Masi Film, società produttrice di film, serie TV e spot pubblicitari fondata da Massimiliano Di Lodovico che ne è anche presidente e amministratore delegato, ha accolto nel suo azionariato due nuovi soci: Aliante Industrial (società di investimento appartenente al gruppo Aliante Partners), e la Indigo Film. Nell’ambito dell’accordo, Masi Film ha annunciato che nei prossimi 24 mesi realizzerà nuovi progetti in Italia e all’estero per un investimento di circa 80 milioni di euro (scarica qui il comunicato stampa).
Più nel dettaglio, Aliante è entrata con una quota del 25%, mentre Indigo, che ha prodotto opere come La Grande Bellezza, La ragazza del Lago e Il Divo, ha sottoscritto l’11%.
Nata nel 2013, Masi Film ha realizzato in pochi anni numerose produzioni che hanno ottenuto un ottimo riscontro da parte di pubblico e critica, tra cui il cortometraggio Il turno di notte lo fanno le stelle di Edoardo Ponti, premiato per la Miglior regia al Tribeca Film Festival di Robert De Niro, con un Nastro d’Argento ed entrato nella short list dei Premi Oscar 2013; un David di Donatello e un Nastro d’Argento per La Voce Umana di Edoardo Ponti con Sophia Loren e un Nastro per Razza Bastarda di Alessandro Gassmann. Tra i progetti più recenti, Mucho Mas, documentario sulla vita di Gianluca Vacchi, prodotto con Amazon e uscito su Prime video in oltre 240 Paesi e Tapirulàn, opera prima alla regia di Claudia Gerini.
Di Lodovico ha spiegato: “Questa compagine societaria, che abbiamo immaginato come un tridente, è la premessa di una crescita stabile non solo in Italia ma anche oltreconfine. Il Cinema per Masi Film non è solo passione ma soprattutto l’opportunità di dare lustro al cinema italiano nel mondo come fu in passato. Ol cinema è un settore strategico a livello nazionale, che vede un interesse crescente delle major internazionali a collacorare con produttori italiani. La strategia di Masi Film sarà investire sia su progetti nazionali ed internazionali che su nuovi talenti ancora da scoprire, continuando a credere che il cinema possa attrarre varie generazioni per la sua forza comunicativa unica”.
Paolo Righetto, co-fondatore del Gruppo Aliante, ha aggiunto: “Il cinema italiano negli anni ha formato intere generazioni, penso ad esempio ai film di Federico Fellini, creando le basi per la crescita culturale a livello internazionale. Investiamo in una forma d’arte nobile per dare il nostro contributo al mondo della cultura, il vero strumento tramite il quale un Paese può prosperare. Entriamo in un nuovo settore di investimento strategico quale il Cinema italiano al fianco di giovani talenti e produttori di esperienza e comprovata serietà cui offrire le nostre competenze”.
Aliante Industrial è un investitore industriale finanziario di lungo termine che supporta le proprie aziende nello sviluppo internazionale con un focus particolare sul Nord America (Canada ed USA). Negli ultimi 20 anni Aliante ha investito con successo in oltre 40 aziende industriali con l’intento di favorirne lo sviluppo sia per linee interne che per acquisizioni mirate in Europa e nel Nord America. I settori in cui ha investito sono collegati alle eccellenze del Made in Italy tra cui Agroalimentare e Design.
Tra le ultime operazioni, lo scorso settembre scorso Aliante Equity Tre, il più recente veicolo di private equity lanciato da Aliante Partners, ha annunciato l’acquisizione delle attività nel vetro per interni (interior glass business IGS) di Dormakaba (si veda altro articolo di BeBeez), con l’obiettivo di creare un leader mondiale nella produzione di accessori per l’interior glass system e partizioni divisorie smontabili per ufficio, sfruttando così i punti di forza della società e la possibilità di interagire con successo con le altre aziende parte del portafoglio di Aliante. Aliante ha infatti già costruito una piattaforma industriale globale composta da diverse società appartenenti al settore design & furniture, come Muraflex e Mangini (attive nel segmento healthcare) e la trevigiana Faram 1957 (attiva nel business dei vetri da inteno con una presenza globale), quest’ultima acquisita nel 2014 in sede di asta fallimentare presso il Tribunale di Treviso, che offrono opportunità commerciali e di integrazione verticale. Faram lo scorso gennaio ha anche acquisito il 70% di Giampi, con sede a Fontanelle (Treviso), specializzata nelle lavorazioni meccaniche in acciaio e alluminio e operativa, in particolare, nei rivestimenti architettonici in vetro e acciaio (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo che nel 2013 Aliante Equity 3 aveva raccolto 100 milioni di euro, ma un anno fa Aliante Partners si è assicurata un investimento da 160 milioni di euro da parte del big del mercato secondario Pomona Capital (si veda altro articolo di BeBeez). L’investimento è strutturato in due linee di preferred equity, di cui una intende offrire la possibilità agli attuali azionisti del veicolo (tra i quali si conta BMO Private Equity Trust, ex F&C PrivateEquity Trust plc, parte di BMO Global Asset Management) di liquidare le rispettive quote, mentre l’altra va a finanziare add-on da parte delle quattro aziende in portafoglio al veicolo.
Il fondo finora ha investito, oltre che in Muraflex e Mangini e in Faram, anche in Morato Pane, la seconda azienda italiana per volumi prodotti nella panificazione confezionata dopo Barilla; nel produttore di pasta Armando De Angelis; nel produttore di aceto Acetificio Carandini Emilio, poi ceduto a Prad srl del gruppo Pradelski e nella casa vinicola Contri Spumanti.
Quest’ultima nel maggio 2021 aveva ottenuto un finanziamento da un pool di banche formato da Crédit Agricole FriulAdria (Mandated Lead Arranger e Banca Agente),Unicredit (Mandated Lead Arranger) e Banca del Veneto Centrale, Cassa Centrale Banca, Banco BPM e Deutsche Bank (tutte arranger). Il prestito è servito, da un lato, alla società per ampliare il nuovo stabilimento di Cazzano di Tramigna, da cui conseguiranno un significativo aumento della capacità produttiva (più 30 milioni di bottiglie annue) e importanti risparmi sui costi di produzione e, dall’altro, a sostenere la famiglia Contri nel riacquisto della maggioranza della società da Aliante, che rimarrà comunque presente nella compagine sociale.La riduzione delle quote di Aliante è contestuale all’entrata nella compagine sociale della Cantina di Carpi e Sorbara e della Cantina di S. Croce, specializzate nella produzione di Lambrusco e Pignoletto, che hanno affiancato la cooperativa agricola Agrintesa,già presente in qualità di socio, la quale ha ulteriormente incrementato la propria partecipazione.
A fine 2021 Aliante ha poi ceduto la sua quota in Contri, poco meno del 15%, al fondo Finance for Food One di Hyle Capital Partners (si veda altro articolo di BeBeez).