Alkemy, il primo digital enabler italiano nato alla fine del 2012 che opera per migliorare la posizione di mercato e la competitività delle grandi e medie aziende, quotato a Piazza Affari sul segmento Star, ha siglato un accordo con il gestore di fondi di private equity Metrika sgr, guidato da Marco Giuseppini e Nicola Pietralunga. Obiettivo: essere un partner strategico per lo sviluppo digitale delle società industriali nel portafoglio della sgr (si veda qui il comunicato stampa).
Alkemy aveva già supportato il gestore nell’ambito di una operazione attraverso la struttura dedicata al private equity. Lo scorso novembre 2022, infatti, Alkemy aveva agito da advisor alla sgr per gli aspetti di business e strategici nell’acquisizione della maggioranza di Sefo, che produce componenti e accessori di alta gamma per moto ad alte prestazioni e da corsa (si veda altro articolo di BeBeez). Grazie a questo nuovo accordo, le società industriali nel portafoglio di Metrika potranno dunque avvalersi dei servizi di digitalizzazione di Alkemy con l’obiettivo di sviluppare il loro potenziale digitale sia sugli elementi di front-end (modalità di ingaggio e conversione della clientela) sia sugli elementi di back-end (gestione ed efficientamento dei processi interni).
“Siamo felici che un player come Metrika ci abbia rinnovato la sua fiducia, dandoci la possibilità di estendere la nostra collaborazione”, ha commentato Duccio Vitali, ad di Alkemy. “Poter affiancare le società in portafoglio vuol dire per noi contribuire attivamente alla loro crescita analizzandole dall’interno, migliorando processi e approccio al mercato attraverso tutte le leve del digitale. Digitalizzare il business significa quindi riuscire a creare valore nel lungo periodo sia all’interno dell’azienda sia per gli azionisti del fondo”.
Fedele a questo punto di vista, Alkemy a inizio febbraio di quest’anno ha lanciato una divisione per supportare la strategia dei fondi e lo sviluppo delle partecipate mediante il digitale.
“Metrika è impegnata nel portare avanti il tema della sostenibilità e più in generale il miglioramento e la misurabilità di tutti gli aspetti ESG delle società industriali presenti e future del proprio portafoglio”, ha commentato Marco Giuseppini, ad di Metrika. E ha aggiunto: “riteniamo che il tema dello sviluppo del full potential digitale sia da ritenersi sempre di più un fattore critico di successo. Per questo riteniamo importante poter contare sul supporto di un player come Alkemy”.
“Già nel portafoglio di Metrika, abbiamo rilevato che anche le società di natura industriale quando si trovano a cogliere le opportunità rivenienti dal digitale per migliorare il loro posizionamento competitivo presentano tassi di crescita a doppia cifra sia dei fatturati che della marginalità”, ha concluso Nicola Pietralunga, managing partner di Metrika.
Metrika sgr è molto attiva. Oltre alla già citata acquisizione del controllo di Sefo, a fine ottobre la sgr ha rilevato la maggioranza di CMC, azienda barese specializzata nelle piattaforme aeree modello ragno. Giuseppe Moretti ha assunto il ruolo di head of operations di CMC, mentre Alessandro Mastrogiacomo è diventato l’amministratore delegato (si veda altro articolo di BeBeez).
L’sgr ha chiuso la raccolta del suo primo fondo di private equity a quota 150 milioni di euro nel dicembre 2021 (si veda altro articolo di BeBeez). Il fondo ha già investito nell’ottobre 2020 in Allegrini, azienda chimica di Grassobbio (Bergamo) che produce detergenti professionali e cosmetici (si veda altro articolo di BeBeez). Successivamente, nell’aprile 2021, il fondo ha investito in Robor, società di Quinto di Treviso (Treviso) attiva nella progettazione, produzione ed assemblaggio di macchinari e impianti completi d automatici per la produzione di pannelli isolanti (si veda altro articolo di BeBeez). Infine lo scorso gennaio il fondo ha acquisito la maggioranza di Proterm, azienda specializzata nei trattamenti termici dei metalli (sia grezzi che lavorati) e delle lavorazioni complementari (si veda altro articolo di BeBeez).
Alkemy invece è nata dall’unione di più soci: i fondatori che hanno ideato il progetto sono Duccio Vitali, Matteo De Brabant e Riccardo Lorenzini, e altri soci imprenditori che gradualmente sono entrati a far parte dell’azionariato sino alla quotazione prima all’Aim Italia e poi il passaggio allo Star. Tra gli investitori c’è StarTIP (Tamburi Investment Partners) con il 7,576%.
La storia di Alkemy è un progetto di aggregazione industriale partito dall’idea di riunire tutte le eccellenze del digitale in Italia, per aiutare le imprese e i clienti in un percorso di valorizzazione dei propri asset e del proprio business. La società ha chiuso il 2022 con risultati preliminari che indicano 105 milioni di euro di ricavi (dai 95,2 milioni del 2021), un ebitda rettificato di 11,7 milioni (da 10,5 milioni) (si veda qui il comunicato stampa).