Equita Private Debt Fund II, il secondo fondo di private debt targato Equita Group e gestito da Equita Capital sgr, specializzata nella gestione di asset alternativi, ha annunciato ieri un quarto closing della raccolta che porta il totale degli impegni a 178,5 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa), dopo il terzo closing a 148,5 milioni di euro di cui si legge nella Relazione semestrale al 30 giugno (pag. 22), il secondo closing a 131,5 milioni di euro annunciato lo scorso maggio (si veda altro articolo di BeBeez) e il primo closing a 100 milioni annunciato di metà settembre 2020 (si veda altro articolo di BeBeez). La raccolta del fondo EPD II era partita nell’ottobre 2019 (si veda altro articolo di BeBeez). L’obiettivo finale resta di 200 milioni, con un hard cap di 250 milioni.
A questa nuova fase di raccolta da 47 milioni di euro complessivi hanno partecipato nuovi investitori, tra i quali spiccano importanti enti previdenziali quali Enpam e Inarcassa. Alla prima fase della raccolta del secondo fondo avevano partecipato in maniera significativa i sottoscrittori del primo fondo, con in testa il Fondo Italiano d’Investimento, a cui si sono aggiunti altri primari soggetti istituzionali, tra cui l’European Investment Fund. A questi investitori, nella seconda fase di raccolta da 31,5 milioni, si erano aggiunti un primario gruppo assicurativo italiano e un importante fondo pensione nazionale
Equita Capital sgr era stata lanciata da Equita Group un anno fa (si veda altro articolo di BeBeez). Il primo fondo, Equita Private Debt Fund, era stato invece lanciato nel 2016 ed era stato gestito in delega da Equita sim per conto di Lemanik Asset Management sa sino a quando poi è stata lanciata l’sgr, a cui è stata quindi trasferita la gestione. Tra il 2016 e il 2017 Equita Private Debt Fund aveva poi raccolto 100 milioni di euro.
Andrea Vismara, amministratore delegato di Equita, ha commentato: “Con questo nuovo closing il fondo EPD II conferma la sua attrattività per casse previdenziali, fondazioni, fondi pensione ed assicurazioni. Il nostro obiettivo è costruire un rapporto di lungo periodo con investitori istituzionali di questo calibro, che sono investitori ripetitivi nell’asset class”.
Paolo Pendenza, responsabile delle attività di private debt di Equita Capital sgr, ha commentato: “Rispetto al primo fondo lanciato nel 2016, EPD II presenta una dimensione significativamente superiore e una base di investitori più solida e diversificata, a dimostrazione di quanto le competenze del nostro team di gestione vengano apprezzate sul mercato”.
In parallelo alle attività di fundraising, Equita ha continuato la sua attività d’investimento e di deal sourcing, portando il totale investito già a circa 57 milioni di euro (32% dei capitali impegnati a oggi), con evidenti benefici in termini di ritorno per gli investitori, in linea con il target di rendimento del 10% annuo.
Al pari del primo fondo di private debt di Equita, anche il secondo investe prevalentemente in finanziamenti senior unitranche e subordinati a supporto di operazioni di private equity, con scadenze comprese tra 5 e 7 anni e ammortamento bullet. Anche il ritorno obiettivo è in linea con quello del primo fondo, oggi totalmente investito e che vanta un rendimento atteso lordo pari a circa 9,5%.
Il fondo, peraltro, aveva iniziato a investire prima ancora di annunciare il primo closing attraverso una linea di warehousing completando due investimenti di tipo subordinato che sono poi stati trasferiti al fondo. L’unico investimento noto di questi cinque è quello condotto nel giugno 2020 in uno strumento strutturato emesso a supporto del buyout della società attiva nell’automazione industriale Crippa spa da parte di un club deal di investitori organizzato da Astraco srl (si veda altro articolo di BeBeez).
L’ultimo investimento è stato condotto la scorsa estate e, come si legge Relazione semestrale al 30 giugno (pag. 22), è stato relativo a “un’azienda leader nel settore dell’economia circolare, focalizzata sul riciclo ed impiego della carta e della plastica”. La descrizione potrebbe coincidere con quella del gruppo Relife, che proprio lo scorso agosto ha annunciato il passaggio del controllo al nuovo Fondo Infrastrutture Sostenibili di F2i sgr, con Xenon Private Equity che manterrà una quota di minoranza insieme agli imprenditori (si veda altro articolo di BeBeez). Lo scorso luglio ReLife aveva collocato un bond da 265 milioni di euro, sottoscritto interamente dal fondo europeo di debito di Pemberton Asset Management (si veda altro articolo di BeBeez). II proventi del bond sono serviti in parte a finanziare l’acquisto del 100% di General Packaging, una delle principali realtà italiane nella produzione di fogli e scatole di cartone ondulato, realizzate per oltre l’80% da carta riciclata, e del gruppo Plastipoliver, specializzato nel recupero e nel trattamento di materiali plastici.
Non è invece stato sottoscritto dal fondo di private debt, ma direttamente dalla capogruppo Equita, l’investimento annunciato lo scorso novembre 2020 in un bond subordinato emesso a supporto del buyout di LMA, azienda produttrice di componenti metallici complessi per il settore aerospaziale, condotto da un club deal di investitori organizzato da Orienta Partners (si veda altro articolo di BeBeez). Nel dettaglio, Equita Capital sgr ha strutturato lo strumento, Equita stessa lo ha sottoscritto in parte e in parte lo ha sindacato a terzi investitori.
A ottobre 2019, invece, era stato condotto l’ultimo investimento del primo fondo di private debt. Aksìa aveva infatti comprato Primo Group da ArchiMed, con Equita Private Debt Fund che aveva coinvestito in Primero un milione di euro per una quota di minoranza e che aveva finanziato l’acquisizione, sottoscrivendo un bond subordinato da 7 milioni di euro, a un tasso dell’8% (si veda altro articolo di BeBeez). Contestualmente Primo Group aveva comprato la maggioranza di Medidental, società che gestisce la catena di poliambulatori a marchio OasiMedica, dal socio fondatore Claudio Semperboni, che ha mantenuto un ruolo operativo e una quota di minoranza. L’intera operazione è stata finanziata anche con un prestito senior fornito da Banca Ifis. A seguito di tale aggregazione il gruppo conta oggi oltre 90 cliniche.
Equita è la principale banca d’investimento indipendente in Italia. La capogruppo Equita Group, quotata oggi sul segmento Star di Borsa Italiana, dopo un’ipo all’Aim nel novembre 2017 (si veda altro articolo di BeBeez), vede nel suo azionariato i propri manager e dipendenti (con circa il 54% del capitale). Il gruppo ha annunciatolo scorso luglio 2020 l’acquisizione del 70% di KFinance, nota società di consulenza finanziaria indipendente italiana specializzata nell’m&a advisory (si veda altro articolo di BeBeez).
Equita Capital sgr lo scorso giugno insieme a Cordusio sim, boutique del gruppo Unicredit dedicata al wealth management, ha lanciato Equita Smart Capital Eltif, un fondo di private equity focalizzato sulle pmi italiane e conforme alla regolamentazione dei PIR alternativi con un obiettivo di raccolta di 140 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
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