di Giuliano Castagneto
Il cda di Clessidra Factoring controllata al 100% di Clessidra Holding (a sua volta controllata da Italmobiliare) specializzata nel fornire alle pmi soluzioni innovative per lo smobilizzo di crediti commerciali, ha approvato nei giorni scorsi la relazione finanziaria trimestrale al 31 marzo 2022, nel corso del quale il turnover ha toccato quota 91,9 milioni di euro, cioè più che triplicato (La crescita ha superato il 220%) rispetto allo stesso periodo del 2021, in linea con il piano industriale. Il monte crediti della Società si è attestato a 87,2 milioni di euro (rispetto al 31 marzo 2021 la crescita è identica a quella del turnover e impieghi lordi per 74,2 milioni (+285%). Il numero di clienti operativi, inoltre, è più che raddoppiato anno su anno, a quota 137. (si veda qui il comunicato stampa).
Questa rapida crescita non è tuttavia andata a detrimento della qualità dell’attivo. Infatti il portafoglio crediti, come al 31 dicembre 2021, non registra posizioni classificate come inadempienze probabili o sofferenze e non risente in misura significativa degli effetti del conflitto tra Russia e Ucraina. Il Total Capital Ratio al 31 marzo 2022 è stimato pari al 18,6% (17,8% a fine anno).
L’obiettivo della Società per il 2022 è infatti quello di raddoppiare il volume di crediti gestiti e i margini. Ma stando ai numeri del primo trimestre 2022, la ex Compagnia Europea Factoring Industriale (Coefi) sta crescendo a un ritmo ben maggiore.
“Siamo molto soddisfatti di questo primo trimestre, in cui abbiamo registrato volumi in linea con il
budget ed una redditività sopra le attese. Dal punto di vista del risultato economico abbiamo
beneficiato anche di alcune operazioni concluse alla fine dello scorso anno che hanno riversato i
loro ricavi nei primi mesi del 2022″ ha dichiarato il ceo Gabriele Piccini. Il conto economico evidenzia infatti un margine di intermediazione pari a 2,8 milioni euro, quasi cinque volte quello del primo trimestre dell’anno precedente (+373%), e superiore (del 25%) anche alle previsioni del piano industriale. L’utile netto è stato pari a 1,1 milioni di euro, in significativa crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Ricordiamo che, secondo l’attuale piano industriale, Clessidra Factoring intende raggiungere un turnover di 750 milioni di euro entro il 2024 (si veda altro articolo di BeBeez).
Per sostenere la crescita dei volumi Clessidra pochi giorni fa ha emesso un minibond, quotato all’ExtraMot Pro, da 30 milioni di euro che ha incontrato una domanda molto sostenuta considerando anche il tasso, pari all’Euribor 3 mesi maggiorato di 300 punti base (si veda altro articolo di BeBeez), inducendo la società a riservarsi la possibilitò di una riapertura da 20 milioni di euro. Sempre in questa ottica si inserisce l’aumento di capitale da 3 milioni di euro deliberato a gennaio, sottoscritto interamente dal Gruppo e perfezionato in aprile, in anticipo rispetto al previsto mese di giugno (si veda altro articolo di BeBeez): un ulteriore tassello nella strategia di irrobustimento di Clessidra Factoring, garantendone le basi per la crescita futura.
“Continueremo a focalizzarci sulla crescita e sullo sviluppo della struttura – siamo infatti in fase di completamento del team commerciale a copertura di tutto il territorio nazionale – e proseguiremo l’evoluzione digitale della società, avviata a inizio aprile con il lancio della piattaforma Factoring On Demand” conclude Piccini. Quest’ultima si propne di dare alle aziende italiane, soprattutto a quelle che hanno limitato accesso al credito bancario, la possibilità di accedere via web all’anticipo dei crediti (si veda altro articolo di BeBeez)