La multi-utility quotata a Piazza Affari, Iren spa, attraverso la controllata Iren Green Generation, ha annunciato ieri l’acquisizione in aumento di capitale da European Energy, società di investimento danese attiva nel settore dell’eolico e del fotovoltaico, del 51% delle spv Limes 1 srl e Limes 2 srl, titolari delle autorizzazioni per la realizzazione di due impianti fotovoltaici di potenza complessiva di 38,87 MW su terreni nel comune di Tuscania (Viterbo) (si veda qui il comunicato stampa).
Il valore delle quote di partecipazioni acquisite da Iren nelle due spv è di 4,1 milioni di euro. Gli impianti, una volta in esercizio grazie a un investimento ulteriore di 31 milioni di euro, genereranno un ebitda complessivo medio atteso nei prossimi 3 anni di circa 6,6 milioni di euro all’anno grazie aduna produzione annua attesa di 60 GWh.
L’operazione si inserisce all’interno dell’accordo commerciale, sottoscritto lo scorso gennaio, che sancisce una partnership tra European Energy e Iren su una pipeline complessiva di 437,5 MW di progetti fotovoltaici in Lazio, Sicilia e Puglia. Contestualmente alla firma dell’accordo con Iren, lo scorso gennaio, European Energy aveva anche annunciato la vendita, in questo caso a Iren Energia spa, del più grande impianto fotovoltaico attivo in Italia con una capacità installata di 103 MW (si veda qui il comunicato stampa di allora di Iren e qui quello di European Energy). Nel dettaglio allora Iren aveva acquisito il 100% delle quote di Puglia Holding srl, che controlla a sua volta integralmente 5 spv intestatarie delle diverse autorizzazioni di costruzione e gestione dei parchi fotovoltaici di ASI Troia, situati a San Vincenzo e a Montevergine nella provincia di Foggia, costruiti tra il 2019 e il 2021 con appunto una capacità installata di 103 MW. Il tutto sulla base di un enterprise value di 166 milioni di euro e un ebitda atteso nel medio periodo degli impianti fotovoltaici pienamente operativi di circa 15 milioni di euro. Quell’impianto era stato rifinanziato da European Energy nell’agosto 2020 insieme ad altri impianti per complessivi 130 MW, per un totale di 94,5 milioni di euro. A erogare il finanziamento era stata Natixis (si veda altro articolo di BeBeez).
In occasione del deal Puglia Holding, Iren aveva annunciato anche l’acquisizione, sempre da European Energy, del complesso di Palo in Provincia di Bari, con una capacità installata di 18,5 MW, in corso di finalizzazione. Complessivamente gli impianti in questione acquisiti a gennaio consentono una produzione di energia elettrica di circa 180 GWh all’anno e circa il 50% dei volumi generati beneficiano di una tariffa “feed in” per 20 anni.
Luca Dal Fabbro, presidente di Iren, a proposito dell’acquisizione annunciata ieri, ha commentato: “Sviluppare nuova capacità rinnovabile non è solo un obiettivo industriale per Iren, ma assume una valenza strategica nazionale, ancor più oggi nel complesso contesto di crisi che stiamo vivendo e per affrontare il quale le fonti rinnovabili si confermano come parte importante della soluzione nel medio-lungo periodo e per garantire la sicurezza e la competitività energetica”.
Gianni Vittorio Armani, amministratore delegato e direttore generale di Iren, ha aggiunto: “Iren, con questa operazione volta alla realizzazione di nuovi impianti fotovoltaici, prosegue il proprio percorso di crescita nel settore delle rinnovabili, anticipando gli obiettivi del Piano Industriale 2030, a vantaggio della decarbonizzazione e verso una maggiore diversificazione della produzione energetica”.
Di recente le operazioni su impianti fotovoltaici in Italia stanno aumentando di numero e soprattutto di dimensione. Proprio nei giorni scorsi EOS Investment Management, gestore di diritto britannico di fondi alternativi creato da Ciro e Natalino Mongillo, tramite il fondo EOS ReNewable Infrastructure Fund II, e Capital Dynamics, attraverso la strategia Clean Energy Infrastructure Fund IX, hanno acquisito le autorizzazioni per la costruzione di un maxi impianto fotovoltaico nel Lazio in grid parity (senza incentivi statali), di potenza complessiva pari a 87,1 MW che garantirà 182 Gwh, l’equivalente del fabbisogno annuo di 68 mila famiglie, con un risparmio di oltre 73mila tonnellate di CO₂ pari alle emissioni assorbite in un anno da oltre 35 mila ettari di foresta (si veda altro articolo di BeBeez). Quest’ultimo impianto va ad aggiungersi ad altri tre grandi progetti laziali in grid parity da 87,5 MW complessivi, già presenti nel portafoglio di EOS ReNewable Infrastructure Fund II e Capital Dynamics Clean Energy Infrastructure VIII e IX (si veda altro articolo di BeBeez), per i quali le due società si erano assicurate all’inizio dell’anno un green loan della durata di 15 anni da oltre 55 milioni di euro da ING e UniCredit, assistito dalla garanzia green di SACE (si veda altro articolo di BeBeez).