HIG Capital ha chiuso l’acquisizione di Cesar di Barbarossa Enio e F.lli srl, Gruppo SDA srl Servizi Distribuzione Associati (SDA) e VDM, i principali soci di Acqua e Sapone srl, la più grande catena italiana di igiene personale, profumeria e pulizia della casa (si veda qui il comunicato stampa di HIG Europe).
L’operazione era in dirittura d’arrivo: a fine settembre la Commissione europea aveva infatti dato il via libera al deal (si veda altro articolo di BeBeez), mentre la notizia di una trattativa in esclusiva tra le il gruppo e HIG Europe era già trapelata nel luglio scorso (si veda altro articolo di BeBeez).
L’operazione, che è stata condotta da HIG Europe attraverso il veicolo di diritto italiano Bubbles BidCo spa, controllato dalla lussemburghese Bubbles TopCo, ha visto il reinvestimento per una minoranza in Bubbles Topco da parte della famiglia Barbarossa, socio di riferimento di Cesar.
L’acquisizione è stata finanziata dalla piattaforma di Global Credit del colosso Usa del private capital Carlyle e dall’asset manager britannico specializzato in credito Pemberton Asset Management, a sua volta sostenuto da uno dei maggiori assicuratori europei, Legal & General Group PLC (si veda qui il comunicato stampa congiunto di Carlye e Pemberton). Bubbles BidCo spa ha infatti emesso bond per un totale di 415 milioni di euro in due tranche, una da 350 milioni e l’altra da 65 milioni, entrambi a scadenza ottobre 2028 e quotati alla Borsa di Vienna.
Nell’operazione, Mediobanca ha agito in qualità di advisor finanziario esclusivo di tutte le società mentre BonelliErede ha agito in qualità di advisor legale per tutte le società. Consulting Evolution Trade (CET) è stato il consulente industriale di Cesar. EY ha curato gli aspetti di due diligence finanziaria di Cesar e VDM mentre lo Studio del Dott. Console Carmine e della Dott.ssa Tutino Nicoletta ha curato gli aspetti di accounting e di due diligence fiscale di VDM. Studio Palmeri Commercialisti Associati ha seguito gli aspetti di due diligence finanziaria e fiscale di SDA mentre Studio Legale Negroni ha agito come consulente legale di SDA. Legance e Simpson Thacher & Bartlett ha avuto il ruolo di advisor legale di H.I.G. mentre Bain & Company ha agito in qualità di consulente industriale e PwC ha curato gli aspetti di due diligence finanziaria e fiscale.
Acqua e Sapone è stata fondata nel 1992 con il nome di Cedas da Gottardo spa, azienda leader in Italia nella vendita di prodotti per la cura della casa, della persona, articoli di profumeria e make up. Successivamente, nel capitale di Cedas si sono unite a Gottardo altre sette aziende (Cesar, SDA, Leto, Lgm, Quamar, Reale Commerciale, VDM) ciascuna con una quota del 12,5%. Nel 2009 Cedas ha poi cambiato nome in Acqua e Sapone srl. Quest’ultima oggi vanta una rete di oltre 700 punti vendita. Acqua&Sapone ha chiuso il 2020 con 20,4 milioni di euro di ricavi, un ebitda di 41 mila euro e liquidità netta per circa un milione (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Ma i soci del consorzio hanno dimensioni ben diverse. In particolare, le tre società target dell’acquisizione di HIG hanno un fatturato aggregato 2020 di oltre 800 milioni di euro, che raggiungerà i 900 milioni nel 2021.
Cesar, che faceva capo alla famiglia Barbarossa, ha infatti chiuso il 2020 con 506,8 milioni di euro di ricavi, un ebitda di 50 milioni e liquidità netta per 56,8 milioni (si veda qui il report di Leanus). SDA, che faceva capo alla famiglia Cecchini, ha invece chiuso il 2020 con poco più della metà dei ricavi: 282 milioni di euro, per un ebitda di 12 milioni e liquidità netta per 9,1 milioni (si veda qui il report di Leanus). Infine VDM, controllata dalla famiglia Vaccaro e da Anna Cervellera, aveva chiuso il 2019 con 85,3 milioni di euro di ricavi, un ebitda di 3,7 milioni e liquidità netta per 500 mila euro (si veda qui il report di Leanus).
Nando Barbarossa, a nome degli azionisti di Cesar, ha affermato: “Unendo le forze con Hig, vediamo un enorme potenziale per scalare ulteriormente il business, migliorare i livelli di servizio, ottenere sinergie e rendere Acqua & Sapone il leader indiscusso nel mercato italiano.”
Nicola Falcinelli, managing director di Carlyle Global Credit, ha così commentato: “Acqua & Sapone è un’azienda che vanta un posizionamento unico per soddisfare il crescente bisogno di prodotti di alta qualità per la cura della casa e della persona a prezzi convenienti. Hig è il partner ideale per aiutare a consolidare la leadership di mercato di Acqua & Sapone attraverso la crescita della sua rete di negozi al dettaglio e l’ampliamento della sua gamma di prodotti, confermando la focalizzazione sulla strategia value for money e la convenienza, sinonimi del brand Acqua & Sapone”.
Stefano Giambelli, managing director di Hig Capital, ha dichiarato: “Acqua & Sapone è la principale catena di discount non-food in Italia e un brand distintivo e familiare per la maggior parte degli italiani. Prospettiamo significative opportunità di crescita, sia organica sia tramite ulteriori acquisizioni, e questo pacchetto di finanziamenti ci supporterà nella realizzazione di questa strategia di crescita di lungo termine”.
Markus Noe-Nordberg, managing director e responsabile del team HIG European Middle Market LBO, ha aggiunto: “Hig ha avuto un grande successo negli investimenti in importanti aziende familiari e useremo questa esperienza per aiutare Acqua & Sapone a massimizzare il suo potenziale. Questa transazione si adatta perfettamente al nostro mandato di investimento”.
L’operazione è il coronamento di una seconda metà dell’anno alquanto intensa in Italia per il fondo britannico, che lo scorso luglio aveva anche rilevato, tramite la controllata Plixxent, il produttore di poliuretano Tagos ( si veda altro articolo di BeBeez), e tramite un’altra controllata, la DGS, la LumIT, società milanese attiva nella cybersecurity (si veda altro articolo di BeBeez). Pochi giorni dopo aveva invece ceduto il produttore di tessuti non tessuti Texbond al fondo Industry 4.0 di Quadrivio (si veda altro articolo di BeBeez). Fondato nel 1993, HIG Capital ha oggi in portafoglio 36 miliardi di euro tra private equity, private debt e immobiliari. L’ufficio di Milano è guidato dal managing director Raffaele Legnani.
Quanto a Pemberton, è particolarmente attivo nel mercato del private debt italiano quest’anno. Lo scorso luglio, in particolare, ha sottoscritto per intero il bond da 265 milioni di euro di ReLife Group, gruppo leader sul territorio nazionale per la gestione dell’intero processo di valorizzazione delle raccolte differenziate di rifiuti partecipato dal fondo Xenon Private Equity V (si veda altro articolo di BeBeez). Le attività italiane di Pemberton sono coordinate da Milano dal senior advisor Francesco Di Trapani. In Italia Pemberton ha già investito nel debito di Dental Pro, Eco Eridania, Isoclima, OCS, Italcer.
Scopri qui come abbonarti per un anno o per un mese