Torna calda l’asta per Covisian, multinazionale che offre tecnologie e servizi avanzati di gestione dei rapporti con i clienti (essenzialmente contact center), controllata al 55% dal fondo Aksìa Capital IV.
Lo riferisce Il Sole 24 Ore, secondo il quale il processo di vendita, gestito dall’advisor internazionale Baird, che si era bloccato nel 2020 a causa dello scoppio della pandemia, ora è ripartito e tra i pretendenti rientrano un gruppo industriale e vari fondi di private equity, tra i quali si dice il francese Capza, che nel maggio scorso ha rilevato in Italia il gruppo Eidosmedia da Hg Capital (si veda altro articolo di BeBeez). In Italia, Capza possiede inoltre una quota di minoranza in Monviso, il gruppo produttore di fette biscottate e grissini a marchio Panmonviso, acquisita nel gennaio 2018 al fianco di Cerea Capital II e di Céréa Mezzanine (si veda altro articolo di BeBeez).
Covisian, che ha sede a Vimercate in provincia di Milano, è nata su iniziativa di Aksìa, che ha creato una piattaforma di consolidamento: alla fine del 2015 il fondo aveva infatti rilevato il controllo delle due società Contacta e Visiant Contact, in seguito integrate in una singola realtà, nella quale i precedenti titolari hanno reinvestito per il restante 45% (si veda altro articolo di BeBeez).
Covisian da allora è cresciuta velocemente a colpi di acquisizioni. Nel novembre 2019 aveva comprato quattro società controllate del gruppo Avanza dedicate alla gestione dei clienti in Spagna e Colombia: Unitono Contact Center, Uniglobal Insurance Mediation, Avanza Colombia e Avanza Assicurazione. Inoltre, GSS aveva acquisito la business unit Bpo di Avanza, che gestisce processi transazionali e attività di back office che generano valore in termini di qualità della relazione con il cliente (si veda altro articolo di BeBeez). L’operazione era stata condotta da Covisian tramite la sua controllata spagnola Grupo GSS, acquisita nel febbraio 2019 (si veda altro articolo di BeBeez). L’operazione era stata finanziata da Equita, che aveva sottoscritto un prestito obbligazionario subordinato emesso da Sparta 60, veicolo di investimento che controlla Covisian.
Non a caso i numeri del bilancio 2020 sono notevolmente più importanti di quelli del 2019, con un valore della produzione di 337 milioni di euro (da 267,9 milioni nel 2019), ricavi netti per 331 milioni (da 261,2 milioni), un ebitda di 21,8 milioni (da 8 milioni) e un debito finanziario netto di 52,8 milioni (da 55,8 milioni)(si veda qui l’analisi Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
In precedenza, nell’aprile 2018, Covisian aveva comprato anche RBS-Retail Banking Services srl, società specializzata nel customer management per i servizi finanziari con sedi a Roma e Milano (si veda altro articolo di BeBeez). Prima ancora, nel novembre 2017, Covisian aveva acquisito l’88% di Vivocha, azienda italiana specializzata in sistemi digitali per il Crm, rilevandola dal gruppo canadese Enghouse e dai fondi di Principia sgr e di Vertis sgr, che nel settembre 2012 avevano capitalizzato la startup (si veda altro articolo di BeBeez). Nel novembre 2016 Covisian aveva invece comprato l’intero capitale della società di recupero crediti CSS spa, con l’amministratore delegato di CSS, Gianni Amprino che aveva reinvestito in Covisian, mantenendo la guida di CSS nel ruolo di ad (si veda altro articolo di BeBeez). E nel luglio 2016, infine, Italiaonline aveva ceduto a Covisian il business di directory assistance 1254 (si veda altro articolo di BeBeez). Covisian ha inoltre comprato Telesurvey, a sua volta specializzata in CRM.
Covisian è una delle società in portafoglio a investitori di private equity
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