Sideralba, azienda attiva nel settore siderurgico con sede ad Acerra (NA), ha firmato con Intesa Sanpaolo il primo accordo nel Mezzogiorno per la ricessione dei crediti fiscali legati al Superbonus, a seguito della conversione in legge del Decreto Aiuti Bis, del valore fiscale di circa 175 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa).
Quest’ultimo accordo, che segue di pochi giorni fa un altro analogo con cui la banca guidata da Carlo Messina aveva retrocesso crediti d’imposta ad Autotorino spa per 200 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez), permetterà a Intesa di scaricare in parte il “cassetto fiscale” di credit d’imposta accumulati recentemente in relazione ai vari Bonus deliberati negli ultimi anni dai vari governi per alleviare le conseguenze negative soprattutto del lockdown.
Tuttavia, nel tempo i cassetti fiscali delle banche si erano ingolfati in quanto la cessione dei crediti era stata praticamente bloccata dall’introduzione di norme più stringenti in merito all’assunzione di credito da parte delle banche stesse, norme che avevano introdotto la responsabilità in solido di cedente e cessionario del credito in caso di irregolarità.
La legge di conversione N° 142 del decreto 115-22 (Decreto Aiuti Bis) del 21 settembre 2022 stabilisce però che la cessione del credito d’imposta legato al Superbonus 110% da parte di un operatore non finanziario limita la responsabilità in solido del cessionario (la banca) in caso di irregolarità nei confronti dell’Agenzia delle Entrate ai casi di dolo o colpa grave (si veda qui il testo coordinato della legge 142 apparso in GU), naturalmente per i crediti che abbiano ricevuto tutti i visti e certificazioni del caso. Questa limitazione della responsabilità, oltre a sbloccare il meccanismo del Superbonus che la responsabilità in solido tra cedente e cessionario del credito aveva praticamente inceppato, consente alle banche di retrocedere i crediti d’imposta ad altri operatori, finanziari e non. Questi ultimi hanno così la possibilità di compensare le proprie passività verso l’Erario con i crediti acquisiti, mentre le banche possono riprendere ad acquisire crediti legati ai Bonus.
Grazie agli accordi con Sideralba e Autotorino, Intesa Sanpaolo potrà iniziare a dare un primo riscontro ai propri clienti in attesa di poter cedere i rispettivi crediti, assicurando gli adempimenti normativi e mantenendo la rigorosa attenzione nella verifica documentale condotta sinora. Proprio questo ha consentito alla banca di costruire un portafoglio di crediti di qualità, che oggi ne agevola la ricessione senza rischi per i clienti con un modello di offerta distintivo sul mercato.
Il contratto tra Intesa Sanpaolo e Sideralba risponde alla logica di riavviare progressivamente il mercato della cessione dei crediti: l’obiettivo del Gruppo Intesa Sanpaolo è coinvolgere nelle prossime settimane un cospicuo numero di imprese per ampliare la propria capacità fiscale, oggi satura. Esse, infatti, sono la controparte essenziale e decisiva per dare impulso al mercato delle ricessioni in unam prospettiva di rilancio e ampliamento dell’attività, oltre che per fornire supporto a numerose imprese del settore delle costruzioni e alle famiglie in difficoltà a causa del blocco delle cessioni.
Luigi Rapullino, amministratore delegato di Sideralba, ha dichiarato: “Siamo soddisfatti e orgogliosi di essere stati tra le prime aziende in Italia ad aver stipulato questo tipo di accordo, che consolida la partnership del nostro Gruppo con Intesa Sanpaolo. Con grande senso del dovere abbiamo aderito subito a questa operazione di sistema, che ha l’obiettivo di riattivare il comparto dell’edilizia, e pertanto aiutare le tante aziende della filiera che sono in difficoltà a causa dell’impossibilità di poter monetizzare i crediti fiscali. Il comparto edile assorbe circa il 30% dei prodotti del settore acciaio in italia, e la nostra azienda ha deciso di fare la propria parte, rafforzando lo spirito di appartenenza alla filiera e al sistema Italia”.
