F2i sgr è arrivato a raccogliere i primi 700-800 milioni di euro del suo quinto fondo su un obiettivo di 1,5 miliardi con un hard cap di 2 miliardi. Lo riferisce l’agenzia di stampa Radiocor. La raccolta era iniziata lo scorso autunno (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo che il capitale dell’sgr, guidata dall’amministratore delegato Renato Ravanelli, è detenuto da 19 soci che comprendono le principali fondazioni italiane di origine bancaria, primari istituti di credito, Casse di previdenza, fondi pensione, asset manager e fondi sovrani. In particolare, Cassa Depositi e Prestiti detiene una quota del 14,01% del capitale e seguono poi Unicredit (9,99%), Intesa Sanpaolo (9,99%), Ardian (8,4%, attraverso ASF Como Holding Ltd), Cariplo (7,28%), GCM Grosvenor-NPS Infrastructure (6,72%), Beijing Hanguang Investment Corp (6,72%), Inarcassa (6,33%), Cipag (Cassa dei geometri e liberi professionisti, 5,04%), Cassa Forense (4,01%) Enpam (4,01%), CR Torino (3,36%), Compagnia di San Paolo (3,35%), Fondazione CR Cuneo (2,52%), Fondazione CR Lucca (2,24%) e altri azionisti minori per il restante 6,03%.
F2i è attualmente in raccolta anche per il quarto fondo, battezzato Fondo Ania F2i, dedicato alle infrastrutture italiane, quello finanziato dalle compagnie assicurative associate ad Ania (Associazione nazionale tra le imprese assicuratrici) che ha effettuato il primo closing a quota 320 milioni di euro lo scorso febbraio 2020 con un obiettivo di raccolta di 500 milioni (si veda altro articolo di BeBeez).
Il Terzo fondo aveva invece chiuso la raccolta a 3,6 miliardi di euro nel novembre 2018 (si veda altro articolo di BeBeez).Nel complesso, gli investitori italiani ed esteri già presenti nel primo fondo avevano infatti deciso di reinvestire nel terzo fondo risorse per circa 1,74 miliardi di euro. A tali risorse si era affiancata la nuova raccolta, proveniente da primari investitori esteri, tra cui fondi previdenziali, fondi sovrani, fondazioni di origine bancaria, compagnie di assicurazione e gestori patrimoniali. In particolare tra questi ultimi PSP Investments, uno dei maggiori fondi pensione canadesi aveva sottoscritto la nuova raccolta per ben 500 milioni. Tra i nuovi investitori c’era GIC, il fondo sovrano di Singapore.
Lo zoccolo duro di investitori dei fondi F2i è costituito dagli stessi azionisti dell’sgr, fondata nel 2007. Sponsor del primo fondo, che ha chiuso la raccolta nel febbraio 2009 a quota 1.852 milioni di euro, erano stati: Cdp, Intesa Sanpaolo, Unicredit group, Ardian, Fondazione Cariplo, Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, Inarcassa (Cassa nazionale di previdenza e assistenza per gli ingegneri e architetti liberi professionisti) e Cipag (Cassa previdenza e assistenza dei geometri liberi professionisti).
F2i aveva poi lanciato il secondo fondo nel 2014. Sponsor del secondo fondo, che ha chiuso la raccolta nel luglio 2015 a quota 1.242,5 milioni di euro, erano invece stati: Cdp, Intesa Sanpaolo, Unicredit group, CIC (China Investment Corporation), NPS (National Pension Service), Fondazione Cariplo, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Fondazione Banco di Sardegna, Ente CR Firenze, Compagnia di San Paolo, Inarcassa e Cipag.
Successivamente Unicredit ha ceduto alla piattaforma di secondary infrastructure funds of funds di Ardian le sue quote detenute nei primi due fondi infrastrutture gestiti da F2i sgr (si veda altro articolo di BeBeez), restando però nel capitale della sgr.
Ricordiamo che la sgr a fine febbraio ha completato l’acquisizione dell’80% di Geasar spa, società che gestisce l’aeroporto Olbia Costa Smeralda. Il restante 20% del capitale di Geasar rimarrà invece nelle mani dei soci pubblici locali, Camere di Commercio di Sassari e Nuoro e Regione Sardegna. A vendere è stata Alisarda (si veda altro articolo di BeBeez). L’operazione è stata condotta attraverso F2i Ligantia, la holding controllata al 45% dal fondo Ania-F2i e al 34% dal Terzo Fondo F2i e partecipata dalla Fondazione di Sardegna (5%) e da due veicoli (11% e 5% rispettivamente) gestiti da fondi di Blackrock Infrastructure. Ricordiamo che F2i sgr detiene anche partecipazioni negli scali di Milano, Napoli, Torino e Trieste (si veda altro articolo di BeBeez), Bologna, e indirettamente Bergamo, con circa 62 milioni di passeggeri complessivi (32% del traffico nazionale) e 630 milioni di tonnellate di merce (57% del traffico cargo nazionale) nel 2019.
Inoltre a fine dicembre 2020 la sgr ha siglato l’accordo per l’acquisizione di MarterNeri, gestore dei terminali portuali a Monfalcone e Livorno. A vendere sono Vei Capital (veicolo di investimento di Palladio Holding, che detiene il 91,85% dell’azienda attraverso Vei Log spa) e i soci di minoranza Giorgio Neri (con il 4,07%) e Raffaele e Michele Bortolussi (rispettivamente al 2,65% e 1,43%) (si veda altro articolo di BeBeez). E a proposito di porti, ricordiamo che nel giugno 2019 il Terzo Fondo aveva acquistato il Gruppo Porto di Carrara spa, che detiene i porti di Carrara, Marghera e Massa Carrara (si veda altro articolo di BeBeez).
Lo scorso aprile 2020, invece, il fondo Ania-F2i aveva annunciato il suo primo investimento con l’acquisizione di Compagnia Ferroviaria Italiana (CFI), il principale operatore indipendente in Italia nei servizi di trasporto merci ferroviari (si veda altro articolo di BeBeez).
Tra le altre operazioni del terzo fondo ci sono poi l’acquisizione del 100% dell’operatore solare spagnolo Renovalia Energy Group, ceduto da Cerberus Capital Management, perfezionata sempre lo scorso aprile 2020 dalla controllata EF Solare (si veda altro articolo di BeBeez); l’acquisizione di Sorgenia nel dicembre 2019 insieme al fondo Asterion Capital Partners, guidato e fondato dall’ex numero uno di Endesa Europa, Jesu’s Olmos (si veda altro articolo di BeBeez); e l’acquisizione di Persidera dopo il via libera dell’Antitrust nel novembre 2019 (si veda altro articolo di BeBeez).