Esattamente tre anni dopo un primo minibond quinquennale da 2,5 milioni (si veda altro articolo di BeBeez), la media company italiana Freeda (AG Digitial Media spa) ha emesso un nuovo prestito obbligazionario sempre di durata quinquennale da un milione di euro, sottoscritto come tre anni fa interamente da Unicredit con una garanzia rilasciata dal Fondo di Garanzia per le PMI del MCC (si veda qui il comunicato stampa).
Il minibond è del tipo ESG-linked. E infatti, a fronte del riconoscimento da parte di Unicredit di una premialità nella forma di una riduzione del tasso cedolare al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità prefissati al momento dell’emissione del prestito obbligazionario, Freeda si è impegnata sul fronte ambientale ad approvvigionarsi di energia elettrica interamente da fonti rinnovabili. Sul fronte sociale, l’azienda intende partire perseguire un impatto rilevante sulle nuove generazioni e sulla società allargata con attività di formazione interna su tematiche legate alla sostenibilità, mentre in ambito governance ha deciso di trasformare il proprio Public status legale in società benefit, affiancando finalità sociali e ambientali alle ordinarie finalità di profitto. Tutte azioni volte a consolidare le performance di sostenibilità di Freeda, anche in virtù dell’ambizione dell’azienda di raggiungere la certificazione B Corp.
NATIVA ha supportato Freeda come Sustainability Advisor dell’operazione. Freeda è stata poi assistita sul piano legale da Molinari Agostinelli, mentre Legance – Avvocati Associati ha affiancato Unicredit.
Nel 2019 il minibond allora sottoscritto da Piazza Gae Aulenti era destinato a sostenere la media company nel suo percorso di crescita, nello sviluppo aziendale e nell’espansione all’estero, anche con il lancio del brand Freeda nel Regno Unito e in altri mercati strategici di matrice anglosassone (si veda altro articolo di BeBeez). Non a caso il minibond era stato sottoscritto contestualmente al round da 15 milioni di euro guidato dal fondo di venture capital francese Alven, e a cui avevano partecipato anche Endeavor Catalyst e DVR Capital. Alven aveva così dato seguito all’impegno a supporto della società dopo il round da 10 milioni di dollari chiuso nel maggio 2018 e al quale aveva partecipato anche Rancilio Cube (si veda altro articolo di BeBeez). Al round avevano partecipato anche U-Start (piattaforma italiana che organizza club deal di family office e investitori privati su startup e scaleup, in coinvestimento con i principali fondi di venture internazionali, si veda qui il commento dell’ad di U-Start, Andrea Colombo, sul settore) e altri partner strategici già presenti nel capitale della media company e che hanno confermato il loro impegno.
Stavolta l‘obiettivo primario per l’azienda è la crescita di Freeda Platform, la piattaforma di marketing, dati e creatività, in grado di ascoltare e interagire con i Millennials e la Gen Z, rivolta ai brand che vogliono diventare rilevanti per un pubblico under 35. Inoltre, Freeda intende sfruttare le ultime risorse ricevute per consolidare il percorso intrapreso con NATIVA, in qualità di Sustainability Advisor, per raggiungere obiettivi in ambito ESG.
Ricordiamo che Freeda è stata fondata nel 2016 da Gianluigi Casole e Andrea Scotti Calderini. Attiva sui social, oltre che in Italia anche in UK, Spagna e America del Sud, distribuisce online contenuti originali, trattando i temi dell’inclusione e della diversity. La società non pubblica appunto tramite il suo sito bensì attraverso le omonime pagine Facebook e Instagram, dove pubblica brevi video, clip, instant articles, card, gif e interviste. Si rivolge a un pubblico di 3 milioni di donne, prevalentemente di Millennials tra i 18 e i 34 anni, e vanta 24 milioni di visitatori unici mensili.
Scotti Calderini, CEO di Freeda, ha commentato: “Freeda è un mondo in continua evoluzione grazie a un ascolto costante della community e delle imprese, attraverso la tecnologia. Il sostegno di partner solidi come Unicredit è fondamentale per irrobustire la nostra infrastruttura – penso in particolar modo a Freeda Platform che offre ai brand uno strumento innovativo per parlare in presa diretta ai target più giovani – ma anche per non perdere di vista obiettivi irrinunciabili per una crescita equilibrata e inclusiva”.
Marco Bortoletti, Regional Manager Lombardia di Unicredit, ha aggiunto: “Siamo molto contenti di sostenere i progetti di sostenibilità e consolidare la nostra relazione con un partner innovativo come Freeda con cui abbiamo già strutturato un minibond poco più di un anno fa. Attraverso lo strumento del minibond, segmento in cui UniCredit è leader in Italia, mobilitiamo importanti risorse a favore delle Pmi italiane e lombarde, incoraggiando e agevolando la transizione del nostro sistema imprenditoriale verso forme alternative di finanziamento degli investimenti. I numeri in Lombardia sono gratificanti, come testimoniato dai circa 130 milioni di euro in termini di volumi complessivi sottostanti alle emissioni di questo strumento di capital market da parte di 23 aziende lombarde”.
Quanto a Unicredit, la sua attività sui minibond prosegue spedita, in particolare quelli legati alla sostenibilità ambientale. Un paio di settimane fa, Piazza Gae Aulenti ha sottoscritto interamente un prestito obbligazionario con durata quinquennale da 1,5 milioni di euro emesso da Eudata Srl SB, boutique digitale che opera con grandi brand nazionali e internazionali nell’ambito del customer engagement sviluppando soluzioni per la gestione della clientela, finalizzato a sostenere i suoi ambiziosi piani di crescita e di investimenti (si veda altro articolo di BeBeez). In precedenza, Unicredit aveva sottoscritto per intero un minibond da 3,5 milioni di euro a 5 anni emesso Pianetel spa, operatore indipendente di telefonia fissa e mobile con un’offerta di servizi voce, internet e dati servizi clou. Il minibond servirà a sostenere gli ambiziosi piani di crescita e di investimenti della società, oltre ad agevolare l’incremento del rating di sostenibilità (si veda altro articolo di BeBeez). Attraverso la sottoscrizione di un altro minibond da 6 milioni euro a 5 anni, a sostegno del piano di investimenti 2021-2025 della società, Unicredit ha sostenuto la MV Extrusion spa, facente parte del gruppo pugliese MV Line specializzato nella lavorazione dell’alluminio e nei sistemi per persiane (si veda altro articolo di BeBeez). In precedenza, invece, Unicredit aveva sottoscritto altri bond come quello di 3 milioni di euro emesso dal gruppo toscano della chimica Nuova Solmine (si veda altro articolo di BeBeez), il minibond sostenibile da 1,6 milioni di euro emesso da Perrella Distribuzione; società specializzata nel la fornitura di prodotti alimentari per tutti i settori della ristorazione (si veda altro articolo di BeBeez); quello di Syneos, capogruppo di Ergon che gestisce i marchi Despar e Altasfera per la Sicilia oltre al marchio ARD Discount, che ne ha collocato un altro da 2,5 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez); e quello di Cef Publishing, specializzata nel settore editoriale e nella progettazione e realizzazione di prodotti per formazione a distanza, che invece ha collocato un sustainability-linked da 2,5 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).