 2021 con la sottoscrizione di un aumento di capitale riservato alla banca bresciana e a Siav spa, tech padovana leader nel software per la gestione elettronica dei documenti e dei processi digitali, a seguito del quale avevano rilevato rispettivamente il 17,5 e il 13,1% (si veda altro articolo di BeBeez). Infine, ricordiamo che a settembre 2018 la banca aveva partecipato al round da 18 milioni di euro di Satispay (si veda altro articolo di BeBeez).