Qodeup, startup che rivoluziona il sofrware del QRcode applicato alla ristorazione, ha appena raccolto 2,5 milioni di euro in un round seed che ha visto il venture capital Techshop Primo nel ruolo di lead investor, affiancato da Food Brand (società titolare della catena Doppio Malto) e a business angel esperti del settore. Al round hanno anche partecipato i soci della prima ora ed è aperto ancora per qualche settimana a ulteriori investitori (si veda qui il comunicato stampa).
Qodeup è nata a Brescia nel 2019 per iniziativa di Fabio Marniga, imprenditore seriale, e Stefano Allegra, software engineer. Accelerata da B4i – Bocconi for innovation, l’acceleratore di startup dell’omonima università milanese, Qodeup ha completato un primo round di finanziamento nel 2021, tra gli investitori l’Università Bocconi e un parterre di business angel. Sulla scorta di casi innovativi in sperimentazione nel mondo della ristorazione internazionale, la società ha lanciato una soluzione fintech che consente di ripensare il processo di checkout dal ristorante, abilitando via QRCode un vero e proprio POS virtuale in ogni tavolo.
L’Italia è il sesto mercato al mondo nella ristorazione, il servizio al tavolo è fornito da 185.000 ristoranti e il valore delle transazioni cashless è stato stimato pari a 16,5 miliardi di euro nel 2021, in forte svilluppo negli ultimi anni e atteso crescere ulteriormente sulla spinta di metodi di pagamento digitali abilitati dagli smartphone. I metodi di pagamento digitali consentono a clienti e ristoratori di guadagnare tempo e di ottimizzare le transazioni, quindi è un segmento sempre più interessante per gli investitori.
Marniga e Allegra hanno dichiarato: “Questo round guidato da Techshop è un’importante tappa nella crescita di Qodeup: vogliamo investire nello sviluppo della piattaforma attirando i migliori talenti IT sul mercato, proseguire nell’adesione delle migliori catene di ristorazione italiane e accelerare l’entrata sul mercato dei ristoranti indipendenti”.
Il nuovo CDA di Qodeup sarà assistito da un Advisory Board il cui primo rappresentante è Massimo Della Ragione, ex Goldman Sachs, oggi coordinatore dell’area Digital Tech di B4i – Bocconi for Innovation e da pochi giorni presidente di Prima Assicurazioni (si veda altro articolo di BeBeez), che ha di recente visto l’ingresso nel capitale da parte di Carlyle, al fianco di Blackstone e Goldman Sachs, già soci dal 2018 (si veda altro articolo di BeBeez).
Per Techshop Primo, fondo specializzato in startup tecnologiche del mondo B2B, si tratta del quarto investimento, I primi due sono stati quelli in Tiledesk e hlpy, entrambe software company italiane emergenti che hanno in comune l’aver sviluppato nuove soluzioni con potenziale di diffusione globale rispettivamente nel campo del customer care e nei servizi stradali sul web. Il terzo, la scorsa estate, è stato quello nella piattaforma Smartpricing, sviluppata da Helium srl, soluzione SaaS dedicata all’ottimizzazione dinamica delle tariffe per le strutture ricettive.
“Il quarto investimento del nostro Fondo conferma la strategia di puntare su soluzioni SaaS+Embedded Finance con un forte potenziale innovativo per filiere di economia reale e con benefici misurabili per i consumatori finali” spiegano i fondatori di The Techshop, Gianluca D’Agostino e Aurelio Mezzotero, . “In Qodeup abbiamo trovato un team ambizioso, competente e fortemente attrattivo per investitori, partner e talenti, tutte risorse necessarie a questo viaggio finalizzato a rivoluzionare il mondo della ristorazione.”
Techshop sgr è stata autorizzata da Banca d’Italia nel luglio del 2021 con l’oobiettivo di lanciare entro l’anno il primo fondo di venture capital, puntando subito a una raccolta di 50 milioni di euro, per focalizzarsi su startup che sviluppano soluzioni tecnologiche di tipo B2B (si veda altro articolo di BeBeez).
Techshop Primo a luglio ha annunciato il secondo closing a 37 milioni di euro, dopo che il primo era stato era stato sottoscritto da CDP Venture Capital sgr e da primari investitori individuali. Tra i nuovi investitori si è aggiunta poi Fondazione Sardegna (si veda altro articolo di BeBeez).