Isem, società di Vigevano (Milano) attiva nel packaging di lusso per prodotti come champagne, profumi e cosmetica, è passato sotto il controllo di Peninsula Capital. Lo ha scritto nei giorni scorsi Il Sole 24 Ore.
Nell’operazione hanno assistito Isem nel ruolo di advisor finanziario Lincoln International e come advisor legale Gatti Pavesi Bianchi. White & Case ha invece affiancato Peninsula.
Più nel dettaglio, l’operazione è stata condotta attraverso i due fondi di diritto lussemburghese AZ RAIF II – Private Equity – Peninsula e AZ Eltif Peninsula Tactical Opportunites, istituiti da Azimut Investments sa e gestiti in delega da Azimut Libera Impresa sgr con advisory di Peninsula Capital. D’altra parte Peninsula è molto vicina ad Azimut, avendo investito nel 2018 in Timone, la holding che riunisce gli aderenti al patto di sindacato del gruppo di asset management quotato Azimut Holding (si veda altro articolo di BeBeez). E a fine 2020 nella catena di prodotti per animali domestici Isola dei Tesori ha investito proprio insieme al fondo Demos 1 di Azimut Libera Impresa sgr (si veda altro articolo di BeBeez).
Tornando a Isem, era alla ricerca di un investitore dallo scorso novembre, quando si diceva che, oltre a Peninsula, tra i potenziali acquirenti interessati fossero la multinazionale austriaca Mayr Melnhof Packaging e il gruppo tedesco Verpack, oltre che una batteria di fondi, tra i quali Waterland (attraverso la società tedesca partecipata Leupold). Allora circolava anche una valutazione di circa 85 milioni di euro per la società, sulla base di un ebitda stimato per il 2021 di 9,5 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). Oggi si parla di qualcosa di più, attorno ai 90 milioni.
Isem ha chiuso il 2021 con un fatturato consolidato di circa 50 milioni di euro, il 60% del quale generato in Francia, mentre il 2020 si era chiuso con soli 34,1 milioni di euro di ricavi (in calo dai 41,8 milioni del 2019), un ebitda di oltre 6 milioni (da 5 milioni) e un debito finanziario netto di 16 milioni (da 13,7 milioni).
Nato nel 1949, il gruppo Isem oggi è leader nel mercato europeo nelle scatole rigide di lusso per la profumeria, la cosmetica e lo champagne, con clienti primari quali il gruppo Coty, l’Oreàl, Shiseido, LVMH. Dai primi anni 2000, ha aggiunto il servizio “Full Service” che consente di completare la fornitura di prodotti di lusso con l’inserimento, al loro interno, di componenti di proprietà dei clienti come profumi, creme e gadget.
Nel 2018 avevano rilevato il 100% delle quote della società l’amministratore delegato Francesco Pintucci (ex Argos Soditic, che dal 2009 si è occupato personalmente della gestione di alcune partecipazioni del fondo APE, veicolo di private equity di Banca Arner, tra cui appunto quella in Isem, si veda altro articolo di BeBeez), unitamente ad alcuni investitori finanziari a lui vicini e ai precedenti soci di minoranza della società ed ex fondatori, famiglie Galbiati e Stangalino. Il gruppo di investitori aveva proceduto contestualmente anche alla sottoscrizione di un aumento di capitale per 2 milioni di euro, per rafforzarne la patrimonializzazione, anche in vista dell’imminente acquisizione di Grafiche Bramucci, a sua volta attiva nel packaging di lusso italiano. A vendere Isem era stato appunto il fondo APE di Banca Arner, che aveva acquistato la partecipazione nel 2008.
Peninsula ha confermato come amministratore delegato Francesco Pintucci, mentre presidente è stato nominato Marco Giovannini, ex ceo di Guala Closures, gruppo produttore di chiusure per spirits, delistato da Piazza Affari nel 2021 da Investindustrial e in precedenza partecipato proprio da Peninsula (si veda altro articolo di BeBeez). L’obiettivo di Peninsula è ora quello di utilizzare Isem come piattaforma di consolidamento del settore.
Ricordiamo che tra le partecipazioni di Peninsula c’è anche la catena di cosmetici Kiko, fondata nel 1997 da Antonio e Stefano Percassi. Peninsula aveva rilevato dai Percassi per 70 milioni di euro il 33% della società allora in tensione finanziaria (si veda altro articolo di BeBeez). Successivamente Peninsula è salito al 38%. Da qualche mese circolano voci circa un imminente possibile disinvestimento da parte del fondo.
Peninsula è una società lussemburghese di gestione di veicoli di investimento di private equity con base a Londra. A capo di Peninsula Capital Advisors, ci sono uomini ex Mediobanca. E’ stata fondata da Borja Prado Eulate, già a capo (2007-2014) di Mediobanca Spagna e America Latina, ex presidente di Endesa e uno tra i banchieri più influenti del mercato iberico; dal connazionale Carlos Cortina Lapique, anch’egli transitato da Mediobanca(2007-2012) e il cui padre è stato numero uno del colosso Repsol; e da Javier De La Rica, già vicepresidente di Mediobanca Spagna e in precedenza a capo di JPMorgan Chase Bank per il mercato iberico. Nel 2018 al team si è aggiunto Stefano Marsaglia, executive chairman del Corporate&Investment Banking di Piazzetta Cuccia (si veda altro articolo di BeBeez). Nel giugno 2019 sono entrati due nuovi soci in Peninsula Capital sarl, il principale braccio operativo del fondo: le emiratine Casan Holding e Mbb Holding. L’entrata dei nuovi soci è avvenuta tramite la costituzione di una nuova società lussemburghese, Peninsula Holding (si veda altro articolo di BeBeez).