Furla, il noto brand di accessori di pelletteria che fa capo a Giovanna Furlanetto, figlia del fondatore Aldo, ha ottenuto un finanziamento sustainability-linked da 25 milioni di euro da Unicredit. Nel dettaglio, si tratta di una linea di credito revolving credit della durata di 3 anni, che servirà a supportare gli investimenti dell’azienda e che prevede la variazione del tasso di interesse al raggiungimento di specifici target di sostenibilità ambientale, il cui conseguimento sarà certificato da soggetti terzi e indipendenti.
“Questa operazione rafforza ulteriormente la struttura finanziaria del gruppo mitigandone il profilo di rischio legato all’attuale situazione generale del mercato e crea un meccanismo premiante legato al raggiungimento di specifici obiettivi Esg”, ha commentato Mauro Sabatini, ceo di Furla.
La sostenibilità sta diventando sempre più un “fattore competitivo per le imprese poiché orienta in misura crescente le scelte dei consumatori e quelle degli investitori. UniCredit è una banca leader in Europa anche nelle soluzioni di finanziamento legate a obiettivi ESG, che possono efficacemente supportare la trasformazione dei modelli di business delle imprese”, ha aggiunto Alfredo De Falco, head of Cib Italy di UniCredit.
Fondata nel 1927, Furla ha chiuso il 2019 con 502 milioni di euro di ricavi netti, un ebitda di 131,7 milioni e un debito finanziario netto di 30,7 milioni (si veda qui l’analisi Leanus). Sempre nel 2019 la società è tornata di piena proprietà della famiglia Furlanetto dopo che Bloom Holding srl (che fa capo a Giovanna Furlanetto e ai suoi figli) ha riacquistato per 35 milioni di euro la quota di capitale in mano a TIP (si veda altro articolo di BeBeez). Le azioni di proprietà di TIP erano state originate dalla conversione di un prestito obbligazionario convertibile da 15 milioni di euro emesso da Furla e sottoscritto da Tamburi nel maggio 2016 (si veda altro articolo di BeBeez). L’emissione era stata annunciata come propedeutica alla quotazione a Piazza Affari. Quotazione che poi non è andata in porto. Oggi Bloom Holding controlla Furla al 67,49%, mentre le restanti quote agli eredi di Carlo Furlanetto, fratello di Giovanna.
A inizio anno Giovanna Furlanetto ha lasciato la presidenza esecutiva nelle mani di Alberto Camerlengo, fino a quel momento amministratore delegato della società. La carica di ceo è passata quindi a Mauro Sabatini.