Sacmi Imola, gruppo internazionale leader mondiale nella fornitura di macchine e impianti per ceramica, packaging, food&beverage, tecnologie e materiali avanzati, si è assicurata un finanziamento da 10 milioni di euro Sustainability-linked a 8 anni, erogato da Unicredit con garanzia green di SACE, a supporto degli investimenti in ricerca e sviluppo sulla sostenibilità ambientale delle business unit Tiles, Sanitaryware & Tableware, Rigid Packaging (si veda qui il comunicato stampa).
Il finanziamento è caratterizzato dall’applicazione di un meccanismo che prevede la variazione del tasso di interesse al raggiungimento di uno specifico target ambientale (KPI) che certifica l’incremento annuale dell’approvvigionamento dell’energia da fonti rinnovabili.
L’operazione segue un analogo finanziamento da 40 milioni di euro a 8 anni erogato da Intesa Sanpaolo lo scorso settembre, assistito dalla garanzia green di SACE per l’80% dell’importo finanziato (si veda altro articolo di BeBeez) e un finanziamento da 50 milioni erogato nel giugno 2020 da Bnl Gruppo Bnp Paribas della serie positive loan, a sua volta con condizioni legate al raggiungimento di precisi indici di sostenibilità (si veda qui il comunicato stampa).
Sacmi, con sede a Imola (Bologna), ha chiuso il 2020 con ricavi per oltre 1,1 miliardi di euro e un patrimonio netto di 682 milioni (si veda qui il comunicato stampa). L’azienda, che sviluppa all’estero oltre l’85% del business, è presente in 27 Paesi con oltre 80 società di produzione e conta quasi 4.600 dipendenti. Sacmi negli ultimi 3 anni ha investito 1,5 milioni in R&S. La società nell’aprile 2014 ha ceduto l’intera divisione macchinari per la plastica alla statunitense Kingsbury, multinazionale con più di 120 anni di storia e player globale nei settori automotive, aerospaziale, componentistica elettronica (si veda altro articolo di BeBeez). La divisione, che generava allora un fatturato di circa 100 milioni di euro, comprendeva tre società, tra le qualiNegri Bossi, delistata da Piazza Affari dallo stesso gruppo Sacmi nel maggio 2009 con un’opa.
Nel marzo 2020 Sacmi ha acquisito il 70% (con opzione di acquisto del 100%) di Velomat, azienda abruzzese, leader nella progettazione e costruzione di macchine di assemblaggio ad alta velocità per chiusure, tappi, micropompe e apparati medicali (si veda qui il comunicato stampa). Nel luglio 2020 ha rilevato il 60% di Pack Sud, azienda barese punto di riferimento nell’ambito delle tecnologie per il confezionamento verticale di prodotti di panetteria (si veda qui il comunicato stampa). Sempre nel luglio 2020, Sacmi ha acquistato il 100% di IPREL, azienda specializzata nella progettazione hardware e software e nello sviluppo di sistemi di supervisione (si veda qui il comunicato stampa).
A proposito del finanziamento Unicredit, Paolo Mongardi, presidente di Sacmi Imola, ha commentato: “Sacmi ha da tempo individuato nella riduzione dell’impatto ambientale di tecnologie e processi produttivi un fattore strategico di competitività. L’innovazione tecnologica costante è nel DNA della nostra azienda. La vera scommessa consiste oggi nella capacità di orientare l’innovazione verso processi e prodotti più sostenibili, capaci di generare benessere reale per le persone, le comunità, i territori. Ecco perché siamo determinati a cogliere questa ulteriore opportunità, che si inserisce nel quadro di obiettivi e sfide comuni per il nostro sistema-Paese”.
Andrea Burchi, Regional Manager Centro Nord UniCredit, ha aggiunto: “La sostenibilità costituisce sempre più un fattore competitivo per le imprese, capace di orientare le scelte dei consumatori e degli investitori. UniCredit è una banca leader in Europa anche nelle soluzioni di finanziamento legate a obiettivi ESG, che possono efficacemente supportare la trasformazione dei modelli di business delle aziende. Siamo quindi particolarmente lieti di affiancare Sacmi nel suo percorso volto a migliorare la sostenibilità del proprio business e a cogliere nuove opportunità di crescita”.
Marco Mercurio, Responsabile Mid Corporate Centro-Nord di SACE, ha concluso: “Con questa operazione prosegue il nostro impegno a sostegno di progetti in grado di agevolare la transizione ecologica italiana, in linea con gli obiettivi del Green New Deal italiano. Per SACE affiancare Sacmi, con cui abbiamo consolidato una storica relazione fatta di successi affiancandola sia nella crescita sui mercati internazionali che attraverso operazioni di finanza strutturata e sostenibile di cui l’operazione green è un’ulteriore conferma, significa supportare da un lato un’eccellenza italiana che ha posto al centro della propria strategia l’economia circolare e la sostenibilità ambientale e dall’altro un settore strategico come quello manifatturiero”.
SACE, guidata da Pierfrancesco Latini, sta rilasciando molte garanzie green su prestiti e bond. Tra le ultime operazioni annunciate ci sono per esempio: Sartorilegno, azienda trentina all’avanguardia nella produzione di imballaggi in legno da materia prima locale, che ha ricevuto un finanziamento da 3 milioni di euro, erogato da Deutsche Bank; Generale Costruzioni Ferrviarie (GCF), tra i nomi di riferimento nelle infrastrutture di trasporto, che ha ricevuto da BNL BNP Paribas un prestito di 15 milioni di euro; 4Bio srl, società controllata al 51% dal fondo Green Arrow Energy Fund (gestito da Green Arrow Capital sgr, principale gestore italiano indipendente di investimenti alternativi) e al 49% dal Gruppo L&L spa (Lazzari & Lucchini, azienda bresciana delle energie rinnovabili che realizza e gestisce impianti eolici, idroelettrici e a biomassa), che ha finanziato in project finance sei impianti di produzione e stoccaggio di biogas, tramite un green loan da 51,86 milioni di euro da Unicredit; La Linea Verde Società Agricola spa, uno dei maggiori produttori italiani di prodotti ortofrutticoli freschi e pronti al consumo, che ha emesso un minibond da 15 milioni di euro, sottoscritto da Unicredit; e Novamont spa, società Benefit certificata B Corporation, leader mondiale nella produzione di bioplastiche, controllato da NB Renaissance e da Versalis (gruppo Eni), che si è assicurato un finanziamento da 100 milioni di euro, erogato da Crédit Agricole Italia, anche nel ruolo di banca agente, Banco BPM, Intesa Sanpaolo e UniCredit.