Asterion Industrial Partners, fondo di private equity spagnolo focalizzato sulle infrastrutture e fondato dall’ex numero uno di Endesa Europa, Jesu’s Olmos, alla scadenza il primo ottobre scorso dell’opa lanciata attraverso il veicolo Marbles su Retelit, ha raggiunto il 94,995% del leader italiano indipendente nella fornitura all’ingrosso di servizi di connettività su fibra ottica, sinora quotata a Piazza Affari sul segmento Star. I risultati definitivi dell’offerta sono stati resi noti dalla stessa Retelit (si veda qui il comunicato stampa). Il dato definitivo è solo di poco superiore a quello preliminare del 94,68% comunicato pochi giorni fa, alla chiusura dell’opa (si veda altro articolo di BeBeez).
Intesa Sanpaolo, intermediario incaricato del coordinamento dell’opa dopo la riapertura dei termini (la scadenza originaria era fissata per il 17 settembre), ha infatti comunicato che sono state portate in adesione all’offerta 42,3 milioni di azioni, pari al 36,2% delle azioni oggetto dell’offerta e al 25,8% del capitale sociale dell’emittente (che è composto solo da azioni ordinarie). Tenuto conto delle altre azioni detenute da Asterion e acquistate successivamente ( e delle azioni proprie), il fondo è arrivato a sfiorare il 95% del capitale di Retelit. E’ pertanto confermato l’obbligo di sell-out da parte dell’offerente delle rimanenti azioni in circolazione di Retelit, operazione preliminare al delisting da Borsa Italiana della società di telecomunicazioni.
Ricordiamo che l’opa era stata riaperta dal 27 settembre al 1° ottobre per dare la possibilità a ulteriori azionisti di aderire e di raggiungere così il 66,7% del capitale raccolto, in modo tale da far scattare il premio previsto e portare il corrispettivo offerto da 3 a 3,1 euro per azione (si veda altro articolo di BeBeez). Alla precedente scadenza dell’opa, infatti, le adesioni all’offerta avevano portato Marbles a controllare il 64,72% del capitale della società, una percentuale molto superiore alla condizione soglia, che il 14 settembre era stata abbassata dal 66,67 al 50% del capitale più una azione, ma ancora distante da quel 66,7% che era stato mantenuto come obiettivo da raggiungere per concedere agli aderenti un aumento del corrispettivo rispetto a quello già ritoccato al rialzo, sempre il 14 settembre, a 3 euro per azione (si veda altro articolo di BeBeez) dai 2,85 euro dell’offerta originale, che era stata annunciata il 29 maggio (si veda altro articolo di BeBeez) e che poi era partita il 26 luglio (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo che Asterion era salito a circa il 29% della società nel febbraio scorso (si veda altro articolo di BeBeez), dopo averne rilevato una prima quota del 24,1% nell’ottobre 2020 (si veda altro articolo di BeBeez) dai due gestori di fondi Axxion (lussemburghese) e Frankfurter (tedesco), cui facevano capo rispettivamente il 9,99% e lo 0,24% di Retelit. Contestualmente Marbles aveva anche firmato con Athena Capital Fund (gestore di fondi che fa capo al finanziere italiano Raffaele Mincione), Oak Tree srl e la finanziaria bergamasca Pilota srl l’acquisto per 49,7 milioni dell’intero capitale di Fiber 4.0, che deteneva il 13,86% di Retelit. Oggi il fondo pagherà agli azionisti che hanno portato le azioni in adesione all’opa il corrispettivo integrato con quello adizionale, per un importo complessivo di 3,10 euro per azione.
Il pagamento viene cofinanziato da un gruppo di coinvestitori che si sono affiancati ad Asterion. Ricordiamo che Marbles spa è controllata al 100% dalla spagnola Lesod spv 2020, che a sua volta fa capo a Marble HoldXo Limited, società di diritto inglese a sua volta detenuta al 100% dalla britannica Marble TopCo Limited. Quest’ultima a sua volta è interamente detenuta da Asterion Industrial Infra Fund I. Ma immediatamento prima del pagamento è stabilito che investano in Marble HoldCo, al fianco di Marble TopCo, i fondi Halifax Regional Municipality Master Trust, KTCU HL Infrastructure Master Fund LP, Hamilton Lane Infrastructure Fund Holdings-2 LP, Municipal Employees’ Retirement System of Michigan, RMSO3 e NPSSF Debt Co 3 sarl ed, eventualmente, altri investitori dei fondi Asterion, o società a loro affiliate. Inoltre, Clearway Capital Advisor GmbH, società d’investimento tedesca fondata e controllata da Gianluca Ferrari, attualmente membro del cda di Retelit, potrà, a determinate condizioni, investire in Marble HoldCo. Infine, il secondo fondo costituito e gestito da Asterion, vale a dire Asterion Industrial Infra Fund II, prenderà parte all’operazione sottoscrivendo, tramite un proprio veicolo, azioni con diritto di voto di Marble HoldCo prima della data di pagamento del corrispettivo dell’opa su Retelit.
Costituita nel 1999 e quotata a Piazza Affari dall’inizio degli anni 2000, Retelit offre ai propri clienti, che vanno dalle grandi società di tlc alle piccole e medie imprese, una combinazione tra accesso, connettività B2B e servizi ICT di telecomunicazioni. Grazie anche ad acquisizioni come quella di Partners Associates del 2019 (si veda altro articolo di BeBeez), ha visto raddoppiare nel 2020 i ricavi a 165,2 milioni dagli 83 di fine 2019, generando un ebitda di 54,2 milioni, mentre nel primo trimestre 2021 i ricavi hanno toccato quota 38,7 milioni dai 24,4 dello stesso periodo del 2020 (si veda qui la presentazione agli analisti). Nel primo semestre 2021 la società ha poi conseguito ricavi e proventi operativi per 84 milioni; un ebitda di 24,1 milioni; un utile netto di 1,4 milioni; un indebitamento finanziario netto di 146,5 milioni (si veda qui il comunicato stampa). Il piano industriale 2021-2025 prevede per il 2021 ricavi tra 173 e 188 milioni di euro, che saliranno a 234-248 milioni nel 2025, con l’ebitda che passerà dai 54-64 milioni alla fine di quest’anno a 88-94 milioni a fine 2025 (si veda qui la presentazione agli analisti dei risultati semestrali).