
E’ stato firmato, a seguito dell’approvazione dei due Consigli di Amministrazione, l’accordo quadro che disciplina termini, impegni e condizioni dell’operazione che porterà alla fusione tra il servicer Cherry106 e l’istituto di credito padovano Banco delle Tre Venezie (si veda qui il comunicato stampa).
L’operazione era stata annunciata nell’agosto 2020 e BeBeez aveva anticipato che gli azionisti di Cherry 106, con in prima fila il ceo Giovanni Bossi, sarebbero diventati soci con una quota del 51% (si veda altro articolo di BeBeez).
Nel dettaglio, infatti, Banco delle Tre Venezie acquisirà Cherry 106 in un’operazione carta contro carta ed emetterà quindi nuove azioni ordinarie che costituiranno il 51% del capitale sociale della banca post-fusione, che verranno assegnate agli azionisti di Cherry 106. Il progetto di fusione prevede, inoltre, la nomina di Giovanni Bossi quale nuovo amministratore delegato. All’ottenimento del via libera da parte di Banca d’Italia e Bce, le assemblee di Cherry106 eBanco delle Tre Venezie approveranno in via definitiva la fusione e le relative modifiche statutarie.
Giovanni Bossi ha commentato: “L’obiettivo è dare vita a un operatore bancario innovativo che conservi tuttavia il proprio radicamento nel territorio. Negli appena dodici mesi dalla sua fondazione, Cherry 106 ha creato un team molto forte per identità, competenze e orientamento alle performance. Confidiamo che queste qualità possano essere un valore aggiunto anche per la banca che evolverà da questa fusione. Il closing dell’operazione, che è comunque subordinata all’approvazione delle Autorità di Vigilanza, potrebbe arrivare in estate”.
Gabriele Piccolo, presidente del Banco delle Tre Venezie, ha spiegato: “Assieme a un importante gruppo di imprenditori e professioni veneti oltre a due soci istituzionali, sono stato uno dei promotori e soci fondatori di questa nostra realtà, e ancora il primo socio privato. Posso dire di aver contribuito, con il mio operato, alla nascita del Banco e oggi a ridargli una nuova vita e nuove prospettive. Con questa operazione, che preserva le competenze maturate e il personale ma incrementa nuovi modelli di business oltre un elevato contenuto tecnologico, inizia la seconda vita del Banco, che confidiamo sarà in grado di generare un importante incremento di valore per gli azionisti e per il territorio”.
Cherry 106 spa è la ex Cassiopea NPL,un intermediario finanziario iscritto al registro di Banca d’Italia di cui all’art. 106 Testo Unico Bancario (TUB), di cui Bossi ha acquisito il 65% nel novembre 2019 (si veda altro articolo di BeBeez). Nel 2020 la società è anche cresciuta di organico, passando da 15 e 44 le persone complessivamente impiegate nelle 3 sedi di Roma, Milano e Padova, e ha ampliato le aree di attività, dopo i settori degli Npl e della tecnologia applicata al credito (Cherry Bit, la piattaforma di intelligenza artificiale sviluppata da Cherry srl fondata sempre nel 2020 da Giovanni Bossi, si veda altro articolo di BeBeez), si sono infatti aggiunti i servizi legali con la nascita della società tra avvocati Cherry Legal (si veda altro articolo di BeBeez) e la compravendita di crediti fiscali, grazie al lancio, insieme a Banco Bpm, della piattaforma fintech SuperB Cherry106, dedicata all’acquisto di crediti fiscali derivanti dagli interventi di riqualificazione energetica superbonus, ecobonus, sismabonus (si veda altro articolo di BeBeez).