di Alessandro Pietranera
I fondi Anthilia BIT III, Anthilia BIT IV e Anthilia Eltif Economia Reale Italia hanno sottoscritto un prestito obbligazionario a medio-lungo termine in favore di HDP spa, holding del gruppo Del Pesce, uno dei principali operatori italiani attivi nel settore dell’acquacoltura. La nuova emissione obbligazionaria ha un valore di 7 milioni di Euro, sottoscritti per 4,4 milioni dal fondo AnthiliaBIT III, per 2,3 milioni da Anthilia BIT IV e per 300 mila da Anthilia Eltif Economia Reale Italia. Il prestito ha scadenza al 30 giugno 2028 con rimborso amortising (si veda qui il comunicato stampa).
Il supporto finanziario di Anthilia è finalizzato alla realizzazione del primo impianto in Italia di allevamento a terra con tecnologia ras (recirculating acquaculture system), sistemadi filtrazione e recupero dell’acqua a circuito chiusoper l’allevamento del pesce. Inoltre la società prevededi ampliare la propria offertacon la costruzione di nuove gabbie per l’allevamento biologico. L’operazione permetterà al gruppo di supportare la crescita futura del business, aumentando la capacità produttiva e consentendo di differenziare il numero di specie allevate e commercializzate.
Lo studio RP Legal & Tax ha agitoin qualità di consulente legale.
Fondato nel 1986 a Licata, il gruppo Del Pesce è uno dei principali operatori italiani attivi nel settoredell’acquacoltura, con un core businessfocalizzato nella riproduzione e nell’allevamento di orate, spigole e ombrine di provenienza italiana con filiera di qualità garantita. Grazie ai suoi 7 siti produttivi e a una capacità produttiva superiore a 4.500 tonnellate all’anno, nel 2021, il Gruppo ha registrato un valore della produzione pari a 40 milioni di euro.
Barbara Ellero, partner e responsabile del private debt di Anthilia Capital Partners ha così commentato l’operazione: “Gruppo Del Pesce ha costruito negli anni una posizione di leadership nell’attività dell’allevamento ittico, implementando una forte strategiadi integrazione verticale, dalla riproduzione delle uova fino alla commercializzazione. Inoltre, la rete distributiva del Gruppo coinvolge grandi operatori della GDO e le scelte dei consumatori premiano l’offerta proposta dal Gruppo. Siamo molto soddisfatti di questo nuovo accordo e contenti di sostenere ancora una volta le imprese del nostro Paese che esprimono visione ed alta qualità, distinguendosi dalla concorrenza ed offrendoai consumatori dei prodotti garantiti.”
Pietro Lococo, fondatore e ceo del gruppo Del Pesce, a margine del perfezionamento dell’operazione, ha commentato: “Grazie al supporto finanziario di Anthilia,il gruppo Del Pesce avrà l’opportunità di realizzare il primo impianto italiano per l’allevamento di rombi e sogliole con tecnologia RAS, e di poter consolidare la propria posizionenel settore dell’acquacoltura italiana, sia per differenziazione di specie allevate che per quantità prodotte”
Il gruppo Del Pesce svolge la sua attività lungo le coste italiane con la massima attenzione all’ambiente, alla qualità dei mangimi e delle materie prime che li compongono, alle caratteristiche organolettiche delle carni, garantendo l’assenza al loro interno di antibiotici. Inoltre tra i propri obiettivi c’è l’innovazione intesa come ricerca in tecnologie avanzate e in sperimentazione di tecniche di produzione per nuove specie mai allevate in Italia, avvalendosi della collaborazione delle principali università italiane, e, dal mese di Luglio 2022, della università di Miami (USA), tra le maggiori al mondo nella ricerca di nuove specie,con cui ha sottoscritto un importante accordo. Nel Gruppo sono occupati circa 300 operatori con una quota rosa del 40%. Nel 2022 Del Pesce ha ottenuto il riconoscimento dal MIPAAF come Organizzazione di Produttori ( OP), e nell’interesse dei propri associati offre supporto specifico per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità, controllo della filiera e miglioramento del benessere animale. Ha scelto inoltredi trasformare la propria formagiuridica in SocietàBenefit con lo scopo di generare, parallelamente alla realizzazione di tutti i suoi progetti, impatti positivi sullepersone e sull’ambiente e creare valoresostenibile nel lungo periodo.
