NPL Markets Ltd, piattaforma fintech londinese specializzata nella negoziazione, gestione e valutazione di crediti deteriorati e altri asset illiquidi, cofondata da italiani, ha firmato un accordo di collaborazione con The International Finance Corporation (IFC), membro del World Bank Group, per la negoziazione e la gestione di crediti deteriorati e in bonis in Sud America (si veda qui il comunicato stampa).
Questa cooperazione getterà le basi per un mercato più efficiente e profondo in Sud America per la negoziazione e la gestione di prestiti in bonis, distressed e altri asset illiquidi. La collaborazione sarà inizialmente focalizzata sui mercati più grandi della regione, Brasile eMessico, con graduale sviluppo in altri mercati.
Adel Meer, FIG Global Upstream Manager di IFC, ha commentato: “I mercati e le piattaforme che si occupano non solo di asset deteriorati, ma anche di una serie di altri asset, creando nuovi collegamenti tra acquirenti e venditori di questi portafogli, saranno il futuro. IFC è molto entusiasta per la firma di questo accordo di collaborazione e per le significative opportunità di investimento che possono derivare da questo progetto”.
Gianluca Savelli, ceo e co-founder di NPL Markets (ex managing director Italian Capital Market and Corporate Banking di Bank of America Merrill Lynch), ha a sua volta dichiarato: “Siamo molto entusiasti di lavorare con IFC in Sud America per creare un mercato più efficiente per lo scambio di prestiti performing e non-performing. Fornire un meccanismo più efficiente per vendere e valutare i prestiti illiquidi è fondamentale per aiutare le banche e i clienti istituzionali a gestire al meglio le loro esposizioni creditizie. NPL Markets è orgogliosa di espandere ulteriormente il proprio ecosistema internazionale creando maggiori opportunità di business per acquirenti e venditori di attività illiquide”.
Burkhard Heppe, cto e co-founder di NPL Markets (cofondatore della fintech olandese Open Source Investment Services-OSIS e in precedenza in Bank of America Merrill Lynch), ha aggiunto: “Il mondo sta pagando un caro prezzo per la guerra della Russia contro l’Ucraina. La crescita globale sarà più bassa, l’inflazione più alta e i più poveri saranno i più colpiti. FMI e OCSE hanno rivisto drasticamente al ribasso le loro previsioni di crescita economica e la stagflazione è ora diventata uno scenario di base. In Brasile e Messico, gli indici sugli NPL sono rimasti stabili durante gli anni del Covid, ma, come in altre regioni, l’inflazione è recentemente aumentata e i tassi di interesse sono in forte aumento. In Messico, i tassi sui prestiti bancari ad aprile sono aumentati dal 4,5% al 7%, mentre in Brasile i tassi sui prestiti bancari continuano a essere straordinariamente alti oltre il 30% e i tassi del mercato monetario sono aumentati dal 2,2% a oltre il 10%. Crescita più bassa, inflazione e tassi di interesse più alti renderanno più difficile il servizio del debito e gli NPL aumenteranno sicuramente”.
La piattaforma NPL Markets ha recentemente visto le sue prime transazioni in America Latina e si prevede che le condizioni di mercato porteranno a un costante aumento dell’attività sulla piattaforma. L’ultimo report di NPL Markets pubblicato lo scorso maggio ha infatti trovato prove che l’attuale dinamica dell’inflazione può aumentare significativamente il rischio di insolvenza. In Messico, gli NPL sono aumentati del 30% nel primo trimestre del 2022 rispetto al quarto trimestre del 2021, mentre in Brasile si prevede un aumento del 50% degli NPL nei prossimi due anni. In Europa, la ricerca di NPL Markets ha previsto maggiori insolvenze in Italia e nel Regno Unito, mentre Germania e Francia sembrano essere meno colpite.
I suoi risultati contraddicono gli studi di ricerca accademica che presuppongono una correlazione negativa
fra l’inflazione e le inadempienze sui prestiti. NPL Markets ha avvertito che questi studi accademici potrebbero sottostimare il rischio di credito in uno scenario di stagflazione in cui la produzione economica diminuisce e i prezzi aumentano. L’attuale contesto e il ritiro dei supporti economici legati al Covid, ha incoraggiato a livello globale un sempre maggior numero di investitori e detentori di prestiti in bonis e non, a vendere o acquistare questi asset.
Fondata nell’aprile 2018 con il nome di LiquidityNpl, la società nel luglio dello stesso anno è stata ribattezzata NPL Markets. Nel febbraio 2021 ha chiuso il suo secondo round seed, sottoscritto da investitori istituzionali e business angel internazionali (si veda altro articolo di BeBeez), dopo il primo concluso a metà 2019.
Gli altri manager chiave della società sono il presidente Waleed El-Amir (ex executive Vice-President e Head of Group Finance di UniCredit sino al marzo 2017, anche lui con un passato in Bank of America Merrill Lynch come il ceo Savelli) e l’head of business development, Fulvio Pelargonio (ex senior fund manager di Quaestio Capital dedicato alla gestione del fondo Atlante).
La piattaforma sviluppata da NPL Markets consente decisioni intelligenti attraverso una tecnologia innovativa, un’analisi avanzata dei dati e fornisce l’accesso a un ecosistema di trading completo per i prestiti in sofferenza e gli asset illiquidi. I clienti di NPL Markets in Europa nel corso dei tre anni hanno utilizzato la piattaforma per valutare oltre 5 milioni di prestiti in bonis e 1,6 milioni di NPL. Le soluzioni software e la piattaforma digitale della società vengono utilizzate da hedge fund, banche di investimento, servicer e altri investitori per acquistare, vendere, valutare e monitorare i propri prestiti. I clienti di NPL Markets accedono a un ampio database di informazioni e curve di credito derivate da oltre 15 milioni di prestiti in 27 giurisdizioni (Europa, Stati Uniti, Canada, Sud Africa, Messico e Brasile).