L’unità di credito di Carlyle è alla guida di un consorzio di finanziatori che ha predisposto il pacchetto di finanziamento a supporto dell’acquisizione del 47,3% dell’Atalanta da parte del club deal di investitori guidato da Stephen Pagliuca, managing partner e dal 2002 comproprietario della squadra di basket Usa Boston Celtics, oltre che co-chairman di Bain Capital (si veda altro articolo di BeBeez). Lo ha scritto Bloomberg nei giorni scorsi.
La piattaforma di global credit di Carlyle ha già investito in Italia in passato. Per esempio lo scorso ottobre, insieme a Pemberton Capital, ha supportato il buyout da parte di HIG Capital su Cesardi Barbarossa Enio e F.lli srl, Gruppo SDA srl Servizi Distribuzione Associati (SDA) e VDM, i principali soci diAcqua e Sapone srl, la più grande catena italiana di igiene personale, profumeria e pulizia della casa (si veda altro articolo di BeBeez), mentre nell’ottobre 2019 Carlyle aveva sottoscritto per intero un bond da 140 milioni di euro di Unifrutti, uno dei maggiori operatori a livello globale nella produzione, commercializzazione e distribuzione di frutta fresca(si veda altro articolo di BeBeez) e successivamente nel novembre 2020 aveva sottoscritto altri 35 milioni di quel bond per supportare Unifrutti nell’acquisizione del principale produttore in Italia di arance rosse, Oranfrizer (si veda altro articolo di BeBeez). A fine 2020, poi, Carlyle aveva sottoscritto 200 milioni di euro di bond del gruppo cartario Pro-Gest per rifinanziare il debito esistente e supportare la crescita del gruppo(si veda altro articolo di BeBeez).
Il debito in questione sarà erogato all’Atalanta a livello di holding e il pagamento delle cedole potrà essere cash oppure nella forma PIK (payment-in-kind) a discrezione del club. Il valore complessivo del pacchetto di debito è inferiore al massimo che la struttura finanziaria del club potrebbe permettersi, appositamente per lasciare spazio per ulteriori investimenti in futuro.
Ricordiamo che si dice che l’operazione sia stata condotta sulla base di una valutazione dell’intero capitale del club superiore ai 400 milioni di euro, a fronte di un bilancio consolidato al 31 dicembre 2020 con un valore della produzione in netta crescita a 242 milioni di euro (dai 118,6 milioni dell’esercizio precedente), con un ebitda di 133,6 milioni di euro (da 79,9 milioni) e con un utile netto di 51,7 milioni (da 26,5 milioni). Quanto al debito, la posizione finanziaria netta era positiva per 42,1 milioni (si veda qui il report Leanus con il bilancio riclassificato, dopo essersi registrati gratuitamente). Quella situazione finanziaria, come si legge nel bilancio 2020, include anche il rifinanziamento del debito della controllata Stadio Atalanta srl in relazione al “progetto della ristrutturazione dello stadio di Bergamo, il cui investimento totale previsto è pari a circa 54 milioni (compresa l’acquisizione dell’immobile): il nuovo finanziamento è stato sottoscritto da un pool di banche con capofila Banca Intesa Sanpaolo e la partecipazione dell’Istituto per il Credito Sportivo. La linea di investimento concessa alla controllata ammonta a 35 milioni a cui si aggiunge la linea iva da 5 milioni.
Ricordiamo anche che a vendere la quota è la famiglia Percassi, a capo di un impero che spazia dall’immobiliare al retail (in particolare con la cosmetica Kiko) e appunto allo sport, e che l’annuncio dell’operazione sulla squadra di calcio bergamasca è dello scorso febbraio (si veda altro articolo di BeBeez). Nel dettaglio, l’operazione prevede che il club deal di investitori acquisterà il 55% del capitale di La Dea srl, holding che controlla l’86% Atalanta Bergamasca Calcio spa, mentre la famiglia Percassi resterà proprietaria del restante 45%. L’altro 14% di Atalanta BC fa invece capo per il 5,33% a Radici Partecipazioni spa, parte del gruppo bergamasco produttore di poliammidi, fibre sintetiche e tecnopolimeri RadiciGroup, da tempo sponsor del club; per un altro 5,33% a Magica srl, che fa capo a Roberto Selini, presidente del gruppo specializzato in vendita, noleggio e assistenza carrelli elevatori, sollevamento, utensileria e automazione Selini Group, a sua volta sponsor della squadra; e per il resto a circa 160 soci di minoranza.