Quanto ad Anthilia, lo scorso giugno ha finanziato in direct lending la Metro.Ferr srl, società attiva nel settore delle manutenzioni e costruzioni delle infrastrutture di linee ferroviarie, metropolitane e tranviarie, con un prestito di 2,4 milioni di euro in scadenza nel dicembre 2027 dai fondi Anthilia BIT III, Anthilia BIT IV, Anthilia Eltif Economia Reale Italia e il mandato di gestione 8A+ Real Italy Eltif (si veda altro articolo di BeBeez e qui il comunicato stampa).
La Compagnia Holding ha agito in qualità di advisor finanziario, mentre gli aspetti legali sono stati curati dallo studio Hi.Lex – Avvocati Associati.
Sempre a giugno Anthilia sgr, tramite i fondi BIT III edEltif Economia Reale Italia, ha erogato un prestito da 6 milioni di euro in direct leding a sei anni (scadenza a marzo 2028) a favore di Caffaro Industrie spa, storica società attiva nei prodotti chimici di base e intermedi per la produzione di prodotti farmaceutici, fitofarmaci, vernici speciali e additivi per l’edilizia (si veda altro articolo di BeBeez e qui il comunicato stampa).
Anthilia è molto attiva nel direct lending. Per esempio lo scorso maggio, gli stessi fondi che hanno finanziato Caffaro hanno erogato insieme a BIT IV (sempre di Anthilia) un prestito da 19 milioni di euro al private equity tedesco Auctus Capital (si veda altro articolo di BeBeez) che ha utilizzato le risorse per finanziare l’acquisizione della maggioranza del produttore di nastri adesivi PPM Industries spa dalla famiglia Pellegrini. Operazione, quest’ultima, che era stata definita all’inizio di maggio (si veda altro articolo di BeBeez) e che ha visto il presidente e ad di PPM Matteo Pellegrini, esponente della famiglia venditrice, reinvestire per una minoranza mantenendo la guida dell’azienda. In precedenza, i fondi BIT III ed Eltif Economia Reale Italia avevano concesso con 8A+ Real Italy Eltif un prestito da 15 milioni di euro a favore di FAB, società pesarese leader in Italia nella realizzazione di componenti in laminato plastico e melaminico per l’arredamento, prevalentemente piani cucina, mensole, scrivanie, ante e pannelli decorativi (si veda altro articolo di BeBeez). Nel dettaglio, l’operazione prevede l’erogazione di due finanziamenti. Il primo, con scadenza dicembre 2027, è di 5 milioni e sarà integralmente erogato alla data del closing. Il secondo, con scadenza settembre 2028, è di 10 milioni e sarà erogato in due tranche: il 25% al closing, il restante 75% dopo sei mesi. In tutto, 8A+ Real Italy Eltif ha investito 2 milioni, mentre il resto è stato sottoscritto dai fondi Anthilia.
Ricordiamo anche che a giugno 2021 a giugno, Anthilia Capital Partners sgr per conto dei fondi Anthilia BIT III e Anthilia BIT IV Co-Investment Fund aveva sottoscritto un minibond da 7 milioni di euro che la casa editrice scientifica Edra aveva emesso e per il quale Sace aveva fornito una garanzia per il 90% dell’importo (si veda altro articolo di BeBeez). Giorgio Albonetti, il presidente della società, in quell’occasione aveva dichiarato a BeBeez che i proventi del minibond sarebbero appunto stati “impiegati per sostenere la crescita organica di Edra, tramite investimenti nello sviluppo dei progetti digitali, nuove banche dati, nuove piattaforme e-commerce e per l’erogazione della formazione online. Inoltre, serviranno a supportare la crescita nei paesi dove l’azienda è presente, vale a dire Spagna, Polonia, Usa, Messico e Portogallo“.