Giuseppe Nargi, Direttore regionale di Campania, Calabria e Sicilia di Intesa Sanpaolo, ha aggiunto: “L’accordo di cessione pluriennale con Sideralba è il primo sul territorio meridionale, e si inscrive in un progetto di partnership a 360 gradi che stiamo portando avanti con la famiglia Rapullino, analogamente a quanto facciamo e continueremo a fare con le migliori famiglie imprenditoriali del nostro territorio. Intesa Sanpaolo ha sostenuto fino al massimo delle proprie possibilità le misure espansive legate ai bonus edilizi, attraverso l’utilizzo della propria significativa capacità fiscale. Il nostro Gruppo ha deciso ora di far circolare nel sistema i crediti fiscali acquistati, attraverso la loro cessione a clienti selezionati. È possibile così usufruire di partite creditorie a vista nei confronti dell’Agenzia delle Entrate di cui Intesa Sanpaolo si fa garante”.
Ricordiamo che Intesa è stata la prima banca ad annunciare l’operatività in ambito Superbonus, Ecobonus e Sismabonus ad agosto 2020, in ottemperanza ai regolamenti attuativi del Ministero dello Sviluppo Economico e dell’Agenzia delle Entrate nell’ambito del Decreto Rilancio. Da allora, attraverso un efficace sistema di controlli monitorato dal partner Deloitte su una piattaforma online dedicata ai clienti Intesa Sanpaolo, il Gruppo ha acquisito 10 miliardi di crediti fiscali, 7 dei quali nell’anno in corso, a fronte di richieste per oltre 20 miliardi.
Quanto a Sideralba, oggi è controllata da Luigi e Tommaso Rapullino (con il 45,18% ciascuno) ed partecipata al 9,64% da Rosanna Di Leonardo. Fondata nel 1993, inizialmente era dedita all’asolatura di tubolari per la fabbricazione di infissi e finestre. Il gruppo nel tempo si è sviluppato ampliando l’attività nel settore metalmeccanico e siderurgico con rilevanza sia nazionale che internazionale. Infatti, l’acquisizione nel novembre 2017 dal Gruppo Ilva degli impianti di Ilva Maghreb e di Tunisacier, ha permesso a Sideralba di verticalizzare la propria offerta con la nuova trasformazione dei coils. Attualmente, Sideralba produce e commercializza tubi, nastri e lamiere da coils. In Italia possiede due stabilimenti, ad Acerra (Napoli) specializzato in tubolari, nastri e lamiere, e Basciano (Teramo) che si occupa di profili aperti di diversa qualità. Sideralba produce e commercializza su scala mondiale 600.000 tonnellate all’anno di prodotti d’acciaio tra coils, tubi, nastri, lamiere da coils e profili aperti.
Nell’agosto dello scorso anno, Sideralba aveva quotato all’ExtraMot Pro 3 un minibond da 12 milioni di euro, con scadenza gennaio 2027 e cedola dell’1,75% (si veda altro articolo di BeBeez), sottoscritti da Cassa Depositi e Prestiti (5 milioni di euro), Mediocredito Centrale (5 milioni di euro) e Banca di Credito Popolare (2 milioni di euro), (si veda altro articolo di BeBeez). I proventi del bond sono stati destinati a supporto dello sviluppo della società, come previsto dal Piano Industriale 2021-2024. Il focus della crescita prevede il consolidamento delle quote di mercato in Europa e in Italia.
L’emissione seguiva un finanziamento da 7 milioni di euro con garanzia SACE che Sideralba aveva ricevuto a giugno 2021 da Iccrea Banca in sinergia con BCC di Napoli, per sostenere l’azienda nel suo sviluppo internazionale (si veda qui il comunicato stampa di allora).