Doppio ingresso di peso nel capitale di Fabrick, piattaforma che promuove nuovi modelli di business e servizi bancari favorendo la collaborazione tra istituti finanziari, corporate e fintech.
Ieri, infatti, è stato annunciato l’investimento del gruppo assicurativoi Reale Group (si veda qui il comunicato stampa), mentre nei giorni scorsi è stato annunciato quello di Mastercard (si veda qui il comunicato stampa). In entrambi i casi si tratta di quote di minoranza acquisite nell’ambito di un aumento di capitale di cui però non stati divulgati i dettagli, a valle del quale comunque il Gruppo Sella continuerà a essere il socio di maggioranza
Sino ad ora Fabrick era partecipata al 77,4% da Banca Sella Holding spa e al 13,81% da Banca Sella spa, con il resto distribuito tra i soci-imprenditori che via via hanno aderito al progetto apportando in tutto o in parte il capitale della loro azienda alla piattaforma, entrando a far parte del management e della compagine sociale (si veda altro articolo di BeBeez).
In entrambi i casi gli investimenti sanciscono una partnership industriale. Più nello specifico, l’accordo con Reale Group segue l’integrazione della piattaforma di gestione di incassi e pagamenti di Fabrick da parte di Reale Mutua, Italiana Assicurazioni e Blue Assistance (si veda qui il comunicato stampa di allora), con la collaborazione che ora riguarderà anche il retail. Reale Group, è un gruppo internazionale attivo in Italia, in Spagna e in Cile attraverso la capogruppo Reale Mutua di Assicurazioni, la più grande compagnia assicurativa italiana in forma di mutua, e le sue controllate, che ha chiuso il 2022 con una raccolta premi superiore ai 5 miliardi di euro (si veda qui il comunicato stampa sui risultati 2022).
Massimo Luviè, direttore generale Banca Reale e condirettore generale di Reale Mutua Assicurazioni, ha commentato: “Reale Group ha da tempo avviato un ampio processo di digitalizzazione dei propri processi e della propria offerta, ha testato il concreto valore aggiunto del modello di piattaforma proposto da Fabrick e la sua capacità di innovazione ai massimi livelli del mercato. Attraverso l’integrazione della piattaforma di Fabrick nei nostri sistemi di Reale Ites abbiamo costruito un’architettura tecnologica che ha permesso la digitalizzazione dei processi operativi dai sistemi di pagamento del premio di polizza alla quadratura contabile d’agenzia, garantendo un’eccellente esperienza d’uso ai nostri clienti e alle nostre agenzie”.
Paolo Zaccardi, ceo e co-founder di Fabrick, ha aggiunto: “L’ingresso di Reale Group nel nostro azionariato è per noi motivo di grande soddisfazione perché testimonia il vantaggio concreto che traggono le realtà che scelgono di innovare attraverso l’open finance. Reale Group ha sperimentato concretamente quanto la collaborazione con un partner come Fabrick nella digitalizzazione di processi e servizi in ambito finanziario e assicurativo alimenti un processo virtuoso di trasformazione e dia la capacità di rispondere rapidamente alle continue evoluzioni di mercato”.
Quanto alla relazione con Mastercard, si inserisce nel quadro di un accordo che prevede una partnership per lo sviluppo di soluzioni innovative di embedded finance. L’accordo ha consolidato ulteriormente la collaborazione iniziata nel 2019 tra le due società, con l’intento di promuovere lo sviluppo di servizi finanziari digitali, che nel 2021 aveva coinvolto anche Doconomy (realtà svedese che propone soluzioni tecnologiche volte a migliorare l’impatto ambientale) per permettere a tutte le banche italiane di offrire un servizio per monitorare e misurare l’impatto in termini di anidride carbonica delle azioni del singolo individuo, attraverso l’analisi delle transazioni di pagamento (si veda altro articolo di BeBeez).
Ancora a maggio, Fabrick ha messo a segno il suo ennesimo investimento rilevando il 100% della paytech inglese Judopay (si veda altro articolo di BeBeez), fintech inglese che ha saputo interpretare con anticipo il bisogno di ridisegnare i processi di pagamento per rispondere all’esigenza di fluidità dei mondi e-commerce e mobile device.
Nata nel 2017 con l’obiettivo di favorire l’open banking, Fabrick favorisce l’incontro e la collaborazione tra le società fintech, le grandi aziende e gli operatori tradizionali del mondo finanziario, mettendo a loro disposizione tecnologie, competenze e servizi. Da maggio 2020, è diventata un istituto di pagamento (si veda altro articolo di BeBeez).
Negli ultimi due anni Fabrick ha condotto un’intensa campagna di investimenti. Per esempio, lo scorso ottobre ha partecipato, insieme a un pool di numerosi altri investitori, al round da 3 milioni di euro guidato dai lead investor Francesco Beraldi e Lorenzo Lamberti Sagliano in Faire.ai, startup del fintech B2B specializzata nell’automazione del credito al consumo (si veda altro articolo di BeBeez). A novembre del 2021, invece, Fabrick aveva partecipato al round di raccolta di PINV, startup innovativa accelerata da Luiss Enlabs, che ha sviluppato un software gestionale multi-banking per digitalizzare e semplificare la gestione finanziaria e amministrativa delle pmi (si veda altro articolo di BeBeez). Pochi giorni prima aveva preso parte al round da 23 milioni dell’italo-irlandese Viceversa, piattaforma di cosiddetto revenue-based-financing (o revenue-based investing o revenue-shared-investing): un sistema di finanziamento che consente agli investitori di ricevere una percentuale delle entrate lorde in corso dell’impresa finanziata (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo infine che lo scorso febbraio tutto il business dell’open finance del gruppo Sella, attraverso dunque l’attività di Fabrick e delle sue controllate (Axerve, dpixel, Codd&Date) e la gestione della community del Fintech District, ha chiuso il 2022 con ricavi netti complessivi per 50 milioni di euro, in crescita del 14% rispetto al 2021. In aumento anche il numero dei clienti: le controparti collegate a fine 2022 sono state oltre 400 e hanno generato un aumento significativo delle api call in piattaforma fino a 330 milioni al mese (si veda altro articolo di BeBeez).