Banca Valsabbina si è impegnata ad acquisire il 17,5% della fintech veneta Credit Service spa, proprietaria della piattaforma di invoice trading MyCreditService.com (si veda qui il comunicato stampa).
L’acquisizione inoltre coinvolge anche Siav spa, società tecnologica padovana, leader nel software per la gestione elettronica dei documenti e dei processi digitali, che acquisirà anch’essa alcune quote di minoranza e completerà l’aumento di capitale di Credit Service, raggiungendo il 13,1%.
L’operazione prevede di ritirare quote di minoranza da altri azionisti, per poi sottoscrivere per contanti un aumento di capitale finalizzato all’irrobustimento patrimoniale della società e allo sviluppo strategico della stessa.
L’operazione prevede inoltre un piano di uscita pari a 2 volte l’importo investito per gli investitori che nel giugno 2019 avevano sostenuto la società attraverso una campagna di equity crowdfunding sulla piattaforma Fundera, riferisce CrowdfundingBuzz. Le quote degli investitori crowd saranno infatti acquisiste dalla società stessa, nel frattempo diventata spa, che le utilizzerà per i propri piani di stock-option. Alla campagna, che aveva raccolto 226,8 mila euro a fronte di un valore pre money di 2,6 milioni, avevano partecipato, tra i 30 investitori, anche gli incubatori certificati Digital Magics e Trentino Sviluppo (si veda altro articolo di BeBeez). A valle della campagna è stato collocato il 6,65% del capitale con una valutazione post-money di circa 3,04 milioni di euro. Il lancio della campagna era stato annunciato nell’ottobre 2017, in occasione del workshop annuale organizzato da Frigiolini & Partners ma poi era stata lanciata non prima del maggio 2019 (si veda altro articolo di BeBeez).
Credit Service spa, è una fintech con sede a Venezia Mestre specializzata in servizi di invoice management. Fondata nel 2014 dal ceo Enzo Sisti (proveniente dalla rating agency modefinance, che secondo quanto risulta a BeBeez è stata tra gli investitori della prima ora in Credit Service),la società offre soluzioni per la gestione del credito commerciale, e ha sviluppato nel corso degli anni la prima piattaforma che integra strumenti di analisi del credito basati su machine learning, con soluzioni di supply chain finance che permettono di finanziare e ottimizzare la gestione delle filiere industriali e commerciali. Il piano di investimento della società prevede lo sviluppo di nuove tecnologie e prodotti basati sull’open banking e l’intelligenza artificiale, strumenti indispensabili per affrontare uno scenario post Covid-19, nel quale sarà determinante per le aziende dotarsi di sistemi in grado gestire e condividere dati e informazioni con il mercato e l’ecosistema finanziario.
Credit Service ha chiuso il 2019 con ricavi per 177 mila euro, un ebitda negativo di 5 mila euro a una liquidità netta di 4 mila euro (si veda qui l’analisi di Leanus).
Sisti ha commentato: “Da parte nostra abbiamo lavorato sin dall’inizio a un deal che avesse al suo interno tutte le anime del fintech, e cioè la finanza e la tecnologia. Le abbiamo trovate in un partner come Banca Valsabbina, solido e visionario nella capacità di interpretare le nuove offerte di servizi digitali e in Siav spa, digital provider con un solido stack tecnologico e una presenza diffusa sul mercato. Grazie a queste collaborazioni siamo ora pronti a sviluppare il nostro piano di crescita, che prevede di arrivare a finanziare attraverso la nostra piattaforma nel 2025 oltre un miliardo di crediti commerciali di aziende”.
Nicola Voltan, ceo di Siav spa, ha dichiarato: “Questa partnership è una naturale evoluzione della nostra offerta con servizi altamente innovativi che semplificano il governo dell’impresa e forniscono una concreta risposta alle esigenze di una gestione sempre più proattiva delle risorse finanziarie aziendali. Assieme a Credit Service e Banca Valsabbina riteniamo, in ottica strategica, di poter sviluppare una sinergia che ci consentirà di proporre una soluzione unica nel mercato.”
Hermes Bianchetti, responsabile dello sviluppo del business di Banca Valsabbina, ha aggiunto: “Anche questo investimento rientra nella strategia di diversificazione e modernizzazione del business definita dall’istituto. Il mercato dell’invoice trading e del credito commerciale in particolare è ampio ed in continua evoluzione, vogliamo sviluppare una strategia di crescita condivisa con Credit Service, sfruttando le innovazioni tecnologiche unitamente ad alternative forme di finanza complementare, supportando e sostenendo le imprese e l’economia reale. Confidiamo che l’apporto di nuovi capitali nella Fintech e le sinergie che possono nascere con noi e con Siav possano permettere a Credit Service di programmare al meglio gli investimenti futuri, proseguendo nel proprio percorso di crescita e di sviluppo. A tale riguardo struttureremo anche apposite forme di funding per finanziare, anche in partnership con altri investitori, l’acquisto dei crediti commerciali gestiti dalla piattaforma.”
Ricordiamo che la banca nel maggio scorso ha siglato con la fintech milanese Cardo AI un accordo di investimento finalizzato all’acquisizione, tramite un aumento di capitale dedicato, del 9,8% della società (si veda altro articolo di BeBeez). Quest’ultima è già da tempo partner di Banca Valsabbina nell’ambito della digitalizzazione dei processi di monitoraggio e reporting di operazioni di cartolarizzazione, che sono un asset strategico per la banca.
A rirpova di ciò nel maggio scorso quest’ultima ha ampliato a 170 milioni una cartolarizzazione di prestiti alle pmi (si veda altro articolo di BeBeez), il cui 20% della tranche junior è stato sottoscritto da P&G Alternative Investments sgr, società di gestione del risparmio indipendente con uno dei migliori track record in Europa in ambito structured credit market e investimenti alternativi (si veda altro articolo di BeBeez). Banca Valsabbina lo scorso aprile ha anche partecipato come partner alla cartolarizzazione da 220 milioni di euro di crediti alle pmi erogati dalla fintech italiana Borsa del Credito (si veda altro articolo di BeBeez), con le abs di cartolarizzazione che sono state sottoscritte da Azimut e dalla stessa Banca Valsabbina (si veda altro articolo di BeBeez).